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    Protesta davanti la Regione per Consorzi e Calabria Verde

     

     

    Protesta davanti la Regione per Consorzi e Calabria Verde

    07 mar 16 Alcuni dipendenti dei Consorzi di Bonifica calabresi hanno protestato davanti alla sede della Regione Calabria. Alla base della manifestazione "l'avvio delle procedure per il licenziamento di undici lavoratori del consorzio a Catanzaro". "Il problema - spiegano i sindacati - riguarda tutti i consorzi della Calabria anche se ora la punta dell'iceberg è Catanzaro. I sindacati provinciali si sono mobilitati perché la situazione è grave. La crisi ha radici lontane ed è da rintracciare in alcuni dirigenti consortili e nell'associazione di gestione dell'Ente". Il sit-in è stato organizzato dopo l'annullamento, nei giorni scorsi, dell'incontro con il presidente Mario Oliverio. "Abbiamo bisogno di avere risposte - aggiungono - va rivista l'organizzazione dei Consorzi e vanno controllati maggiormente perché non si può scaricare su questi enti il peso di gestioni 'allegre' che mettono in discussione i salari dei lavoratori". Le richieste da sottoporre ad Oliverio vanno dall'avvio "di una discussione generale sulla riforma del Consorzio" alla "chiarezza sui compiti che i consorzi devono svolgere con maggiore diligenza". Insieme ai dipendenti dei Consorzi di Bonifica erano presenti anche i sindacati, Uila Uil, Fai Cisl e Flai Cgil, per discutere dell'azienda Calabria Verde con Oliverio che ha ricevuto tutti i presenti. "Il motivo per cui oggi siamo qui - sostengono i segretari generali delle diverse sigle sindacali - è quello principalmente di organizzare la forestazione. Riteniamo che la legge istitutiva di Calabria Verde non sia adeguata al funzionamento di tutto il settore forestale". Molte le richieste sul tavolo, fra queste "una rimodulazione della legge stessa, perché - dichiarano - ancora non abbiamo capito a cosa servono una miriade di amministrativi quando abbiamo un urgente bisogno dell'assetto idrogeologico. La riforma su Calabria Verde risale a qualche mese fa, ma la politica sta disattendendo quanto prevede". C'è, poi, la problematica dell'organizzazione sul territorio. "Erano stati annunciati i distretti - sottolineano - e non si sa che fine hanno fatto. Non abbiamo un piano attuativo, abbiamo l'endemica e cronica esigenza di un pagamento normale per la forestazione calabrese che non avviene da diversi anni. Ritenevamo che la nuova giunta mettesse a regime questo tipo di pagamenti e invece siamo qui a lamentarci delle retribuzioni di dicembre e di una messa a punto dei pagamenti di gennaio e quelli di febbraio che non sappiamo che fine ha fatto". Per i sindacati, però, la questione "più importante è il contratto che è scaduto da diversi anni. Abbiamo posto all'attenzione della presidenza l'esigenza di rinnovarlo per adeguarlo giuridicamente". "Sono, inoltre, due mesi - concludono i sindacalisti - che è stato nominato il nuovo commissario di 'Calabria Verde' e noi non abbiamo avuto l'onore di conoscerlo e invece abbiamo la necessità di incontrarlo per esporre i problemi di tutti i lavoratori".

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