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Duemila agricoltori in piazza a Catanzaro
Duemila agricoltori in piazza a Catanzaro 05 mag 16 Oltre duemila persone stanno manifestando a Catanzaro, all'insegna dello slogan "Ei fu…siccome immobile" nell'ambito di una mobilitazione nazionale promossa da Cia, Confagricoltura e Copagri che si svolge in contemporanea anche a Roma e Bologna "per chiedere risposte precise ed immediate - sostengono le organizzazioni professionali agricole - per una situazione che mette a grave rischio la sopravvivenza delle aziende". I manifestanti hanno raggiunto il capoluogo calabrese da diverse città del meridione e si sono radunati davanti alla sede degli uffici della Regione Calabria. Alla mobilitazione hanno aderito anche gli agricoltori di Alpaa, Uci, Ugc e Aic. "Dal 2000 ad oggi - lamentano i manifestanti - hanno chiuso oltre 310 mila imprese del settore. Un numero enorme che può salire ancora vertiginosamente se non si mette mano ai tanti problemi 'in campo'". "Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato questa mattina - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - una delegazione di Cia (Confederazione italiana Agricoltura), Copagri (confederazione produttori agricoli) e Alpaa (associazione lavoratori produttori agroalimentari ambientali), a conclusione della mobilitazione nazionale che, in Calabria, si è svolta davanti alla sede della 'Cittadella' ma che, in contemporanea, ha avuto luogo a Bologna ed a Roma". La delegazione era guidata dal Presidente nazionale della Confagricoltura Mario Guidi e dal vicepresidente Mastrocinque. Presenti anche il Consigliere regionale Mauro D'Acri, Statti e Donato, presidenti di Confagricoltura Calabria e Puglia, Podella, presidente della Cia Calabria e Ranaldi vicepresidente della Copagri. "Al presidente Oliverio - riporta ancora la nota - sono state rappresentate le motivazioni poste alla base della manifestazione, riferite al credito preteso da Agea per oltre 'seicento milioni di euro già contabilizzati nel bilancio dell'Unione europea', alle lungaggini burocratiche, all'aumento indiscriminato del prezzo dei prodotti, dal produttore al consumatore, che provoca 'un forte squilibrio lungo la filiera agroalimentare'". "La piattaforma dei problemi sollevata dagli agricoltori - ha sostenuto il presidente Oliverio - è condivisibile perché è volta a richiedere cambiamenti alle politiche agricole comunitarie ed alcune correzioni radicali sul piano nazionale, a partire dall'ente pagatore Agea che, purtroppo, a causa di una burocrazia lenta, provoca notevoli ritardi nei pagamenti alle aziende agricole che hanno scadenze fisse, che devono andare avanti e che per questo vengono penalizzate nelle loro attività. Su questo problema ho già fatto una lettera aperta al Ministro Martina, che vedrò mercoledì prossimo, in occasione del lancio del Psr 2014-2010, ed anche in quella occasione riproporrò il problema". "D'altra parte, per noi - ha aggiunto Oliverio - il settore agroalimentare è molto importante nell'economia meridionale e, quindi, in quella della Calabria. Perciò, è necessaria avere, per questo comparto, una particolare attenzione, attraverso la definizione di misure che siano di sostengo ad un settore che è stato sottoposto ad una concorrenza sleale, da parte di altri Paesi, anche extra comunitari, nelle produzioni di base. E' necessario assumere misure tese a tutelare l'agricoltura italiana e quella meridionale. In questo quadro, occorrono iniziative tese a sostenerne il rilancio".
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |