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    Maltempo flagella la Calabria. Oliverio: situazione grave. Allerta rosso fino a domani

     

    Maltempo flagella la Calabria. Oliverio: situazione grave. Allerta rosso fino a domani

    25 nov 16 Il Presidente della Regione Mario Oliverio, informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta, "sta seguendo con particolare preoccupazione la grave situazione che si è venuta a creare su tutto il territorio regionale a causa della violenta ondata di maltempo che, da molte ore, si sta abbattendo sulla Calabria. Di quanto sta accadendo Oliverio ha informato anche la Giunta". Per esprimere la propria vicinanza alle popolazioni interessate, Oliverio, prosegue la nota, "si è già sentito telefonicamente con alcuni sindaci dei comuni colpiti dal nubifragio. Allo stesso tempo, continua a tenersi in contatto telefonico con il dirigente dell'Uoa della Protezione civile regionale Carlo Tansi al quale ha chiesto di essere informato costantemente sull'evolversi della situazione al fine di poter assumere ogni decisione che si renderà necessaria".

    Protciv in contatto con Crocetta e Oliverio. In considerazione delle intense precipitazioni che hanno interessato oggi, e continuano a coinvolgere, le Regioni Calabria e Siciliana, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio - rende noto un comunicato - ha parlato con i Presidenti Mario Oliverio e Rosario Crocetta, ai quali ha ribadito la massima disponibilità dell'intero Servizio Nazionale della Protezione Civile a garantire tutto il supporto necessario alle strutture territoriali, laddove ce ne fosse bisogno. La situazione meteorologica e idrogeologica è costantemente monitorata, anche dal Dipartimento della Protezione Civile che segue l'evoluzione dei fenomeni, come sempre, in raccordo con le sale operative regionali.

    Fine allerta domani alle 17. É stata fissata alle 17 di domani la fine dell'allerta meteo in Calabria dichiarata a causa dell'ondata di maltempo abbattutasi nelle ultime ore sulla regione. Lo riferisce un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale. Sono diverse le aree della regione colpite in queste ore dal maltempo. "La Protezione civile regionale, diretta da Carlo Tansi - é detto ancora nella nota - si è subito attivata, con uomini e mezzi, sin dalle prime ore di questa mattina per raggiungere le zone maggiormente colpite dal maltempo e predisporre i primi interventi di soccorso. I comuni più colpiti risultano essere, al momento, quelli dell'area jonica reggina e del crotonese. Fenomeni franosi si sono verificati lungo la statale 106 jonica e su diverse strade provinciali e comunali. Nell'area reggina sono stati finora sgomberati, preventivamente, venti nuclei familiari".

    Danni nel crotonese. Le abbondanti piogge abbattutesi questa mattina nel crotonese hanno provocato allagamenti e disagi oltre che nel capoluogo anche nei territori dei comuni di Rocca di Neto, Strongoli, Casabona, Roccabernarda, Scandale e Petilia Policastro. A Strongoli è stata emessa ordinanza di evacuazione di 10 nuclei familiari; a Santa Severina, nel centro storico, si è verificato un crollo di un muro senza danni alle persone. Smottamenti si sono verificati lungo la strada provinciale 18; il torrente Cavallino, a Rocca di Neto, è esondato senza conseguenze per la popolazione. La Capitaneria di porto sta monitorando l'alveo del fiume Esaro, a Crotone, ed i corsi di acqua che interessano la città. I vigili del fuoco hanno fatto richiesta di rinforzo di 15 unità. Alla Prefettura di Crotone, per fare il punto della situazione, da stamani è riunita l'Unità di crisi che resterà allertata fino a comunicazione di cessata esigenza. A Crotone, dove nella mattinata l'intensità della pioggia è comunque diminuita, le precipitazioni hanno causato numerosi allagamenti soprattutto nella zona sud della città con particolari disagi nei quartieri di Tufolo, Lampanaro, Trafinello. Numerosi gli allagamenti degli scantinati e di auto rimaste sotto la coltre di fango ed acqua.

    A Reggio chiuse scuole e viali alberati. Scuole, parchi e vie alberate resteranno chiuse domani a Reggio Calabria. Lo ha disposto il sindaco Giuseppe Falcomatà per l'ondata di maltempo che sta interessando tutta la Calabria ed in particolare il reggino. Il provvedimento riguarderà, in particolare, la Via Marina, a ridosso del lungomare, e la Villa Comunale. Scuole chiuse domani anche a San Roberto e a Siderno.

    Scuole chiuse a Crotone e Locri. Scuole chiuse domani a Crotone e Locri a cause delle avverse condizioni atmosferiche. La decisione é stata presa, a titolo precauzionale, dai sindaci delle due città, Ugo Pugliese e Giovanni Calabrese. La chiusura delle scuole pubbliche e private é motivata anche dalla necessità di tutelare l'incolumità degli alunni. Il sindaco di Crotone fa riferimento, in particolare, alla "necessità di effettuare i lavori di manutenzione negli istituti in cui si sono riscontrate problematiche a causa delle forti piogge di oggi".

    Scuole chiuse nella locride. Resteranno chiuse domani le scuole a Samo, Bianco e San Luca. La decisione è stata presa dai sindaci dei tre comuni alla luce del maltempo che ha colpito tutta la Locride ed i problemi di circolazione che si registrano nella zona. La pioggia incessante caduta nelle ultime ore ha provocato diverse frane, alcune delle quali hanno provocato la chiusura delle strade provinciali che conducono a Caraffa del Bianco, Samo e San Luca. Intanto Rete ferroviaria italiana ha reso noto che per ovviare alla sospensione del traffico sulla linea Reggio Calabria-Catanzaro, tra le stazioni di Bianco e Ferruzzano, per uno smottamento che ha interessato i binari, è stato attivato un servizio sostitutivo di bus tra Bianco e Brancaleone mentre i tecnici sono al lavoro per gli interventi di ripristino della massicciata. I treni, secondo Rfi, torneranno a circolare non prima della mattinata di domani.

    Allerta rosso in Lombardia, Piemonte e Calabria. Oggi allerta 'rossa' (il livello più alto) per rischio idraulico diffuso sulla Bassa pianura occidentale in Lombardia e su alcune zone del Piemonte, in particolare sul Belbo-Bormida, sulla Pianura Settentrionale e sulla Pianura Torinese e per rischio idrogeologico sulle aree meridionali della Calabria. Lo comunica la Protezione civile, segnalando che la giornata odierna ha visto la rapida attenuazione, fino a sostanziale esaurimento, delle precipitazioni sulle zone pesantemente colpite dal maltempo nei giorni scorsi (Piemonte sud-occidentale e Liguria di Ponente). L'allerta è oggi 'arancione' (secondo di tre livelli di rischio) su gran parte del Piemonte, sulle Prealpi Occidentali e Varesine in Lombardia, sulla Puglia ionica e meridionale, sulla Basilicata, sulla Calabria ionica centrale e sulla Sicilia nord-orientale. Per domani ancora allerta 'rossa' per rischio idrogeologico sulla Calabria meridionale mentre per rischio idraulico sulla Bassa pianura occidentale in Lombardia e sulla Pianura di Piacenza-Parma in Emilia-Romagna, nonché, localmente, connessa al transito delle piene dei corsi d'acqua principali, su alcune zone del Piemonte, in particolare sul Belbo-Bormida, sulla Pianura Settentrionale e sulla Pianura Torinese. L'allerta arancione sarà su gran parte del Piemonte, sulle Prealpi Occidentali e Varesine in Lombardia, sulla Puglia ionica e meridionale, sulla Basilicata, sulla Calabria ionica centrale.

    Alluvione da nord a sud. Dal nord-ovest flagellato da giorni, e dove l'emergenza si è attenuata solo nel tardo pomeriggio, al sud e alle isole, dove il maltempo è arrivato oggi, in particolare in Calabria, Sardegna e Sicilia. Il conto del ciclone di fine novembre si fa sempre più pesante: c'è una vittima, Mauro Costaguta, il pescatore di 73 anni che era scomparso alla foce dell'Entella, e due dispersi, un anziano appassionato di cavalli a Perosa Argentina (Torino), Sergio Biamino, e un allevatore di Sciacca (Agrigento), Vincenzo Bono. Il numero dei dispersi sale a tre se si aggiunge il migrante scomparso nei giorni scorsi a Ventimiglia, probabilmente inghiottito dal fiume Roya. E ci sono ancora centinaia di sfollati, tra le province di Cuneo e nella provincia di Torino, 210 solo a Moncalieri, dove l'esondazione del fiume Chisola ha allagato tre borgate. I danni materiali sono molto ingenti: l'assessore allo Sviluppo Economico della Liguria, Edoardo Rixi, ha fatto una stima approssimativa di 100 milioni di euro. L'entroterra di Imperia e parte del Savonese hanno profonde ferite. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, riconosce che in Piemonte ci sono stati "danni importanti", che si valuteranno "quando sarà finita la fase dell'emergenza". In Piemonte l'allerta rossa è ora solo limitata alle fasce lungo i fiumi in piena, ma il colmo di Tanaro, Bormida e Po fa ancora paura. Solo dopo la prossima notte l'emergenza si potrà considerare conclusa. Oggi il premier Matteo Renzi ha seguito l'evoluzione nella sala operativa della Regione, elogiando il lavoro dei volontari e assicurando "azioni immediate". Domani il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, farà un sopralluogo nelle zone più colpite, a cominciare da Garessio (Cuneo), dove per tutto il giorno oggi sono stati spalati fango e detriti. "Sono giorni terribili - dice il sindaco Sergio Di Steffano - per fortuna non abbiamo perso vite umane, ma i danni sono incalcolabili". Nella Valle Tanaro il fiume e i suoi affluenti hanno lasciato una grande devastazione: danneggiata la ferrovia turistica, appena riattivata, a Priola, innumerevoli le frane e le strade interrotte, campi allagati, fabbriche e attività artigianali e commerciali, case e cantine invase dall'acqua. Il Tanaro ha fatto paura anche più a valle, uscendo dagli argini nell'Astigiano, mentre nel capoluogo di provincia gli argini hanno retto alla piena. Una sessantina i tratti delle strade provinciali e i ponti chiusi nella provincia di Cuneo, dove decine di persone trascorreranno la seconda notte fuori casa. Evacuate abitazioni e cascine lungo i fiumi che bagnano Alessandria e la sua provincia, lo stesso Tanaro, la Bormida e il Po: a Isola S.Antonio la piena passerà solo tra la notte e domani mattina, mentre scatta già l'allerta in Lombardia e in Emilia-Romagna. Gravi danni e grandi disagi anche in provincia di Torino più vicina al Cuneese: a Perosa l'argine del trio Albona si è rotto e la cascata di acqua, fango e detriti potrebbe avere travolto Biamino, un appassionato di cavali che aveva sfidato la furia del maltempo proprio per mettere in salvo gli animali. L'elenco dei Comuni danneggiati tra le valli Chisone, Pellice e la pianura pinerolese, è lunghissimo: tante le frane e le strade allagate, danni all'agricoltura. A Torino la piena del Po è passata trascinando contro il ponte di piazza Vittorio Veneto i due battelli turistici, uno dei quali è affondato dopo il fallimento delle operazioni di recupero. Le piogge hanno colpito pesantemente anche la Locride, dove è stata interrotta una linea ferroviaria, e il Crotonese. In Sicilia il maltempo ha flagellato l'Agrigentino: a Sciacca l'auto di Bono è stata travolta dalla piena di un torrente. Danni anche nel Cagliaritano, mentre ad Amatrice le pessime condizioni meteo hanno costretto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a rinviare la visita. E una nuova allerta incombe su Piemonte e valle d'Aosta: il rischio di valanghe, "marcato" o addirittura "forte" dopo le abbondanti nevicate oltre i 2.000 metri e le temperature miti previsti nel weekend.

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