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    Teste di giustizia apre negozio sul lungomare di Reggio. Presenti Don Ciotti e Lapo

     

     

    Teste di giustizia apre negozio sul lungomare di Reggio. Presenti Don Ciotti e Lapo

    15 mar 16 Tanta gente comune, tra cui molti ragazzi, il Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, il sindaco, Giuseppe Falcomatà, e poi due testimonial di eccezione: Lapo Elkann e don Luigi Ciotti. E con questo parterre che il testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio, ha aperto sul lungomare di Reggio Calabria il suo nuovo negozio di articoli sanitari. L'attività commerciale è stata realizzata in un bene confiscato alle cosche della 'ndrangheta. Bentivoglio, che dal 1992 è vittima di intimidazioni gravi ed è sottoscorta, il 29 febbraio scorso ha subito l'ennesimo sfregio alla sua attività commerciale con l'incendio del magazzino della sanitaria Sant'Elia. Oggi accanto a lui, Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera e Lapo Elkann, imprenditore e rampollo della grande famiglia Agnelli, giunto fino a Reggio per testimoniare a Tiberio Bentivoglio la sua vicinanza. "Tiberio - ha detto Elkann - è un imprenditore che offre una testimonianza di grandissimo coraggio di voler fare impresa in un contesto difficile come quello della Calabria e di farlo nella legalità. Sarebbe ora che in questo paese per chi fa impresa ci sia più aiuto, più apporto, più supporto per andare sempre di più verso la legalità. Tiberio è a modo suo un eroe. Io sono un italiano e non mi sembra che la Calabria non sia l'Italia". Per don Luigi Ciotti questo di oggi è "frutto di un noi. E' frutto di tanti cittadini che in questi anni non hanno abbandonato Tiberio. E' frutto di 'Reggio Libera Reggio', un coordinamento di associazioni che non l'ha lasciato mai solo. E' frutto dell'impegno del coraggio e della determinazione di tanta gente. Le fiamme non possono fermare quel bisogno di verità e di giustizia che e' profondamente dentro ciascuno di noi. Siamo qui per dire che non abbiamo bisogno di cittadini ad intermittenza, ma di cittadini responsabili che chiedono il cambiamento alle Istituzioni, ma invitano a reagire e fare tutti la nostra parte". Alla cerimonia c'erano anche i vertici delle forze dell'ordine ed il Presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Arturo Bova. "Le guerre si vincono - ha dichiarato Bova - superando tante battaglie. E intanto ne abbiamo vinta una, ma la cosa piu' importante l'ha detta Tiberio quando ha affermato che qualcosa sta cambiando. E lo ha detto all'indomani dell'ennesimo attentato. Oggi lasciateci godere questo momento, veramente bello".

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