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    Applicava tassi di usura del 455%, operaio arrestato dai CC a Reggio

     

    Applicava tassi di usura del 455%, operaio arrestato dai CC a Reggio

    25 mag 16 Prestava denaro al tasso del 455% annuale, così un operaio di 55 anni, Domenico Tripodi, reggino è stao arrestato per usura aggravata dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria al termine di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e condotte dai militari. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale reggino ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere ai danni dell'uomo. Tripodi, approfittando dello stato di bisogno del titolare di un’attività commerciale di Reggio Calabria, quale corrispettivo della consegna a titolo di prestito di una somma di denaro pari a € 3.000, si faceva promettere e consegnare dallo stesso interessi usurari pari al 10 % mensile progressivo sul capitale prestato pari al 455 % annuo, quindi superiori al tasso soglia previsto dalla legge per il periodo di riferimento. Nello specifico, l’attività di indagine ha avuto origine il 2 settembre 2015, allorquando i Carabinieri della Stazione di Rione Modena, nel corso di una perquisizione domiciliare svolta presso la casa del Tripodi, avevano rinvenuto oltre 190.000 euro in contanti, somma della cui disponibilità, l’odierno arrestato non forniva nessuna valida giustificazione, motivo per il quale veniva sottoposto a sequestro preventivo, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria reggina. Nella circostanza veniva altresì rinvenuta e posta sotto sequestro un’agenda riportante diverse annotazioni manoscritte di nomi e importi. I successivi accertamenti svolti dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, permettevano di evidenziare l’evidente sproporzione rispetto alla situazione reddituale del Tripodi, al più sufficiente per soddisfare le ordinarie esigenze familiari, ma mai per accumulare l’ingente somma di denaro. Tale sproporzione correlata al contenuto dell’agenda posta sotto sequestro, induceva ragionevolmente gli inquirenti ad ipotizzare che il Tripodi potesse essere dedito ad un’attività usurarie, circostanza poi confermata dal proseguo dell’attività investigativa. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nella trascorsa notte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile i quali, al termine delle formalità di rito, hanno associato il Tripodi presso la Casa Circondariale di Arghillà di Reggio Calabria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina.

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