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    Scontro frontale sulla ss106, muoiono due giovani

     

    Scontro frontale sulla ss106, muoiono due giovani

    22 mag 16 Due giovani, Debora Ranieri, di 22 anni, di Sant'Andrea allo Ionio, e Vittorio Leotta, di 25, di Stilo , sono morti in un incidente avvenuto sulla strada statale 106 nei pressi di Sant'Andrea dello Jonio. I giovani erano alla guida di due auto che, per cause che sono in via di accertamento, si sono scontrate frontalmente. L'uomo era alla guida del furgone Fiat Doblò con il quale effettuava delle consegne, mentre la giovane era alla guida della sua Fiat Punto e stava rientrando da Soverato dove aveva passato il sabato sera. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco per estrarre dalle lamiere i cadaveri. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico. Secondo una prima ricostruzione dei fatti le cause dell'inciente sarebbero da ricercare nell'alta velocità dei mezzi. Nel tratto dove è avvenuto l'incidente il limite è di 50 kmh mentre le due auto viaggiavano oltre i 100 kmh.

    L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” affranta dal dolore comunica l’ennesima tragedia stradale avvenuta stamani nel tratto della strada Statale 106 Jonica all’altezza del km 156,300 in località Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, in provincia di Catanzaro. Il sinistro ha coinvolto due autovetture provocando il decesso di due persone. Al momento sul posto le autoambulanze del 118, i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco che si stanno adoperando per estrarre i cadaveri dalle lamiere delle vetture. Hanno perso la vita nell''incidente Vittorio Leotta di 25 anni, originario di Stilo, che era a bordo del suo furgoncino per effettuare le consegne del mattino presso un caseificio, e Deborah Ranieri, 21 di 21 anni di Sant'Andrea dello Jonio. Dai primi rilievi effettuati, non ci sarebbero segni di frenate sull'asfalto per cui l'impatto è stato immediato e fatale.  Vittorio e Deborah sono rispettivamente l’ottavo e la nona vittima della “strada della morte” in Calabria nell’anno 2016 dopo Eugenio Vadalà (28 anni) e Giuseppe Barone (18) deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati (29) deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo (66) deceduta il 6 febbraio a Rossano (CS), Francesco Gaetano (62) deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS), Maria Cristina Brancatisano (53) deceduta il 15 maggio a Montebello Jonico (RC) e Pasquale Scarano (67) deceduto il 16 maggio a Brancaleone (RC). In pratica sulla S.S.106 dall’inizio dell’anno fino ad oggi abbiamo avuto quattro vittime in provincia di Reggio Calabria, due in provincia di Catanzaro, due in provincia di Cosenza ed una vittima in provincia di Crotone. Inoltre, sulla S.S.106 dal gennaio del 2016 ad oggi abbiamo in media due vittime ogni mese. L’Associazione, inoltre, informa del pauroso incidente che si è verificato questa notte intorno alle 02:00 sulla S.S.106 a San Leo nella periferia sud di Reggio Calabria e che ha interessato una mini Cooper che ha effettuato una carambola andando a sbattere sullo spartitraffico provocando due giovani, uno è ricoverato in gravi condizioni. L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla S.S.106 ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche: il Governo nazionale e regionale, la classe parlamentare calabrese a Roma, le amministrazioni locali e provinciali, le forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106. È grave ciò che accade da sempre sulla S.S.106 ma è gravissimo il silenzio e l’indifferenza delle istituzioni che non riescono ad affrontare e risolvere con determinazione e volontà la strage infinita delle vittime e dei feriti sulla tristemente nota “strada della morte”: mentre in altri luoghi del Paese già dotati di infrastrutture si continua ad investire nella realizzazione di nuove opere che non servono qui in Calabria si lasciano morire i cittadini nel silenzio di un sistema viario che versa in condizioni comatose! L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel denunciare le responsabilità morali dello Stato assassino che uccide i calabresi sulla “strada della morte” esprime, con grande dolore e ideale vicinanza, cordoglio sincero alle Famiglie Leotta e Ranieri, ai parenti ed agli amici tutti.

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