A Giffoni Film Festival progetto di 200 ragazzi di 4 regioni del Sud sulla legalità - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

A Giffoni Film Festival progetto di 200 ragazzi di 4 regioni del Sud sulla legalità

18 lug 16 Mettere insieme legalità e partecipazione: è questo, nelle parole dell'Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Filomena Albano, il valore del progetto 'Io sono qui', che è stato presentato oggi ai giovani della giuria del Giffoni Film Festival, a Giffoni Valle Piana (Salerno). Il progetto, finanziato grazie al Piano Azione Giovani, ha coinvolto per sei mesi circa 200 ragazzi e ragazze di otto città delle quattro "Regioni Obiettivo" del Sud. In particolare, nei quartieri difficili di Napoli e Capua in Campania, Catania e Palermo in Sicilia, Gioia Tauro e Cosenza in Calabria, Bari e Taranto in Puglia, i giovani studenti hanno partecipato, al di fuori dell'orario scolastico, alla formazione svolta dai tutor esperti di giornalismo, televisione e cinematografia dell'associazione Visionair, che da anni lavora con le scuole per la produzione di lavori multimediali. Al termine della formazione i giovani hanno realizzato dei veri e propri cortometraggi che saranno presentati a settembre in una giornata chiamata "Final Cut Festival" alla Mostra d'Oltremare di Napoli. 'Io sono qui', ha spiegato la Garante, è riuscito a coinvolgere i ragazzi e ha contribuito a evitare la dispersione scolastica, oltre a dar loro "un'auspicabile prospettiva lavorativa futura". "I giovani si sentono maggiormente coinvolti quando viene dato loro un ruolo attivo, invitandoli ad usare i mezzi tecnologici che meglio conoscono per realizzare cortometraggi, video interviste e documentari, e comprendono così anche l'importanza del ruolo delle istituzioni nella loro vita. La loro partecipazione ad un progetto sulla legalità è fondamentale perché significa allontanarli da realtà difficili, prospettandogli una vita diversa, un'alternativa" ha aggiunto. "Grazie a questo progetto - ha affermato Ferdinando Santoriello, vice Prefetto responsabile del "Piano Azione Giovani" del Ministero dell'Interno - i giovani sono riusciti a dare il loro punto di vista, e questo è fondamentale anche per tutti noi che lavoriamo per conto delle istituzioni sulla legalità. Inoltre, la diffusione dei loro lavori darà ai ragazzi il senso del percorso che hanno fatto, e gli farà comprendere quanto sia stato importante il loro apporto per la società".