NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Colpo dei CC di Reggio, arrestato il latitante Fazzalari, il secondo più pericoloso d'Italia

     

    Colpo dei CC di Reggio, arrestato il latitante Fazzalari, il secondo più pericoloso d'Italia

    26 giu 16 Questa notte i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, collaborati da operatori del Gruppo Intervento Speciale e dello Squadrone Cacciatori Calabria hanno arresttao Ernesto Fazzalari, 46 anni, nascosto nei boschi di Monte Trepitò, Molochio (RC). Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria - DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) hanno chiuso il cerchio e permesso di arrestate il il secondo dei ricercati per importanza e pericolosità dopo Matteo Messina Denaro. Fazzolari, che è stato condannato all'ergastolo, è accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, porto e detenzione illegale di armi ed altro.

    --- Video Arresto CC latitante Fazzalari (VIDEO)

    Non ha opposto rsistenza. Fazzalari, latitante di massima pericolosità inserito nel programma speciale di ricerca, era irreperibile dal giugno 1996 allorquando si era sottratto all’arresto nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “TAURUS”. Il latitante è stato individuato all’interno di un’abitazione in un complesso di caseggiati a ridosso di impervia area aspromontana. L'uomo, ritenuto elemento di vertice dell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente in Taurianova, Amato e San Martino di Taurianova e con ramificazioni in tutta la provincia ed in altre in ambito nazionale, sorpreso nel cuore della notte, non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione degli operatori del GIS, forniva le proprie generalità lasciandosi ammanettare. Nel corso della successiva perquisizione veniva rinvenuta una pistola con il relativo munizionamento, nonché altro materiale ritenuto di interesse e suscettibile di ulteriori approfondimenti investigativi. All’interno dell’abitazione, al momento dell’irruzione, era presente anche una donna, di 41 anni, che è stata tratta in arresto per i reati di procurata inosservanza di pena, concorso in detenzione di arma comune da sparo e ricettazione.

    Un killer spietato. "Ernesto Fazzalari era un killer spietato, protagonista della faida di Taurianova che insanguinò quel centro tra il il '91 e il '92". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho nella conferenza stampa tenuta insieme all'aggiunto Gaetano Paci, al Comandante della Legione Carabinieri Calabria generale Andrea Rispoli e al comandante provinciale colonnello Lorenzo Falferi. La faida è quella che vide l'episodio macabro, accaduto il 3 maggio del '91, che vide la testa mozzata di un vittima lanciata in aria e usata come bersaglio. "E' stato una lavoro straordinario, condotto in silenzio - ha aggiunto De Raho - e in un territorio in cui gli Zagari-Fazzalari controllano ogni zolla di terreno. Si sentiva protetto nel suo territorio, dalla sua gente. Per questo va dato merito all'Arma dei Carabinieri che in questa indagine, sviluppatasi nell'arco di un anno, ha fatto in modo che non ci fosse il benché minimo sospetto in nessuno. Possiamo dire - ha concluso De Raho - che non esistono territori indenni al controllo dello Stato".

    Grande capacità di mimetizzarsi. "Fazzalari aveva una grande capacità di mimetizzarsi, si spostava continuamente. Ma tutto questo non è servito a niente. E' passato dal sonno alle manette dell'Arma dei Carabinieri". Lo ha detto il colonnello Lorenzo Falferi, comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria. "Fazzalari - ha aggiunto il tenente colonnello Alessandro Mucci, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri - non ha opposto nessuna resistenza. E' stato ammanettato nel letto dove si trovava. Aveva con sé una pistola conservata assieme a due caricatori pieni. Ma non è riuscito ad usarla".

    Indagini ostacolate da omertà. Ernesto Fazzolari si nascondeva assieme alla sua compagna in una villetta, in un complesso dove ce n'erano altre, dotata un cancello e di una porta blindata che è stata fatta saltare con una carica esplosiva. A ostacolare l'andamento delle indagini, secondo gli investigatori dei carabinieri, due fattori: il radicato clima di omertà e reticenza presente nel territorio e l'avversità dell'area dove Fazzalari si nascondeva.

    Generale Del Sette: Operazione da manuale. "E' stata un'operazione da manuale, corale": così il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, ha espresso la soddisfazione per la cattura del boss Ernesto Fazzalari. Il comandante ha ricordato l'impegno "dell'Arma territoriale, dalla Stazione alla Compagnia, dal Comando provinciale sino a quello regionale, insieme ai carabinieri del Gruppo intervento speciale (Gis) e dei Cacciatori di Calabria". L'arresto di Fazzalari, conclude Del Sette, "è il coronamento di un'intensa e articolata attività di indagine efficacemente diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria".

    "Preso nella notte dai carabinieri il boss della 'ndrangheta Fazzalari. Grazie a giudici e forze dell'ordine. Viva l'Italia!#buonadomenica". Lo annuncia con un messaggio su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi."Continuiamo a combattere la criminalità ovunque, palmo a palmo, casolare per casolare", scrive poi su Facebook Renzi. "Una bellissima domenica! Questa notte - racconta il premier - i Carabinieri hanno arrestato in Aspromonte Ernesto Fazzalari, ricercato da vent'anni, considerato il secondo latitante più pericoloso d'Europa e il più feroce capo della ndrangheta. Un' operazione molto difficile resa possibile dalla professionalità e della dedizione delle forze dell'ordine e dei magistrati". "Sono orgoglioso - afferma Renzi - delle donne e degli uomini che servono lo Stato e a nome di tutti gli italiani ho chiamato il Comandante Del Sette e il Procuratore Capo di Reggio Calabria Cafiero de Raho per esprimere loro la nostra gratitudine più affettuosa. Grazie davvero dal profondo del cuore! Viva l'Italia!".

    Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti si congratula, in un tweet, con i Carabinieri per l'arresto di Ernesto Fazzalari. "I Carabinieri - scrive il ministro - hanno concluso con successo un'importantissima operazione contro la malavita. Congratulazioni!".

    "Oggi la Squadra Stato ha messo a segno uno dei suoi gol più belli. I nostri Carabinieri hanno individuato in un casale e tratto in arresto questa notte, a Molochio, in provincia di Reggio Calabria, Ernesto Fazzalari, inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità e ricercato dal '96 per duplice omicidio, associazione di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, rapina". Lo ha detto il ministro dell'interno Angelino Alfano, che si è congratulato con il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette. "Fazzalari, trovato con la sua compagna 41/enne - ha aggiunto il ministro - è uno dei più importanti latitanti, personaggio di spicco della criminalità e a capo della omonima 'ndrina che opera nel territorio di Taurianova. La fuga dei criminali ha sempre un termine. Alla giustizia non si sfugge. Sono queste le vittorie che ci confortano e ci sostengono nel cammino difficile, ma possibile, contro il crimine organizzato e sono il premio per un lavoro incessante delle Forze dell'Ordine e dei magistrati, portato avanti con pazienza, determinazione e alta professionalità".

    "Ernesto Fazzalari latitante di massima pericolosità, inserito nel programma speciale di ricerca internazionale da 20 anni e ritenuto elemento di spicco nel panorama criminale 'ndranghetista è stato arrestato dai Carabinieri nelle prime ore dell'alba nel cuore dell'Aspromonte, nel territorio del Comune di Molochio. Lo straordinario risultato è stato conseguito dall' Arma a seguito di una tenace e prolungata attività investigativa e di intelligence condotta con eccellente professionalità e penetrante capacità di intervento dei militari sotto la sapiente e autorevole regia del Procuratore Distrettuale Antimafia". E' quanto si afferma in un comunicato della Prefettura di Reggio Calabria. "Fazzalari, condannato all'ergastolo per associazione di tipo mafioso, omicidio, traffico di sostanze stupefacenti, traffico d'armi, rapina ed altri gravi reati - prosegue il comunicato - era al vertice della omonima articolazione territoriale di 'ndrangheta operante prevalentemente a Taurianova con ramificazioni in provincia e in ambito nazionale. Il Prefetto di Reggio Calabria ha rivolto un messaggio di vivo apprezzamento e sincero compiacimento al Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Lorenzo Falferi, agli esponenti della Magistratura, alle donne e agli uomini dell' Arma che con eccellente professionalità, spiccato acume investigativo, profondo impegno e dedizione, hanno inferto un ulteriore durissimo colpo alla criminalità. Si tratta di un'altra tappa importante nella quotidiana incessante opera di prevenzione e contrasto alle cosche di 'ndrangheta, di una forte e incisiva risposta alle esigenze di sicurezza più volte manifestata dai tanti cittadini onesti di questo territorio che infonde loro rinnovata speranza e contribuisce al radicamento della legalità e alla conferma della fiducia nelle Istituzioni".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     
Pubblicità
Elezioni


    Facebook
 Ultime
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore