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    Intimidazione a Sindaco Zaccanopoli, incendiato un suo casolare

     

    Intimidazione a Sindaco Zaccanopoli, incendiato un suo casolare

    31 mar 16 Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti anche se si ritiene si tratti di un atto doloso, ha distrutto a Zaccanopoli un casolare di proprietà del sindaco Pasquale Caparra. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno avviato le indagini per risalire all'autore del gesto e al movente anche perché sulla natura dolosa dell'incendio si nutrono pochi dubbi. A denunciare l'accaduto ai carabinieri è stato lo stesso sindaco Caparra.

    "Nel pieno dei lavori della comm. #antimafia arriva notizia del vile atto contro il sindaco di #Zaccanopoli. A lui solidarietà e sostegno". Così su Twitter il Deputato Pd, Ernesto Magorno, esprime vicinanza al sindaco di Zaccanopoli, Pasquale Caparra.

    "Se la criminalità organizzata alza il tiro, lo Stato non può rimanere inerme. Altrimenti, fra un po', i danni materiali e psicologici provocati dagli attentati incendiari e dinamitardi potrebbero anche essere di gran lunga inferiori nella portata rispetto a quelli fisici arrecati alle vittime di questi vili gesti. Non escludo come vado sostenendo da tempo, infatti, che il rischio di ferimenti o addirittura uccisioni da parte di una 'ndrangheta sempre più arrogante e minacciosa è assai concreto". Lo ha sostenuto il presidente della commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale, Arturo Bova, commentando l'ennesimo ignobile atto perpetuato ai danni del sindaco di Zaccanopoli, Pasquale Caparra, a cui stanotte è stato bruciato un casolare. "Non ho voluto e non voglio fare la Cassandra - ha proseguito - ma l'ultimo grave fatto in ordine di tempo, rafforza il mio convincimento sull'estrema pericolosità del momento che stiamo vivendo. Un frangente in cui, dopo i primi inquietanti segnali, si assiste a una recrudescenza del particolare fenomeno criminale, oggettivamente senza precedenti. La frequenza di tali eventi lascia sgomenti e soprattutto fortemente preoccupati, perché le cosche appaiono sempre più insofferenti al cambiamento e al venir meno delle vecchie logiche consociative con la politica o almeno con una certa parte della nuova classe dirigente. Una compagine che non è disposta ad alcun tipo di compromesso, ma al contrario impegnata all'interno delle varie istituzioni democratiche al fine di rispondere alle legittime istanze di tutti i cittadini onesti e perbene. Ancora una volta è stato colpito un amministratore locale, che spende il suo tempo per il bene della comunità di una piccola realtà. Una funzione benemerita, che in passato ho svolto anch'io nel Comune di Amaroni. Motivo per cui mi sento doppiamente vicino a Caparra, a cui non farò mancare l'appoggio dell'organo che rappresento".

    "Ancora amministratori locali nel mirino, intimidazioni su intimidazioni. Una situazione che ha assunto, da tempo, un carattere di emergenza, e che non può essere trattata solo a livello regionale". Lo afferma Michele Mirabello, consigliere regionale del Pd. "I nostri sindaci - prosegue - si ritrovano soli e, spesso, governano in un clima di tensione e paura. Non bisogna abbassare la guardia ma, continuare a lavorare con una grande assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze democratiche, ad ogni livello. Convinto che il sindaco di Zaccanopoli continui il suo operato e in attesa che forze dell'ordine e magistratura facciano al più presto piena luce su quanto accaduto, voglio far pervenire al primo cittadino Caparra la mia sentita vicinanza e solidarietà".

    "Ci risiamo. Un altro sindaco nel mirino del mafioncello di turno, un altro amministratore costretto a chiedersi perché. E noi a domandarci se questa odiosa liturgia criminale, sempre più arrogante e invasiva, finirà mai". Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e coordinatore nazionale di Anci Giovani, esprime massima solidarietà al primo cittadino di Zaccanopoli, Pasquale Caparra, vittima di un incendio doloso che ha distrutto il suo casolare di campagna. "Ci stringiamo a lui - prosegue - e a tutta la comunità di Zaccanopoli, cioè alla stragrande maggioranza di cittadini onesti che sono stanchi di assistere a questo stillicidio quotidiano che continua a sporcare la nostra terra. L'auspicio, come al solito, è che i responsabili vengano individuati. Intanto, non resta che continuare a credere fortemente in un'altra Calabria finalmente libera dalla 'ndrangheta".

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