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    A3 bloccata per neve a gennaio, chiesto rinvio a giudizio per dirigenti Anas

     

    A3 bloccata per neve a gennaio, chiesto rinvio a giudizio per dirigenti Anas

    22 lug 16 La Procura della Repubblica di Cosenza ha chiesto il rinvio a giudizio per Vincenzo Marzi, in qualità di capo compartimento dell'ufficio Anas per l'A3 Salerno-Reggio Calabria, e Nicola Nocera, dirigente dell'area tecnica esercizio compartimento della stessa autostrada, ritenuti responsabili del blocco, a causa di un'abbondante nevicata, nel gennaio scorso, di un tratto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. A causa del blocco centinaia di automobilisti restarono intrappolati in autostrada. In particolare, secondo il pm Antonio Bruno Tridico, i due dirigenti, pur avendo ricevuto l'avviso di condizioni meteo avverse da parte del dipartimento di Protezione Civile, "omettevano di attivare le procedure previste dal piano neve 2015/2016, ed in particolare, la tempestiva applicazione dei codici di allerta e di intervento, non chiudendo il tratto autostradale interessato dagli eventi e consentendo, al contrario, la normale circolazione dei veicoli, che rimasero così bloccati per ore, senza che gli automobilisti ricevessero alcuna assistenza".

    Tansi: Pm spegne polemiche. "La richiesta dei Pm di rinviare a giudizio i dirigenti ANAS per i disagi creati a migliaia di automobilisti intrappolati il 19 gennaio scorso sulla autostrada A3 a seguito della nevicata del gennaio scorso, legittima e consolida la credibilità della Protezione civile della Regione che in quella circostanza, oltre ad avere previsto la nevicata con due giorni di anticipo, aveva messo a disposizione tutti i suoi mezzi e suoi uomini migliori, impossibilitati ad accedere alla A3, di esclusiva competenza dell' Anas". Lo sostiene, in una dichiarazione, il responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi. "Nonostante l'A3 non fosse di sua competenza, come è accaduto anche in altri contesti, al di là delle responsabilità - aggiunge Tansi - la Protezione civile regionale è generosamente intervenuta, con spirito di servizio, a tutela dei calabresi. La richiesta del Pm mette la parola fine alle sterili e strumentali polemiche, di matrice politica, che hanno tentato, invano, di delegittimare la Protezione civile regionale, il cui costante impegno quotidiano per contrastare le calamità naturali e antropiche che affliggono la regione a più alto rischio d Italia è, nei fatti, sotto gli occhi di tutti i calabresi".

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