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    Rapina da arancia meccanica a due medici in una villa a San Fili

     

    Rapina da arancia meccanica a due medici in una villa a San Fili

    09 mar 16 Sono ancora terrorizzati per quanto loro accaduto questa notte nella loro villa a San Fili, centro a pochi chilometri da Cosenza. E' una coppia di medici, entrambi dipendenti dell'Azienda Sanitaria Locale di Cosenza, che questa notte ha subito una rapina in stile arancia meccanica. I coniugi Mirabelli erano nel letto e dormivano profondamente quando una banda, probabilmente slavi, dopo aver segato le sbarre della recinzione della loro villa si sono introdotti nell'abitazione da una porta finestra dopo aver frugato casa sono arrivati nella camera da letto dove hanno puntato le pistole alle tempie di moglie e marito. Roba da far gelare il sangue nelle vene e da far prendere un colpo. Alle due di notte svegliati nel pieno del sonno con il freddo del ferro della canna di pistola sulla tempia. Con un italiano parlato con l'accento dell'est uno dei quattro rapinatori ha gridato di aprire la cassaforte ed una seconda cassetta di sicurezza che avevano scovato nel bagno. In un'altra stanza dormiva il figlio della coppia che non ha sentito nulla, probabilmente sedato da qualche farmaco. Una rapina compiuta con freddezza e determinazione tipica di una banda di professionisti esperti. I due medici presi dal terrore pensavano al peggio. La moglie ancora trema e non riesce a parlare con gli inquirenti quando racconta l'accaduto. "Dateci tutti i soldi e le chiavi della cassaforte" ha intimato uno dei malviventi alle vittime inermi in pigiama e tremanti come due fuscelli al vento. Il pensiero dei poveri malcapitati corre subito a tutte quelle notizie di cronaca nera sentite in tv allorquando in altri casi le vittime hanno avuto anche la peggio. Il Dottor Mirabelli, temendo per la propria vita per e quella della moglie, tenuta costantemente sotto il tiro della pistole, ha subito assecondato i delinquenti consegnando loro le chiavi. Mentre venivano svaligiati dei loro averi, i due sono stati rinchiusi nel bagno. I rapinatori nel frattempo hanno provveduto a svaligiare i due poveri medici di tutti i loro beni contenuti nella cassaforte: preziosi, soldi, titoli e gioielli. Dopo che i ladri sono fuggiti i due coniugi, chiusi a chiave nel bagno, sono riusciti a sfondare la porta a calci e sono corsi nella stanza del figlio che, non avendo sentito reagire e temendo il peggio, dormiva probabilmente sedato. Assicuratisi della sua salute i due hanno finalmente chiamato i carabinieri. I militari, intervenuti subito sul posto, stanno analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza e diverse impronte digitali repertate sul posto. Secondo i militari dell'Arma si tratterebbe di una banda di slavi, professionisti senza scrupoli dediti a rapine in abitazioni. Per i due ora la paura di affrontare un'altra notte in quella che fino a poche ore prima era il loro inviolabile tetto coniugale, è troppo forte. Quanto accaduto li tiene ancora sotto choc ed a raccontare la loro disgrazia li riempie di forte commozione. I rapinatori, tutti con il volto coperto da passamontagna, a detta dei carabinieri che hanno avviato le indagini, potrebbero essere una di quelle bande che ha fatto razzie nel nord-est del paese.

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