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    Accolto ricorso lavoratori Calabria Etica, Regione paghi gli stipendi

     

     

    Accolto ricorso lavoratori Calabria Etica, Regione paghi gli stipendi

    17 nov 16 Sono state depositate dal giudice del Lavoro presso il Tribunale di Catanzaro, Riccardo Ionta, le motivazioni della sentenza di accoglimento del ricorso, rappresentato dagli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, nell'interesse di sedici dipendenti della Fondazione 'Calabria Etica', estromessi dal rapporto di lavoro a progetto, e che ha portato alla condanna dell'ente al pagamento di tutti gli stipendi fino alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2015. "Dopo una doviziosa ricostruzione dei fatti - afferma Aurelio Chizzoniti - il giudice ha puntualizzato, in via preliminare, che Calabria Etica resta un Ente strumentale ad interesse pubblico, distinto dalla Regione, pur se dalla stessa finanziato. Ciò premesso, il decidente ha dissertato circa l'infondatezza della eccezione di nullità dei contratti a progetto, evidenziando che l'annullamento degli stessi 'in autotutela' ha di fatto rifiutato la prestazione lavorativa dei dipendenti, allontanati dal posto di lavoro per 'mancanza di mezzi finanziari'. L'autotutela - sostiene Chizzoniti - non costituisce giusta causa né sul versante del recesso, inidonea a travolgere totalmente la convenzione contrattuale, né, tanto meno, può considerarsi la dedotta nullità del contratto 'a valle determinata dalla presunta nullità a monte'". "Il giudice - prosegue il legale - ha stigmatizzato la condotta 'ambigua' di Calabria Etica che, in relazione all'assunzione dei ricorrenti 'si è avvalsa delle libertà proprie dell'autonomia negoziale, mentre, al fine di sciogliersi dal vincolo contrattuale pattuito, tenta di avvalersi dei vincoli propri dell'agire della Pubblica Amministrazione, pur essendo la stessa soggetto di diritto privato'". "Il giudice - conclude Chizzoniti - ha rigettato anche la sollevata eccezione di inadempimento contrattuale a carico dei ricorrenti poiché 'gli stessi non hanno prestato la propria attività lavorativa dall'aprile all'ottobre 2015 a seguito della nota datata 16 aprile 2015, con la quale il commissario di Calabria Etica ha comunicato ai lavoratori la cessazione del rapporto. Per cui la mancata prestazione è ascrivibile alla condotta del datore di lavoro che ha formalizzato il rifiuto di avvalersi della prestazione pattuita".

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