NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Don Di Noto: Preoccupa il business ilelgale della pedopornografia

     

     

    Don Di Noto: Preoccupa il business ilelgale della pedopornografia

    01 mar 16 "La pornografia e la pedopornografia sono diventati il secondo business per l'economia illegale e le mafie dopo la vendita di armi". Lo ha detto don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione Meter, intervenendo al liceo Campanella di Lamezia Terme, secondo quanto riporta un comunicato dell'istituto scolastico, nell'ambito di un incontro promosso con l'Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare. "La foto di un bambino abusato da un adulto sulla Rete - ha aggiunto il sacerdote - arriva a costare 500 euro e diventa un mezzo per amplificare i guadagni, un vero e proprio mercato sulla pelle dei bambini il cui corpo diventa oggetto di guadagno. C'è tanta irresponsabilità tra i ragazzi nell'uso della Rete. Tante ragazze e tanti ragazzi non sono consapevoli che nel mondo della globalizzazione dell'immagine, la loro identità può essere acquistata e venduta come un qualsiasi prodotto. Le grandi società del web fanno affari sulle immagini e sui corpi che con spregiudicatezza e irresponsabilità vengono caricati sulla Rete, insieme a una grande mole di informazioni e riferimenti personali". "Solo creando un'alleanza tra la famiglia, la scuola, la Chiesa e le diverse agenzie educative - ha detto ancora don Di Noto - possiamo promuovere un'educazione digitale 'liberante', in cui il Web non è qualcosa che ci schiavizza e ci ingloba, ma siamo noi i protagonisti con il nostro pensiero e la nostra capacità".

    "Se è vero che nel passato si è fatto poco, la Chiesa non può essere vista come una multinazionale della pedofilia perché non è così: dopo gli scandali sono state attivate linee guida, documenti pastorali importanti, con circa 300 sacerdoti ridotti allo stato laicale da Benedetto XVI. Vorrei vedere se tutti gli Stati dove si sono registrati fenomeni di pedofilia e abuso sui minori si sono attivati con la stessa incisività con cui si è mossa la Chiesa in questi anni". Lo ha detto don Fortunato Di Noto a Lamezia Terme nel corso di un incontro con docenti e studenti del liceo Campanella. "La lotta alla pedofilia - ha aggiunto il sacerdote - è nel cuore della Chiesa e di tanti sacerdoti. Siamo consapevoli dei tanti sacerdoti che purtroppo hanno sbagliato e dei tanti che si sono voltati dall'altra parte. Ma ora dobbiamo guardare avanti e ciò significa che tutta la società deve attivarsi con una mobilitazione collettiva contro quei movimenti di opinione che vorrebbero far passare la pedofilia come un fatto normale, contro le lobby pedofile che ogni anno celebrano la giornata dell'orgoglio, contro quanti ancora oggi arrivano a dire che un minore che ha rapporti con adulti in fondo vive una condizione di benessere. Contro tutto questo c'è un silenzio assordante".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità
Guarda il TG TEN


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore