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    Cassazione conferma condanna a giovane che uccise Fabiana: 18 anni

     

    Cassazione conferma condanna a giovane che uccise Fabiana: 18 anni

    01 mar 16 La Corte di cassazione ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione inflitta dalla sezione minori della Corte d'appello di Catanzaro nel 2014 a Davide Morrone, oggi ventenne ed all'epoca dei fatti minorenne, reo confesso dell 'omicidio dell'ex fidanzata Fabiana Luzzi, di 16 anni, uccisa con 24 coltellate nel 2013 a Corigliano Calabro (Cosenza) e data alle fiamme quando era ancora viva. La sentenza é stata emessa stasera dopo quasi cinque ore di camera di consiglio. La Cassazione ha anche confermato, rigettando le richieste contrarie del Procuratore generale, Pietro Gaeta, l'esclusione nei confronti di Morrone dell'aggravante della premeditazione e la seminfermità mentale. Davide Morrone, per uccidere la ex fidanzata, attirò la giovane in una trappola dopo averla prelevata all'uscita di scuola. Morrone propose alla ragazza di raggiungere un luogo isolato per parlare di questioni riguardanti il loro rapporto. Una volta raggiunto il luogo dell'incontro, tra i due ragazzi iniziò una vivace discussione al culmine della quale Davide Morrone colpì ripetutamente con un coltello la ex fidanzata, lasciandola agonizzante. Il giovane poi si allontanò, si procurò una tanica col liquido infiammabile e tornò dopo circa un'ora sul posto. Versò il liquido sul corpo di Fabiana, che in quel momento era ancora viva, e le diede fuoco. La ragazza così morì tra atroci sofferenze. In primo grado il tribunale dei minorenni di Catanzaro condannò Morrone a 22 anni di reclusione, escludendo l'aggravante della premeditazione. In secondo grado la sezione minorenni della corte d'appello riconobbe al giovane anche la seminfermità mentale, accogliendo la richiesta del suo difensore, avvocato Giovanni Zagarese, con conseguente riduzione della condanna a 18 anni, pena confermata stasera dalla Suprema Corte. Nei giorni scorso il padre di Fabiana, Mario Luzzi, in vista del processo in Cassazione nei confronti dell'assassino della figlia, si era detto contrario ad un'ulteriore riduzione di pena nei confronti del giovane. "Altro che riduzione - aveva detto Luzzi - dovrebbero condannarlo piuttosto all'ergastolo".

    La madre accusa: omicidio fu premeditato. "É impossibile pensare che lui non avesse premeditato l'omicidio perchè quella mattina uscì da casa con il coltello già in tasca". Lo ha detto Rosa Luzzi, madre di Fabiana, la sedicenne accoltellata nel 2013 a Corigliano Calabro (Cosenza) dall'ex fidanzato, Davide Morrone, oggi ventenne ma all'epoca dei fatti minorenne, che ne bruciò il corpo quando la ragazza era ancora viva. "Avrebbero potuto confermare - ha aggiunto la madre di Fabiana - i 22 anni del primo grado. Come si fa poi a parlare di seminfermità mentale, che gli é stata nuovamente riconosciuta dalla Cassazione, quando io quel giorno gli ho parlato al telefono, dopo che aveva accoltellato Fabiana ma non l'aveva ancora bruciata, ed ha risposto a tutte le mie domande in modo freddo e lucido. Per me é impensabile che per la vita di mia figlia abbia deciso lui ed i giudici invece abbiano deciso per lui".

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