Straniero che aggredisce agenti a Rossano finisce in manette - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Straniero che aggredisce agenti a Rossano finisce in manette

08 mar 16 Nella serata di ieri 7 marzo, a seguito dell’intensificazione dei servizi di vigilanza e controllo nello scalo di Rossano, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto nella flagranza dei reati di resistenza, oltraggio e lesioni personali a pubblico ufficiale Badembo Cisse, 26 anni, di nazionalità senegalese ma residente a Crotone, munito di regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari lo scorso 29 gennaio. I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio poco dopo le 18 allorquando la Sala Operativa del Commissariato di P.S. di Rossano inviava la Volante di turno presso un noto Discount in Viale Sant’Angelo, dove un cittadino straniero, distante pochi metri dall’entrata, importunava la clientela con pressanti richieste di denaro, rivolgendo anche apprezzamenti volgari alle donne che entravano ed uscivano dall’esercizio commerciale. Giunti sul posto gli operatori della Polizia di Stato si avvicinavano allo straniero per redarguirlo in merito al comportamento segnalato, invitandolo nel contempo ad allontanarsi dalla struttura. Il soggetto, invece, inveiva nella propria lingua contro gli operatori di Polizia con frasi e parole incomprensibili. Inutili i diversi tentativi di riportare alla calma il soggetto, che però in lingua italiana ribadiva agli agenti di Polizia il suo diritto di stare sul posto. L'uomo non riconoscendo l’autorità degli agenti arrivava al punto di scagliarsi violentemente contro di loro con calci e pugni. Cosi Cisse veniva immobilizzato con non poca difficoltà, messo in sicurezza ed accompagnato presso gli Uffici del Commissariato di P.S. e, una volta identificato, veniva tratto in arresto per resistenza, oltraggio e lesioni personali a pubblico ufficiale. Ai due operatori della Polizia di Stato venivano diagnosticati, da parte dei sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale di Rossano, traumi contusivi ed amatomi vari sulle spalle, braccia e mani, con prognosi rispettivamente di 15 e 10 giorni di guarigione. Dell’avvenuto arresto veniva data notizia al P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, il quale lo rimetteva in libertà ai sensi dell’art. 121 secondo le norme di attuazione al codice di procedura penale.