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    Medici certificavano il falso per incassare assicurazione, arresti ed oltre 200 denunce

     

    Medici certificavano il falso per incassare assicurazione, 6 arresti ed oltre 200 denunce

    10 giu 16 Dalle prime ora di questa mattina la Polizia di Stato di Reggio Calabria sta eseguendo numerose ordinanze di custodia cautelare a carico di medici e professionisti, accusati di associazione a delinquere finalizzata alle truffe alle assicurazioni. Il Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza, ha coordinato l'inchiesta. Oltre duecento le persone denunciate all'autorità giudiziaria dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Cittanova nell'ambito dell'indagine che ha portato anche all'arresto di alcuni medici per una serie di truffe commesse ai danni di alcune società di assicurazione. Dall'operazione, denominata "Insurance", é emersa l'esistenza di un'associazione per delinquere che avrebbe gestito le truffe ai danni delle ignare compagnie assicurative. Tra gli indagati, oltre a numerosi medici e professionisti, anche un ex ufficiale della Guardia di Finanza. Sono in corso numerose perquisizioni nelle province di Reggio Calabria, Cosenza e Firenze.

    Sei arresti: Sono sei fermi ai domiciliari e quattro obblighi di dimora i provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Palmi nell'ambito dell'inchiesta su una serie di truffe compiute ai danni di alcune società di assicurazione. Le persone coinvolte nell'operazione, secondo l'accusa, avrebbero organizzato falsi incidenti per mettere in atto la truffa. Nell'ambito dell'indagine sono state perquisite le abitazioni e gli studi professionali di 25 persone, tra cui alcuni medici in servizio negli ospedali della Piana di Gioia Tauro. I professionisti, riferiscono gli investigatori, preparavano false certificazioni mediche supportate da falsi esami radiografici. L'associazione criminale risultava ancora attiva al momento dell'esecuzione delle odierne misure cautelari.

    Un trucco per raggiungere accordo. Faceva intervenire anche le forze di polizia per rendere più credibile il fatto che si fosse verificato un incidente stradale, l'organizzazione dedita alle truffe alle assicurazioni sgominata oggi da un'operazione della polizia coordinata dalla Procura di Palmi. A riferirlo sono stati investigatori ed inquirenti incontrando i giornalisti. "Erano truffe ben architettate - ha detto il procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza - che hanno consentito agli indagati di intascare oltre trecentomila euro per falsi incidenti e ferimenti fasulli". "Avevano organizzato - ha spiegato il capo della squadra mobile di Reggio Calabria Francesco Rattà - persino la presenza delle forze dell'ordine nello scenario degli incidenti. Puntualmente chiamavano le forze dell'ordine per dirimere la dinamica degli incidenti, e non appena si presentavano le nostre pattuglie comunicavano di avere spostato gli automezzi perché nel frattempo avevano raggiunto un accordo di massima tra le parti scongiurando così l'accertamento. In questo modo, indicavano nelle loro denunce l'intervento anche delle forze per rafforzare la credibilità della condotta truffaldina".

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