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    In fiamme deposito azienda agricola di San Floro

     

     

    In fiamme deposito azienda agricola di San Floro

    23 mar 16 Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha distrutto, a San Floro, il deposito degli attrezzi di un'azienda agricola biologica. Il rogo si è sviluppato nella tarda serata di ieri. All'interno del locale c'era un decespugliatore che è stato ridotto in cenere. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della Compagnia di Girifalco che hanno avviato le indagini. Nessuna pista viene esclusa in merito alla natura dell'incendio anche se, dai primi rilievi effettuati, non sono state trovate tracce di liquido infiammabile o elementi che possano far ritenere che si sia trattato di un atto doloso.

    Il presidente della Regione, Mario Oliverio, é detto in un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta, "ha espresso la sua solidarietà e vicinanza a Stefano Caccavari, il giovane imprenditore agricolo dell'azienda 'Orto di famiglia' di San Floro oggetto nella notte di ieri di un atto vandalico che ha distrutto, per un incendio, una struttura in legno". Stamane, non appena ha appreso la notizia, il presidente della Regione ha chiamato telefonicamente il giovane. "A Stefano - ha afferma il presidente Oliverio - ho chiesto di non mollare e di andare avanti. Per la Calabria è vitale l'impegno di giovani come lui che non devono sentirsi soli". Oliverio nei prossimi giorni incontrerà l'imprenditore nella sua azienda.

    "L'intimidazione subita dall'imprenditore agricolo Stefano Caccavari è l'ennesimo atto criminoso che la Calabria è costretta a registrare in questi ultimi tempi. Un episodio che accresce il clima di preoccupante tensione e la difficoltà degli operatori economici a lavorare in un contesto difficile". Ad affermarlo è il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Arturo Bova. In una nota, Bova manifesta "solidarietà incondizionata all'imprenditore", assicurandogli che "non sarà lasciato solo. Le istituzioni faranno la loro parte - aggiunge - a sostegno dell'imprenditoria sana e di quella Calabria che non si piega ai soprusi e all'arroganza della criminalità organizzata. Occorrerà lavorare alacremente per ripristinare condizioni di sicurezza e serenità, requisiti senza i quali non è possibile immaginare una crescita economica, sociale e culturale della nostra terra. Dobbiamo vigilare senza sosta per impedire che la criminalità riesca nel suo obiettivo subdolo di scoraggiare le persone oneste. Con la sua azienda e con la scommessa sull'agricoltura biologica a Km 0, Caccavari ha dimostrato che, attraverso l'impegno e il lavoro onesto, si possono costruire reali condizioni di sviluppo". "Per queste ragioni - sostiene ancora Bova - ritengo sia ancora più grave l'incendio. L'auspicio è che al più presto il prezioso lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine faccia piena luce su questa vicenda che, se da un lato colpisce un imprenditore, dall'altro, compromette l'immagine di un'intera regione seriamente impegnata nella costruzione di un futuro diverso e migliore".

    "Bisogna dimostrare solidarietà e vicinanza agli imprenditori come Stefano Caccavari che ha avuto il coraggio di puntare sul proprio territorio scommettendo sull'agricoltura biologica ed a km 0. È un atto vigliacco, che vuole scoraggiare Caccavari ed invitarlo a mollare. La Calabria è anche la tragica abitudine di far abbassare la testa a chi la alza, con gesti intimidatori che servono soltanto a riappropriarsi della 'propria zona'". E' quanto afferma il deputato di M5s Paolo Parentela. "Con il suo orto di famiglia, Caccavari - prosegue il parlamentare - ha contribuito a creare una comunità sempre più numerosa che punta sull'alimentazione sana del territorio. Caccavari non è intenzionato a mollare e noi siamo intenzionati a non abbandonarlo, come non dobbiamo abbandonare gli altri agricoltori calabresi che hanno investito nel biologico e che, come lui, hanno subito intimidazioni nei mesi scorsi. Oggi è il giorno della solidarietà, a cui però deve necessariamente seguire un momento chiaro di riflessione. Gli imprenditori ed i cittadini onesti di Calabria devono essere messi nelle condizioni di non avere paura".

    "L'incendio della struttura dell'Orto di famiglia di San Floro - è detto in un comunicato della Cgil di Catanzaro - colpisce al cuore. Coraggio e determinazione, andate avanti: avete tutto il sostegno delle persone perbene che in questa terra credono, la amano e ci vogliono vivere e crescere. Questo diciamo agli imprenditori ed ai tanti che sostengono questo progetto. La nascita dell'Orto di famiglia non è solo una scommessa imprenditoriale riuscita, ma una piccola vittoria per la parte sana della Calabria. La Cgil sosterrà ogni iniziativa utile a ricostruire quanto devastato con l'incendio e per tutte le azioni utili a tutelare il nostro territorio, la sua sicurezza ed il lavoro".

    Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in una nota, esprime "la propria vicinanza al giovane imprenditore Stefano Caccavari in seguito all'incendio che la notte scorsa ha divorato il ricovero agricolo dell'orto di famiglia di San Floro. Una splendida realtà - sostiene Bruno - che ha fatto conoscere le potenzialità della nostra provincia in tutto il Paese e rappresenta un orgoglio per l'intera regione. Stefano Caccavari è un imprenditore entusiasta e appassionato, che scommettendo sull'agricoltura biologica ha puntato sul rispetto delle tradizioni e delle autentiche radici come strumento di rilancio di un comprensorio importante". "Tutta la comunità - dice ancora il Presidente della Provincia di Catanzaro - deve stringersi attorno alla sua famiglia e alla sua azienda per incoraggiarlo a non fare un solo passo indietro nella promozione di quello che è diventato un modello di sviluppo innovativo. Istituzioni e collettività devono stringersi attorno a questo esempio di imprenditoria sana per ricacciare una pericolosa sensazione di solitudine che rappresenterebbe un fallimento per tutti".

    "L'intimidazione in stile mafioso ai danni del giovane imprenditore Stefano Caccavari è una offesa gravissima a tutti i calabresi onesti. Massima vicinanza a Stefano e al suo innovativo progetto". Lo afferma, in una dichiarazione, l'ex deputato Franco Laratta, subcommissario dell'Ismea. "Con 'L'orto di famiglia' - aggiunge Laratta - Caccavari ha ottenuto un clamoroso successo che lo ha portato agli onori di tutta la stampa nazionale. Ben 150 famiglie calabresi vi hanno aderito e lo hanno sostenuto. Ora devono raddoppiare, proprio in risposta alla volgare intimidazione criminale. Le istituzioni stiano tutte vicine al giovane imprenditore".

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