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    Minacce al figlio di Gratteri, reazioni e commenti

     

     

    Minacce al figlio di Gratteri, reazioni e commenti

    18 gen 16 Il coordinamento antimafia Riferimenti, in una nota, chiede che "sia fatta immediata chiarezza sulle intimidazioni a Nicola Gratteri proprio alla luce di tali inquietanti coincidenze come inquietanti risultano le modalità non comuni dell'atto messo in essere, che, a chi un po' si intende, riportano alla mente film già visti e storia conosciuta, episodi mai chiariti, in cui la criminalità si è fatta sistema fondendosi ad ambienti paraistituzionali". "Gratteri - afferma la presidente di Riferimenti Adriana Musella - è uno dei magistrati più esposti e anche più determinati nella lotta alla 'ndrangheta. È di alcune settimane addietro l'arresto in Costarica di narcotrafficanti italiani ed è la prima volta che provvedimenti di cattura emessi dalla magistratura vengano eseguiti senza rogatorie. Gratteri, inoltre, è titolare, insieme a Giuseppe Lombardo, di alcuni filoni d'inchiesta delicatissimi su massoneria, 'ndrangheta e poteri criminali. Già poteri criminali, perché a nostro avviso nell'ultima vigliacca intimidazione ai danni del figlio del magistrato, non si tratta solo di 'ndrangheta ma di un sistema criminale di cui la 'ndrangheta è parte. La massoneria in Calabria è ai comandi dell'intera regione e sia la Dda di Reggio che quella di Catanzaro indagano sul tema. Proprio per la Procura di Catanzaro si attende la nomina del nuovo Procuratore e Nicola Gratteri è uno dei papabili". "In Calabria ma a a Reggio in particolare - conclude Musella - molte cose non sono chiare, come talune fughe di notizie riguardanti indagini delicatissime. Talpe all'interno di apparati dello Stato che certamente non agiscono per proprio conto. Non si comprende perché ancora non si proceda ad una smobilitazione e ricambio del personale addetto. Allora il dubbio sorge spontaneo: forse ci sono nomi che non devono venir fuori? Perché' le intimidazioni? Esigiamo la verità"

    "Un gesto ignobile, codardia infinita e tanta inciviltà; c'è tutto questo dietro l'ennesima minaccia nei confronti del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri". Lo afferma in una nota il deputato di Forza Italia Antonio Caridi. "In virtù delle tante opere di bonifica della 'ndrangheta, dal traffico di stupefacenti al sequestro di carichi mostruosi di cocaina provenienti dal Centro America - prosegue - quest'ultima intimidazione rappresenta l'apice della villania. La gravità si acuisce, in maniera sostanziale, perché ad esser preso di mira è stato il figlio del procuratore. Fortemente temuto viene attaccato negli affetti più cari, nello zoccolo duro di ognuno di noi, nella certezza strutturale che, in un mondo onesto, si definisce 'famiglia'; punto di riferimento di ogni cosa e ancora elemento stimolante in quel processo continuo che Nicola Gratteri, quotidianamente, porta avanti nella lotta alla 'ndrangheta. Al procuratore va tutta la mia solidarietà con l'obiettivo confortante di ottenere dall'ennesima intimidazione la risposta, nella lotta alla criminalità, cui ci ha abituato Nicola Gratteri; mai un passo indietro nella battaglia per la tutela del bene comune, mai una resa, mai un accenno di stanchezza, simbolo di civiltà ed educazione per tutti". "Mi auguro - conclude Caridi - che si possano prendere tutte le misure cautelari nei confronti dell'intera famiglia Gratteri in modo tale da concedere maggiori certezze da parte dello stato ad un simbolo della lotta contro la mafia".

    "Rinnovo solidale vicinanza e convinto sostegno al procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, fedele servitore dello Stato e magistrato simbolo della lotta alla mafia". Lo dichiara il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò secondo il quale: "Il grave ed inquietante episodio che si è verificato a Messina dimostra come i poteri criminali abbiano alzato il tiro, sfidando con preoccupante vigore le Istituzioni impegnate in prima linea contro il malaffare e l'illegalità diffusa". "Esempio d'incrollabile dedizione e costanza, il procuratore Gratteri - sottolinea Alessandro Nicolò - è stato protagonista di coraggiose inchieste che hanno squarciato il velo dietro cui si celavano pericolose connessioni e il fiorente mercato del narcotraffico che conta cifre da capogiro. L'impegno del dott. Gratteri non potrà essere incrinato dalla minaccia e da quella strategia della tensione di cui vigliaccamente si serve la criminalità per piegare al suo volere. Nessuna vera e piena liberazione dalla sudditanza mafiosa sarà possibile se non attraverso quel cambiamento culturale che deve pervadere le coscienze. Ce lo insegna il dott. Gratteri che, al prezioso lavoro operativo e d'investigazione ha affiancato l'impegno per l'affermazione della cultura della legalità incontrando i giovani nelle scuole, nelle sedi dell'associazionismo e in ogni occasione di dibattito democratico. Dinanzi al crescere delle intimidazioni, lo Stato deve far sentire ancor di più la sua presenza, accanto a magistrati, operatori di giustizia, sindaci ed amministratori. Il bisogno di legalità ci spinge ad alzare la tensione morale e ad accrescere l'impegno intorno ai grandi temi della libertà, della giustizia e della solidarietà".

    "In Calabria si vive una condizione di giustificata preoccupazione per il reiterarsi di azioni delittuose ai danni di quanti, a vario titolo, sono in trincea contro la criminalità organizzata". E' quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Domenico Battaglia che "rinnova sentimenti di vicinanza e sincera solidarietà al collega Arturo Bova e al Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri". "Gli ultimi episodi - sottolinea Domenico Battaglia - destano profonda inquietudine perché confermano, ancora una volta, l'arroganza di una criminalità che risponde e reagisce all'azione della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, alzando il tiro, sfidando lo Stato e tutte le forze sane della società. Dimostrazione che l'impegno antimafia autentico mette in allarme le forze criminali che si sentono assediate. Sono altresì convinto che Magistratura e Forze dell'Ordine si adopereranno al massimo, anche in questa occasione, per individuare ed assicurare alla giustizia i responsabili".

    "Magistrati in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta come Nicola Gratteri". Lo afferma il segretario regionale della Uil della Calabria, Santo Biondo. "Politici, amministratori, sindacalisti, operatori dell'informazione - aggiunge - sono sotto attacco. In Calabria la democrazia è in pericolo. La criminalità organizzata usa le minacce per mettere un bavaglio alla legalità, per mettere a tacere le voci di coloro che non hanno paura di prendere chiaramente posizione nella lotta alla 'ndrangheta, di coloro che hanno scelto di stare dalla parte dello Stato. Con il fuoco si vuole bruciare la possibilità di rinascita di questa terra. Gli episodi si susseguono, in queste ultime ore è toccato ad Arturo Bova, presidente della Commissione regionale sulla 'ndrangheta, finire nel mirino del piromane di turno. Ma l'elenco è assai lungo, è un rosario interminabile in cui, ogni giorno, si aggiunge un nuovo grano".

    "Al Procuratore Nicola Gratteri e alla sua famiglia voglio esprimere sentimenti di sentita solidarietà per l'inquietante episodio accaduto al figlio nei giorni scorsi a Messina. Siamo al suo fianco nella grande opera di risanamento di quella Calabria che anela a liberarsi definitivamente dall'oppressione criminale per intraprendere virtuosi percorsi di sviluppo". E' quanto dichiara il consigliere regionale Vincenzo Pasqua (Oliverio Presidente). "Nicola Gratteri rappresenta un simbolo della lotta alla mafia. Grazie al fine lavoro investigativo e all'incrollabile impegno dalla parte della legalità - sottolinea Vincenzo Pasqua - Gratteri è riuscito ad incassare importanti risultati anche contro il narcotraffico ed i suoi rilevanti interessi economici. Né va dimenticato il prezioso lavoro condotto dal giudice antimafia per l'affermazione della cultura della legalità nelle scuole, tra i giovani, a contatto con la società civile, nella certezza che il cambiamento vero è possibile solo grazie al sorgere di nuove consapevolezze".

    "Abbiamo atteso qualche ora per comprendere quanto realmente successo al figlio del magistrato Nicola Gratteri. La vicenda ha tratti non preoccupanti, ma allarmanti per quanto accaduto a Messina". Lo afferma in una nota il Presidente di Confcooperative della Calabria, Camillo Nola. "In questo inizio d'anno - aggiunge - tormentato della Calabria, con quasi un'intimidazione al giorno verso un sindaco, un'attività commerciale, una comunità o un semplice cittadino, siamo già stanchi di dover manifestare vicinanza con continui comunicati. Ci auguriamo che il Governo, dopo questo fine settimana terribile per Arturo Bova e per uno dei maggiori artefici del contrasto alla 'Ndrangheta, Nicola Gratteri, dia segni tangibili e consequenziali alle parole che proprio in Calabria, a Monasterace durante la Festa della Ripartenza dell'Agriturismo 'a Lanterna", hanno pronunciato ministri come Poletti e Delrio. Se la Calabria non è sola e non verrà lasciata sola, che entro le prossime (poche) ore si intervenga con decisione, sia per tutelare le persone che hanno subito queste intimidazioni, sia per dare serenità a comunità sempre più turbate e allarmate da queste gravi situazioni"

    "Ormai è da qualche mese che quotidianamente siamo impegnati ad esprimere solidarietà per gli attacchi criminali e ndranghetistici compiuti ai danni di amministratori, imprenditori, giornalisti, sindacalisti, tutori dell'ordine e magistrati". Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil di Reggio Calabria - Locri, Mimma Pacifici. "Pensiamo - aggiunge - che gli ultimi in ordine di tempo e non d'importanza, compiuti ai danni del Presidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta e l'intimidazione hai danni del figlio del Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, magistrato impegnato tra l'altro sul contrasto alla ndrangheta e al traffico di droga, deve far riflettere tutte le forze sane di questa terra impegnati quotidianamente per la legalità con azioni importanti per fronteggiare il fenomeno criminale che soffoca la nostra terra. È ora di chiedere con forza un impegno concreto in termini di uomini e mezzi per far luce tempestivamente su quello che sta accadendo, poiché, è necessario dare la giusta è immediata serenità a chi è impegnato a combattere contro il fenomeno criminale quotidianamente. La solidarietà, la vicinanza, il sostegno a chi combatte in prima fila il fenomeno criminale non basta più".

    "Esprimo piena e forte solidarietà a Nicola Gratteri, a suo figlio e alla sua famiglia". Così il Sindaco di San Roberto e Presidente dell'Associazione dei Comuni dell'area dello Stretto, Roberto Vizzari, parlando a nome dei suoi colleghi, dopo i recenti episodi che hanno visto protagonista, sfortunatamente, il figlio del procuratore reggino". "Nicola Gratteri è il volto pulito della Calabria, il simbolo del popolo calabrese onesto e perbene, ed uno dei magistrati più esposti nella lotta alla 'ndrangheta. Tocca allo Stato, e alle istituzioni, proteggere lui, e chi come lui, ogni giorno vive nella paura per poter operare per il bene comune, incidendo sugli interessi della criminalità, dei mafiosi, dei narcotrafficanti. Ci auguriamo che si possa fare al più presto luce su quanto accaduto - aggiunge Vizzari - e invitiamo Nicola Gratteri a non arretrare nemmeno di un millimetro. Noi tutti, amministratori e cittadini, siamo al suo fianco e crediamo nel grande lavoro che compie quotidianamente per una terra migliore".

    L'Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria esprime piena solidarietà al Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, per il "vile accadimento intimidatorio del quale è stato vittima. Il segnale nei confronti del Procuratore Gratteri, che alla lotta alle cosche calabresi ha sacrificato la propria vita, l'auto incendiata al presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Arturo Bova, solo per restare negli ultimi giorni, rappresentano il grado di pervasività della criminalità organizzata nel territorio. Per offrire alle nuove generazioni una società libera da condizionamenti è necessario che si vada oltre la solidarietà momentanea nei confronti delle vittime e si crei, soprattutto intorno agli uomini impegnati in prima linea, una catena di protezione sociale che non consenta il loro isolamento".

    "Qualsiasi possa essere la chiave di lettura del gravissimo atto compiuto nei giorni scorsi a Messina nell'edificio in cui vive per motivi di studio il figlio del magistrato Nicola Gratteri, nostro illustre concittadino, esso rappresenta l'ennesima manifestazione di protervia e di offesa ai danni di istituzioni e di suoi rappresentanti che intendono servire lo Stato e la comunità con spirito di giustizia". É quanto si afferma in un documento approvato dalla Giunta comunale di Gerace, presieduta dal sindaco, Giuseppe Varacalli. "Quello che si é verificato a Messina - si aggiunge - va considerato certamente un episodio gravissimo che ha comprensibilmente turbato la tranquillità della famiglia Gratter, alla quale si é forse voluto lanciare un vile messaggio coinvolgendo gli affetti più cari di un magistrato stimato ed apprezzato in tutto il mondo".

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