NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtità . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Traffico internazionale di auto e spaccio, 39 arresti a Cosenza

     

    Traffico internazionale di auto e spaccio, 39 arresti a Cosenza

    08 nov 16 Un'operazione congiunta condotta da personale della Polizia stradale di Cosenza e dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza hanno eseguito un'ordinanza di 39 misure cautelari nei confronti di altrettante persone. Le accuse contestate, a vario titolo, sono traffico internazionale di automobili, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, incendio per frode assicurativa. In corso anche sequestri beni per un importo ingente. "L'operazione di oggi evidenzia l'affermarsi di un nuovo modello criminale che si sovrappone a quello tradizionale della criminalità organizzata". Ha detto il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo in relazione agli esiti dell'operazione di oggi che ha portato a decine di arresti per traffico internazionale di automobili, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione, incendio per frode assicurativa. "Questa nuova forma - ha aggiunto Spagnuolo - non ha strutture gerarchiche o piramidali, non rispetta alcuna regola di divisione del territorio, non ha regole interne da osservare. Commette un insieme importante importante di reati che finiscono per condizionare negativamente la vita del gruppo sociale. Una sorta di criminalità liquida che si compone e si scompone in tempi brevissimi". "La Procura della Repubblica di Cosenza - ha detto ancora il procuratore Spagnuolo - è impegnata nell'attività istituzionale di individuazione degli autori di questi come di tutti gli altri reati su cui è competente".

    --- Video 39 arresti a Cosenza (VIDEO)

    --- Video 39 arresti a Cosenza, intercettazioni (VIDEO)

    Queste le 39 persone coinvolte (29 ai domiciliari, 8 in carcere, 2 obblighi di firma): Porco Francesco, Cupone Michele, Albanito Alfredo, Di Nardo Francesco, Imbrogno Piero, Adamo Mauro, Salerno Gaspare, Travo Gianni, D'Elia Massimiliano, Damis Angelo, Leonetti Pierluigi, Lo Gullo Danilo, Pometti Mauro Salvatore, Frontino Franco, Orrico Alessandro, Orrico Claudia, Bevilacqua Daniele, Occhiuzzo Filippo, Trinchese Carlo, Vetere Antonello, Gencarelli Daniel, Gencarelli Luca, Chiari Giuseppe, Falbo Donovan, Le Piane Pietro, Cordasco Giuseppe, Iaquinta Franco, Cardone Antonio, Perri Eraldo, Cirillo Mario, Settembrini Domenico, Callegari Egidio, Giordano Flaminio, De Grandis Jean, Salotti Rosario (alias Massimo), De Luca Mario, Caputo Francesco e Gabriele Angelo Paolo (solo indagato).

    Nessun capo e nessuna regola. "Non c'è un capo e non ci sono regole. E' una criminalità che desta un particolare allarme sociale, perché c'è in ballo anche tanta droga con un volume di affari pari ad un milione di euro. Purtroppo non abbiamo quantificato i costi umani di questa operazione". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo durante la conferenza stampa dell'operazione 'Factotum' che ha portato a 39 misure cautelari (29 ai domiciliari, 8 in carcere, 2 obblighi di firma) e 80 perquisizioni. L'operazione, è stato spiegato nel corso dell'incontro con i giornalisti, ha impegnato oltre trecento uomini della Polizia Stradale di Cosenza e militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza per 400 capi di imputazione e un volume di affari pari ad un milione di euro per il traffico di droga e interessi mensili riferiti all'usura del 20%.

    L’operazione, che ha impegnato oltre 300 unità tra personale della Guardia di Finanza e della Polizia Stradale, ha avuto ad oggetto l’esecuzione di 39 misure cautelari personali e di oltre 70 perquisizioni. L’indagine ha avuto origine da una segnalazione del Ministero dell’Interno, Servizio Polizia Stradale relativa ad un traffico internazionale di veicoli di provenienza illecita ed ha fatto emergere il coinvolgimento di vari personaggi operanti sul territorio italiano i quali, grazie a consolidati legami con esponenti criminali dei Paesi dell’Est Europeo (in particolare la Romania), dopo essersi appropriati di autovetture di grossa cilindrata noleggiate presso diverse società di leasing, utilizzando falsa documentazione di circolazione e di proprietà le “ripulivano” reimmatricolandole all’estero dove venivano poi commercializzate. L’accertamento dell’attività illecita in questione è stato possibile anche grazie alla fattiva collaborazione fornita dall’autorità giudiziaria e dalla polizia rumena in sede di rogatoria internazionale ed, in particolare, attraverso approfondimenti investigativi svolti sul territorio straniero dai magistrati e dalla polizia giudiziaria italiani. L’attività investigativa ha fatto emergere altresì una vera e propria “rete di spaccio di stupefacenti”, di diversa tipologia (cocaina, hashish e marijuana), realizzata da una moltitudine di soggetti i quali, con frequenza quasi giornaliera, rifornivano un numero impressionante di consumatori prevalentemente giovani e adolescenti, con un giro di affari di circa un milione di euro. Inoltre gli indagati specializzati nel traffico di droga talvolta facevano sfoggio delle proprie potenzialità offensive utilizzando armi di fuoco abusivamente detenute. Le investigazioni permettevano di far emergere anche una serie di condotte usurarie poste in essere ai danni di 11 soggetti, ai quali venivano praticati interessi annuali oscillanti tra il 120% ed il 300% richiedendo in garanzia il rilascio di titoli di credito. Le vittime, piccoli imprenditori e persone fisiche, versavano in condizioni di grave difficoltà economica e, laddove non riuscivano a far fronte al pagamento del capitale o degli interessi, subivano atti di intimidazioni da parte degli indagati. Nel corso delle indagini sono stati accertati anche numerosi episodi di truffe in danno delle compagnie assicurative. Attraverso la simulazione di incidenti stradali, infortuni e furti gli indagati ottenevano cospicui indennizzi assicurativi. In particolare, in un’occasione alcune indagati con l’ausilio di un consulente tecnico si sono resi responsabili dell’incendio di un locale commerciale sito in uno stabile abitato da diverse famiglie al solo scopo di incassare il premio assicurativo ammontante ad oltre 100.000,00 euro, con pericolo per la pubblica incolumità. Alcuni indagati, infine, si rendevano protagonisti di numerosi furti presso esercizi commerciali, commessi con frequenza giornaliera ed in alcune occasioni avvalendosi anche della collaborazione di minori.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità
Elezioni


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtità . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore