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    In fiamme l'auto del presidente Commissione regionale antimafia

     

    In fiamme l'auto del presidente Commissione regionale antimafia

    16 gen 16 L'automobile del consigliere regionale della Calabria e presidente della commissione della Regione contro la 'ndrangheta, Arturo Bova, è stata incendiata da sconosciuti ad Amaroni. Nell'aprile dello scorso anno Bova aveva subito un episodio analogo con l'incendio di due sue automobili. Bova, che è anche avvocato penalista, ha presentato denuncia ai carabinieri di Girifalco che hanno avviato le indagini. Il consigliere regionale vive ad Amaroni, piccolo centro della provincia catanzarese, di cui è stato sindaco sino all'elezione in consiglio. Arturo Bova, esponente del Pd, è stato eletto in Consiglio regionale con la lista Democratici progressisti. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Girifalco che stanno cercando di accertare se nella notte ci sono stati movimenti sospetti che possano far risalire agli autori. Nessuna ipotesi viene esclusa circa il movente delle intimidazioni subite dal consigliere regionale. "Sono sereno e mi affido agli inquirenti per scoprire gli autori di questa ennesima intimidazione ai miei danni ed alla mia famiglia". Ha detto il consigliere regionale della Calabria, Arturo Bova. "Escludo categoricamente - ha aggiunto - che l'episodio sia riconducibile alla mia attività professionale considerato che, come tutti ben sanno, ho rinunciato e sto rinunciando a tutti gli incarichi di difesa di persone accusate di reati di tipo mafioso. Il mio sospetto è che la vicenda sia riconducibile, invece, all'impegno profuso nella commissione regionale contro la 'ndrangheta che mi onoro di presiedere". "Non arretrerò di un millimetro - ha concluso Bova - il mio impegno nel territorio della Calabria per contrastare il fenomeno mafioso. Un ringraziamento particolare lo voglio rivolgere alle forze dell'ordine che nella notte sono intervenute tempestivamente".

    Il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, appena appresa la notizia del nuovo attentato subito dal consigliere regionale Arturo Bova del Pd, ha avuto un colloquio telefonico con il Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, ed ha espresso ferma e dura condanna per questo nuovo atto criminale. Un episodio analogo si era verificato il 3 aprile scorso. "Due gravi episodi intimidatori nel giro di pochi mesi nei confronti del Consigliere regionale Arturo Bova, Presidente della Commissione regionale antimafia, che ha subito l'incendio e la distruzione di tre auto sono atti gravissimi di chiaro stampo criminale mafioso. Siamo in presenza di una escalation di iniziative criminali nei confronti di rappresentanti istituzionali e di amministratori locali che non può essere sottovalutata e che richiede una riflessione adeguata, al fine di attivare iniziative urgenti ed efficaci di contrasto delle forze criminali". "Questa spirale - ha concluso il governatore - deve essere immediatamente spezzata. I responsabili devono essere individuati e colpiti. Lo Stato e le Istituzioni ad ogni livello, devono rafforzare con determinazione gli strumenti e la loro azione per stroncare l'offensiva criminale e per bloccare una deriva pericolosa che rischia di far pagare un prezzo amaro alla nostra terra"

    "A nome dei democratici calabresi esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza al consigliere regionale Arturo Bova, presidente della commissione regionale antimafia, per il grave atto intimidatorio subito la scorsa notte". E' quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico calabrese, on. Ernesto Magorno, nell'apprendere la notizia dell'ennesimo atto intimidatorio di cui è stato oggetto Bova. "Si tratta - aggiunge - dell'ennesimo gesto vile diretto ad intimidire un amministratore da sempre in prima linea nella difesa della legalità. Siamo consapevoli che gli attestati di solidarietà, davanti al ripetersi sistematico di questi atti intimidatori, non bastano: serve una risposta forte da parte dello Stato, della politica e della società civile che sia determinata e intransigente. Nel rinnovare il mio invito ad Arturo Bova a proseguire con immutato impegno civile e passione il suo percorso politico, ribadisco il pieno e caloroso sostegno di tutto il Pd calabrese"

    "Siamo vicini al consigliere Arturo Bova per il gravissimo atto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto questa notte. Il Partito Democratico è affianco ai suoi amministratori in prima linea nella tutela della legalità. Noi non arretreremo di fronte alla violenza, non l'abbiamo mai fatto e non lo faremo mai. Per il PD la difesa della legalità è un caposaldo della politica e della democrazia". Lo afferma Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd.

    "La mia solidarietà e vicinanza al Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio regionale della Calabria, Arturo Bova, a cui questa notte è stata incendiata la macchina". Lo afferma in una nota la Presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi. "Un grave episodio di intimidazione - aggiunge - il secondo in pochi mesi, che sono certa non farà venir meno la sua determinazione e il suo impegno politico nella lotta contro la 'ndrangheta. Confido nell'azione delle forze dell'ordine perché sia fatta al più presto luce su questo inquietante episodio e vengano assicurati alla giustizia autori e i mandati, così come va garantita la necessaria sicurezza al consigliere Bova che contiamo di ascoltare in audizione a Roma quanto prima. Resta costante, l'attenzione e la vigilanza della nostra Commissione sulla difficile realtà calabrese".

    "A nome del Consiglio regionale della Calabria esprimo solidarietà al presidente della commissione consiliare contro la 'ndrangheta, Arturo Bova".Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. "L'incendio - aggiunge - di un'altra autovettura di proprietà della sua famiglia, a pochi mesi di distanza da un altro gravissimo atto intimidatorio messo a segno ai suoi danni, è fonte di forte preoccupazione. Crediamo che sia indispensabile assumere immediatamente provvedimenti a tutela della persona di Arturo Bova e della serenità della sua famiglia. Condanniamo con forza ed esprimiamo sdegno per questo ennesimo episodio, ribadendo la nostra vicinanza istituzionale e personale al presidente Bova. Il Consiglio regionale è al suo fianco e rafforzerà il proprio impegno sul versante della legalità e della lotta a ogni forma di violenza e prevaricazione criminale. La Calabria va liberata ed è responsabilità di tutti noi contribuire a farlo".

    "Ancora un'auto bruciata ad un passo da casa. Ancora una violazione della sacralità del proprio contesto familiare. Dopo l'atto intimidatorio dello scorso 3 aprile, il consigliere regionale e presidente della commissione regionale antimafia, Arturo Bova, è stato nuovamente oggetto dell'attenzione di ignoti criminali che pensano di fermare il suo impegno civile usando il linguaggio della violenza".E' quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, anche nella sua veste di segretario provinciale del Partito democratico. "Al consigliere Bova - aggiunge - esprimo la mia personale solidarietà e quella dell'intero Partito democratico della provincia di Catanzaro. Un episodio che suscita rabbia e amarezza per il senso di impotenza che trasmette a quanti, amministratori, forze dell'ordine e società civile, sono impegnati quotidianamente a costruire le condizioni di agibilità democratica per una Calabria migliore. Questo è il momento di stringersi per costruire un muro di solidarietà e impegno attorno alle forze sane e oneste di questa regione, al cui fianco Bova lavora da sempre, per porre un argine alla prepotenza e all'arroganza criminale che cerca di vanificare tutti gli sforzi messi in campo in questi anni per far radicare il seme della legalità, della trasparenza e della speranza. Le Istituzioni e il Pd - conclude Bruno - sono vicini ad Arturo Bova: non sarà solo nel proseguire il proprio impegno in favore della comunità calabrese"

    "L'ennesima intimidazione subita dal consigliere regionale e presidente della commissione contro la 'ndrangheta, Arturo Bova, è un atto spregevole". Il sindaco, il presidente del consiglio comunale, la giunta e l'intera amministrazione municipale di Girifalco, in una nota, esprimono solidarietà e vicinanza ad "Arturo Bova, politico stimato e professionista serio. Siamo certi che la Compagnia dei Carabinieri di Girifalco, guidata dal capitano Silvio Maria Ponzio, individuerà presto i responsabili di questo gesto ignobile. Al consigliere regionale Arturo Bova ribadiamo la vicinanza della comunità di Girifalco affinché prosegui la sua azione politica con la tenacia, il coraggio e la grinta che lo hanno sempre contraddistinto".

    "Un altro atto intimidatorio nei confronti del Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio regionale, Arturo Bova, a cui ignoti questa notte hanno incendiato la macchina. La Cgil Calabria esprime vicinanza e solidarietà e la più ferma condanna dell'atto che appare ancora più inquietante perché si ripete a distanza di dieci mesi". Lo afferma una nota della Cgil della Calabria. "Ma adesso - prosegue - è necessario reagire con forza. Non bisogna più sottovalutare questa fase di emergenza democratica. Chiediamo che il Ministro dell'Interno e la Commissione Antimafia vengano subito in Calabria anche per dare una immediata risposta istituzionale. La Calabria sta vivendo una fase particolare in cui amministratori, rappresentanti delle Istituzioni, sindacalisti, imprenditori, giornalisti sono sottoposti continuamente a forti pressioni ed intimidazioni solo perché svolgono con attenzione e passione il proprio dovere. Questa Calabria, però, non si farà intimidire ed anzi rappresenta l'ampia base democratica su cui poggia la speranza di cambiamento della nostra Regione. Siamo convinti che Magistratura e forze dell'ordine sapranno individuare matrice e autori dell'intimidazione subita dal consigliere Arturo Bova".

    "La Cgil esprime vicinanza e solidarietà al consigliere regionale Arturo Bova, alla sua famiglia, per il reiterato atto intimidatorio e criminale nei suoi confronti". E' quanto scritto in una nota della Cgil di Catanzaro. "Qualunque sia la matrice criminale - prosegue la nota - che ha mosso questi atti di violenza, c'è bisogno di non lasciare nel dubbio e nella paura un'intera comunità che non ha ricevuto risposte in merito nonostante la grande mobilitazione precedente. C'è bisogno di verità e giustizia per permettere alle persone per bene di non sentirsi sole. Per questo chiediamo alla Magistratura ed alle Forze dell'Ordine di intensificare il lavoro di indagine e di repressione per dare risposte certe ai calabresi sui mandati e gli esecutori materiali di questi vergognosi atti criminali. Un attentato al Presidente della Commissione Regionale Antimafia è un affronto grave per tutti i Calabresi e per chi continua a credere nella Legalità, nelle Istituzioni, nella Giustizia".

    "La nostra regione è sotto assedio. L'incendio dell'auto dell'amico e collega Arturo Bova, presidente della commissione regione antimafia, è l'ultimo grave episodio verificatosi ai danni di un rappresentante delle istituzioni. Inaccettabile. Insopportabile". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Sebi Romeo. "La ndrangheta - aggiunge - sta alzando il tiro in maniera drammaticamente pericolosa, non possiamo permettere che dai pizzini fatti di incendi e pallottole si passi a conseguenze ben più tragiche, lo Stato nella sua interezza deve intervenire immediatamente per fermare questa barbarie. Non ci piegheremo al volere della criminalità e dei poteri occulti, nulla ci farà tornare indietro a discapito degli interessi collettivi. Ne siano consapevoli coloro che credono di intimidirci. Esprimo ad Arturo ed alla sua famiglia la mia vicinanza per l'ennesimo atto intimidatorio subito, sono certo che le forze dell'Ordine daranno presto un nome ai mandanti e agli esecutori di una intimidazione che certamente non farà retrocedere Arturo e nessuno di noi dagli impegni presi con i calabresi. Libereremo la Calabria dalla criminalità, oggi ancora più decisi di prima".

    "Il vile,ennesimo attentato,che ha colpito cosi'ignobilmente il Presidente della commissione antimafia,onorevole Arturo Bova,impone un'attenta,scrupolosa valutazione da parte di tutte le forze politiche locali e nazionali ma obbliga, per la protervia e la spregiudicatezza ostentata, le istituzioni preposte a valutare ogni opportuna determinazione,atta a consentire ad un uomo delle istituzioni,tanto rigorosamente impegnato in un ruolo cosi'altamente delicato,di poter esercitare serenamente il proprio lavoro ed il proprio dovere senza per questo dover mettere a repentaglio la serenità sua e della propria famiglia". Lo afferma in una nota il Presidente del Movimento Civico 'Percatanzaro', Massimo Lomonaco. "Siamo certi, comunque, che anche questo ultimo attentato - prosegue la nota - non fiaccherà l'impegno del Presidente Bova, ed anzi alimenterà la sua determinazione nel proseguire,insieme a tutti i calabresi onesti,la strada della legalità e dell'amore per la propria terra.

    "Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà al consigliere regionale Arturo Bova, presidente della commissione regionale antindrangheta, per i vili atti di intimidazione che ha ricevuto, ultimo in ordine cronologico quello di stanotte. A lui rivolgo l'invito a non cedere e a continuare il suo ottimo lavoro. La Calabria e l'Italia hanno bisogno di uomini coraggiosi per sconfiggere la criminalità organizzata che prolifera proprio dove attecchisce la paura". A dirlo è Dorina Bianchi, vice presidente dei deputati del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) e componente della commissione parlamentare antimafia.

    "L'ennesima vile intimidazione al presidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta Arturo Bova è un fatto gravissimo, che va condannato con fermezza ma che richiede adesso da parte delle istituzioni un salto di qualità nella lotta alla criminalità organizzata in Calabria". Lo afferma il deputato di Sinistra italiana Alfredo D'Attorre. "Ad Arturo Bova esprimo tutta la mia solidarietà, nella consapevolezza - aggiunge D'Attorre - che reagirà moltiplicando il suo impegno al servizio dei cittadini calabresi. Confido nel fatto che le forze dell'ordine e la magistratura faranno al più presto piena luce sui motivi e sui responsabili dell'ennesimo tentativo di condizionamento nei confronti di chi è impegnato in prima linea nel progetto di cambiamento e di sviluppo della Calabria. Ma lo stillicidio di attentati che nelle ultime settimane hanno colpito esponenti politici, amministratori locali, dirigenti sindacali e giornalisti configura ormai in Calabria un'autentica emergenza democratica che non può più essere affrontata con generici attestati di solidarietà o con generici impegni di una maggiore attenzione nei confronti della regione".

    "L'ennesima intimidazione ai danni del consigliere regionale Arturo Bova è un fatto inquietante sul quale è necessario fare al più presto piena luce". Lo afferma in una nota la deputata del Pd, Enza Bruno Bossio. "Il reiterarsi - aggiunge - di atti intimidatori ai suoi danni, anche in considerazione del fatto che è stato chiamato a ricoprire in seno al Consiglio regionale calabrese la delicata funzione di Presidente della Commissione antimafia, non può che suscitare viva preoccupazione in una fase assai delicata della vita politica ed istituzionale della nostra Regione. Gli organi inquirenti facciano ogni sforzo possibile per giungere rapidamente alla individuazione di autori e mandanti di tali atti. Ad Arturo Bova voglio intanto far giungere i sensi della mia vicinanza politica e personale". "Per quanto mi riguarda - conclude Bruno Bossio - sono in continuo contatto con la Presidente della Commissione nazionale Antimafia Rosy Bindi per attivare al più presto tutte le possibili iniziative politiche ed istituzionali necessarie ad affrontare il sempre più vasto e complesso fenomeno delle intimidazioni in Calabria"

    "L'ennesimo vile attentato perpetrato questa notte ai danni del Presidente della commissione anti 'ndrangheta on. Arturo Bova e della sua famiglia, non può e non deve restare impunito". Lo afferma in una nota il capostruttura della commissione regionale anti 'ndrangheta, Antonio Lomonaco, dopo la nuova intimidazione subita da Arturo Bova. "Si tratta - aggiunge - di un evidente schiaffo sferrato tanto allo Stato, quanto ad un suo umile rappresentante che quotidianamente ci mette la faccia. Non vi è dubbio che il lavoro svolto sinora da Arturo crea allarme tra coloro i quali ritengono che la Calabria sia e debba rimanere terra di nessuno. L'inversione di rotta fa paura...#AdessoBastaIoStoConArturo".

    "E' molto preoccupante l'escalation di violente intimidazioni che in questo inizio di 2016 ha colpito giornalisti ed esponenti politici". Lo afferma il deputato Sebastiano Barbanti. "Ci tengo ad esprimere - aggiunge - la più completa solidarietà al consigliere regionale Arturo Bova ed alla sua famiglia, un barbaro gesto che deve ancor di più farci alzare la testa e ribellarci contro questo modus criminale. Da calabrese ritengo che solo muovendoci coesi contro la malavita organizzata, a prescindere dai diversi schieramenti politici, la Calabria tutta può vincere questa battaglia contro chi vuole noi ed i nostri figli, schiavi ed assoggettati a questi poteri criminali".

    "Come comune cittadino calabrese, prima che a nome di 'Calabria Terra Libera', esprimo sdegno per l'ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni di Arturo Bova, a cui va la mia solidarietà e vicinanza". Lo afferma in una nota il senatore e presidente dell'Associazione 'Calabria Terra Libera', Francesco Molinari. "Occorre fare rete - aggiunge - e convogliare le forze dei calabresi tutti verso un comune obiettivo: l'affrancamento di questa terra dal condizionamento malavitoso che impedisce ogni sviluppo e l'esercizio dei ruoli delle istituzioni. E' la democrazia stessa ad essere sotto continuo ricatto per le costanti minacce e ritorsioni. Esorto, pertanto, Arturo Bova ad andare avanti, senza paura : solo non cedendo al ricatto si da il buon esempio e si impedisce l'assoggettamento della società civile all'Antistato".

    "Ancora una volta un atto intimidatorio e, questa volta, ad essere il bersaglio è stato Arturo Bova, consigliere regionale nonché presidente della Commissione regionale antimafia che la scorsa notte ha visto la sua auto in fiamme". Lo afferma in una nota l'assessore regionale al lavoro, Federica Roccisano. "Con questo vile atto - aggiunge - ancora una volta la criminalità organizzata manifesta la sua presenza sfrontata ed arrogante in un tessuto sociale che lentamente ma costantemente sta cambiando. Sono usciti dall'ombra sperando di attirare con i bagliori delle fiamme tra le loro fila altri vigliacchi loro pari, che non hanno capito che la Calabria onesta è stanca di queste prepotenze ma è anche più forte ed è determinata a denunciare con coraggio i soprusi, le intimidazioni , le minacce e i comportamenti che vorrebbero riportarci a situazioni e logiche ormai vecchie. Al consigliere ed amico Arturo Bova va tutta la mia solidarietà e vicinanza nei fatti e non solo nelle parole di circostanza".

    "L'ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni del consigliere regionale Arturo Bova segna un momento di gravità assoluta in quella che è una vera e propria escalation criminale nei confronti degli amministratori calabresi e del concetto stesso di democrazia". Lo ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino che ha ribadito: "la ferma condanna ad un fatto che, purtroppo, scrive un'altra pagina nera per la nostra regione. Al collega Arturo Bova - ha proseguito D'Agostino - porgo la mia solidarietà che, sono sicuro, è quella di tutto il Consiglio regionale. Stiamo assistendo ad un attacco massiccio alle istituzioni e all'agibilità democratica della nostra terra. Giornalmente la lista degli amministratori intimiditi si allunga drammaticamente. Questo è il momento di dire basta. La politica deve rispondere compatta, rafforzando con tutti i mezzi a disposizione i valori della legalità e della democrazia. L'auspicio - ha concluso - è che su questa vicenda venga fatta luce al più presto, così da restituire serenità ad Arturo Bova e alla sua famiglia, già in passato oggetto di atti intimidatori vergognosi".

    "Il vile attentato subito dal collega Arturo Bova, presidente della Commissione regionale antindrangheta, colpisce per la sua reiterazione e la pervicacia con cui il gesto criminale è stato eseguito". Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "A distanza di pochi mesi, e nonostante le forti proteste - aggiunge - e la solidarietà diffusa e convinta, Arturo Bova e la sua famiglia sono nuovamente oggetto di gravissime intimidazioni a cui occorre dare una risposta chiara da parte dello Stato. E' impensabile che lo stillicidio di attentati e violenze contro gli amministratori pubblici calabresi possa procedere senza soluzione di continuità, distruggendo così la serenità di famiglie intere ed offendendo i principi cardine della democrazia. Ad Arturo Bova ed ai suoi cari esprimo vicinanza e solidarietà e, inoltre, chiedo che il Consiglio regionale sia chiamato ad un confronto approfondito con il Governo non solo su numeri e dati statistici sulla presenza delle forze dell'ordine nella Calabria, ma sulla qualità delle investigazioni per prevenire tali atti insopportabili e vili".

    "All'amico Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, ed alla sua famiglia esprimo solidarietà e vicinanza". Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Pasqua del Gruppo "Oliverio Presidente". "Fatti del genere - aggiunge - turbano la tranquillità e, nel caso, specifico, visto che non è la prima volta che accadono, destano sdegno, allarme e preoccupazione. E' fondamentale, dinanzi ad episodi così riprovevoli incentivare l'impegno per la legalità e contro ogni forma di criminalità".

    "Sono certa che il presidente della Commissione contro la 'ndrangheta Arturo Bova, a cui esprimo la mia solidarietà per l'ennesima intimidazione, non si lascerà intimorire e porterà avanti il suo impegno con maggiore intensità". Lo afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete, Flora Sculco. "Contro l'illegalità diffusa e la criminalità organizzata servono repressione e prevenzione. E la prevenzione implica anzitutto più conoscenza dei fenomeni e più cultura. Ciò che mi pare essenziale è riuscire ad individuare i colpevoli di questi atti deplorevoli ed assicurarli alla giustizia".

    "Esprimo la mia piena solidarietà e rinnovo la mia amicizia ad Arturo Bova, presidente della commissione contro la 'ndrangheta del Consiglio regionale, fatto segno la scorsa notte di un altro grave atto intimidatorio". È quanto afferma il consigliere regionale Antonio Scalzo (Pd). "Il nuovo episodio è inquietante e desta allarme - prosegue Scalzo - perché arriva a pochi mesi di distanza da una vicenda analoga, nella quale vennero date alle fiamme altre due auto della famiglia di Bova. Una riprova, questa, della specifica e assai preoccupante attenzione che viene rivolta a un consigliere regionale, la cui azione politica e amministrativa, fin dai tempi della sua attività di sindaco di Amaroni, è stata sempre improntata al rispetto dei principi di legalità e trasparenza dell'agire pubblico. Confidiamo nella magistratura e nelle forze dell'ordine - conclude Antonio Scalzo - per un celere accertamento delle responsabilità su questo nuovo, grave episodio e rivolgiamo la nostra vicinanza personale ad Arturo Bova e a tutta la sua famiglia".

    II consigliere regionale Mimmo Bevacqua esprime solidarietà e vicinanza al collega di partito, Arturo Bova per l'atto intimidatorio subito nella notte. "E' grave e preoccupante - ha affermato il presidente della Commissione regionale Ambiente - il clima intimidatorio che si è creato nella vita del collega Bova, destinatario in pochi mesi di due aggressioni. A lui esprimo una vicinanza non formale, consapevole che è necessario dare a questi episodi una risposta, da parte della politica, intransigente, chiara e compatta". "E' evidente - ha proseguito l'esponente del PD - che la battaglia per la legalità e l'impegno, per evitare che i tentacoli del malaffare e della criminalità organizzata si estendano alle quotidianità di ciascuno di noi, devono essere più serrate e indurci a ritenere che mai possa essere abbassata la guardia".

    "Esprimo la mia solidarietà e quella del Gruppo Consiliare "La Sinistra" al Consigliere Arturo Bova, Presidente della Commissione regionale antimafia, che la notte scorsa ad Amaroni ha subito l'ennesimo attentato". Lo afferma in una nota il consigliere regionale de 'La Sinistra', Giovanni Nucera. "Già lo scorso 3 aprile - aggiunge - Arturo Bova è stato vittima di episodi analoghi. Condanna netta e forte che non arretra di fronte a nessun gesto intimidatorio. È importante che si faccia piena luce su quanto avvenuto la notte scorsa ad Amaroni e su questo susseguirsi intollerabile di fatti criminali che non sono purtroppo eventi isolati, ma si ripetono costantemente su tutto il territorio. Fatto ancora più inquietante in considerazione del ruolo delicato che Arturo Bova è stato chiamato a svolgere. Dobbiamo salvaguardare le nostre Istituzioni civili e democratiche affinché, liberi da qualsiasi forma di soggezione, continuiamo il nostro impegno sulla via della legalità e della trasparenza, presupposti irrinunciabili dell'attività pubblica e politica e di una società civile matura".

    "Esprimiamo la solidarietà e la vicinanza di Sel Calabria ad Arturo Bova e alla sua famiglia, per ii nuovo terribile atto intimidatorio di cui sono stati oggetto la scorsa notte, a pochi metri dalla loro abitazione". Lo afferma in una nota il responsabile nazionale di Sel per le politiche per il Mezzogiorno, Gianni Speranza. "Attorno ad Arturo Bova - aggiunge - oggi c'è tutta quella larghissima parte della società calabrese che non si rassegna alla violenza e alla sopraffazione di stampo mafioso e vuole reagire facendo prevalere le ragioni della giustizia e della legalità. Chiediamo che lo Stato non lasci soli quegli amministratori che, contrapponendosi a poteri e interessi illeciti, sono impegnati ogni giorno per affermare nella nostra terra la legalità e i diritti per tutti i cittadini".

    Il Circolo Pd "Enzo Lauria" di Catanzaro Centro, i Giovani Democratici della Città di Catanzaro, il Consigliere Comunale Vincenzo Capellupo, la Run Catanzaro, la Fda di Catanzaro hanno espresso la propria vicinanza e massima solidarietà ad Arturo Bova ancora "vilmente colpito, insieme alla propria famiglia, nell'intimità e nella pace della propria privacy". "Dopo il primo episodio di intimidazione, il nostro Arturo - prosegue la nota - ha voluto rispondere raccogliendo la sfida della presidenza della Commissione Antimafia nella Regione Calabria, segno questo di grande coraggio ma anche di una netta presa di posizione di chi oggi dirige la nostra Regione. Gli eventi di queste ore sono motivo di tristezza, sgomento e profonda indignazione per chi quotidianamente, come l'on. Bova, si spende in maniera disinteressata per una Calabria che, giorno dopo giorno, possa esporre con orgoglio le proprie impronte sul cammino della legalità. E' incredibile e inaccettabile registrare la solitudine vissuta da tanti buoni calabresi a difesa dei quali lo Stato e gli Enti locali non fanno ancora abbastanza per consentire loro di continuare le proprie battaglie di legalità e giustizia".

    "Esprimo a nome mio personale e di Confagricoltura Calabria la più convinta e ferma solidarietà nei confronti del Presidente della Commissione regionale Antindrangheta Arturo Bova, vittima ancora una volta di un'inqualificabile intimidazione". Lo afferma in una nota il Presidente di Confagricoltura della Calabria, Alberto Statti. "L'ultimo spregevole atto - aggiunge - che va ad aggiungersi alla sequela interminabile di minacce all'indirizzo di amministratori locali ed aziende; occorre proseguire con forza e determinazione - la stessa palesata da Bova alla guida della Commissione antindrangheta - nel contrastare le organizzazioni criminali e chiunque pensi di vivere ed agire secondo i canoni di una misera ed ignobile cultura mafiosa. Certi che le forze dell'ordine assicureranno alla giustizia i responsabili, ribadiamo ad Arturo Bova ed alla sua famiglia, la nostra vicinanza e la stima per il suo impegno a beneficio della Calabria".

    "Desidero esprimere solidarietà e vicinanza all'amico consigliere regionale Arturo Bova, presidente della commissione consiliare antindrangheta, oggetto dell'ennesimo atto intimidatorio con l'incendio della propria autovettura, la terza in meno di un anno". Lo afferma in una nota il sindaco di Gerocarne e dirigente del Pd vibonese, Vitaliano Papillo. "Estendo il mio appoggio morale - aggiunge - anche ai familiari del consigliere Bova, la cui serenità continua ad essere minata da un pugno di balordi vigliacchi che agiscono contro ogni logica vigente in un paese che si dichiari civile e democratico. Un gesto vile ed inaccettabile perpetrato nell'ombra contro una persona che svolge con passione, dedizione, competenza ed onestà il compito di rappresentanza istituzionale cui è stato designato dai cittadini ed è da sempre sulle barricate nella lotta per l'affermazione della legalità. Atti come questi, perpetrati seguendo le deviate regole della perversa anarchia criminale, accrescono la paura dei tanti calabresi retti e contribuiscono a dare della Calabria, regione fatta in prevalenza da gente laboriosa e perbene, un'immagine distorta che non le appartiene. Confido nel lavoro d'indagine degli inquirenti ed invito Arturo Bova a non farsi intimorire ed a non arretrare di un solo passo, cercando di trovare uno slancio maggiore a proseguire nel suo lavoro come ha fatto fino ad oggi, perché la legalità e la rettitudine dei più prevarranno sempre sulla rozzezza e l'inciviltà dei pochi".

    "Esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà, oltre che credo quella di tutti i colleghi della Commissione Parlamentare Antimafia, ad Arturo Bova, Presidente della Commissione regionale antindrangheta in Calabria, per l'escalation di attentati ed intimidazioni di cui è stato destinatario negli ultimi mesi, ultimo quello vigliacco di questa notte". Ad affermarlo è la deputata di Area Popolare e Presidente del Comitato Beni Confiscati presso la Commissione Parlamentare Antimafia, Rosanna Scopelliti, circa l'ennesima intimidazione ai danni del consigliere regionale calabrese. "Sicura che gli inquirenti assicureranno alla giustizia mandanti ed esecutori di questi vergognosi atti, solleciterò - continua Rosanna Scopelliti - sulla vicenda anche la Commissione Antimafia, perché ritengo sia inaccettabile che le istituzioni debbano, quotidianamente, subire la ferocia criminale solo per voler fare fino in fondo il proprio dovere". "Sono certa - ha concluso la deputata antimafia - che l'Avv. Bova non arretrerà di un millimetro dal suo ruolo politico ed istituzionale e continuerà con coraggio il suo lavoro".

    "Indignazione. Solo un termine del genere potrebbe mettere in risalto la gravità dell'accaduto; Arturo Bova, alle prese con l'ennesimo atto intimidatorio, ha l'obbligo morale di non arrendersi costruendo la propria forza sulla solidarietà e la vicinanza della gente onesta". Lo afferma in una nota il deputato di Forza Italia, Antonio Caridi. "Ennesimo atto intimidatorio - aggiunge - nei confronti del Consigliere Regionale che non deve abbattersi continuando a lottare per la difesa della legalità, considerando anche il ruolo di presidente all'interno della commissione della Regione contro la 'ndrangheta. Mostrare attenzioni non basta servirebbe maggiore applicazione da parte del Governo con opere di prevenzione con l'obiettivo di porre fine a tutte quelle azioni intimidatorie, di prevaricazione e sopruso che attanagliano l'Italia e soprattutto la Calabria".

    "Esprimo solidarietà e vicinanza al collega consigliere Arturo Bova per il nuovo sconfortante atto d'intimidazione subito". Lo afferma, in una nota stampa, il consigliere regionale di Forza Italia Ennio Morrone, presidente della Commissione speciale di Vigilanza. "Purtroppo - aggiunge Morrone - la Calabria continua ad essere una terra amara anche per amministratori e dirigenti politici costantemente bersaglio di fatti di tale scoraggiante portata. Ad Arturo Bova rivolgo pertanto l'invito di continuare a profondere il riconosciuto impegno istituzionale, soprattutto ora che ricopre la significativa carica di presidente della Commissione contro la 'ndrangheta in Calabria".

    "L'atto intimidatorio che ha colpito il consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, rappresenta un fatto di estrema gravità che inquieta il vivere democratico e la serenità dei cittadini calabresi anche per il suo ripetersi a distanza di pochi mesi". E' quanto afferma il capogruppo della Casa delle Libertà alla Regione Francesco Cannizzaro. "A nome personale e del gruppo che rappresento, al collega Bova - aggiunge - esprimo la vicinanza più autentica nella consapevolezza che nessun tentativo riuscirà a fermare quella azione di rilancio della terra di Calabria alla quale siamo tutti proiettati e che lo ha visto impegnato anche nelle vesti di primo cittadino. Ma al tempo stesso, è necessario come non mai che alle parole di solidarietà, soprattutto in presenza di episodi che rinnovano e connotano l'azione criminale, segua una risposta tempestiva e concreta da parte dello Stato nelle sue componenti maggiormente in prima linea nella tutela della persona e della collettività".

    "Sono vicino ad Arturo Bova ed alla sua famiglia, contro questo ennesimo atto grave e contro chi usa il linguaggio della violenza e dell'illegalità". Lo afferma il consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo. "Credo - aggiunge - sia fondamentale non abbassare la guardia e frenare questi comportamenti illeciti che generano tensione ed allarme sociale, anche in ragione del prestigioso incarico istituzionale svolto da Arturo Bova. Sono sicuro che Arturo e la sua famiglia non si faranno intimidire, non siete soli. Alle forze dell'ordine che stanno indagando su questi fatti, occorre chiedere una azione incisiva e tempestiva per affermare con decisione il ruolo della Stato in Calabria".

    "Manifestiamo la nostra vicinanza al consigliere regionale e presidente della commissione regionale contro la 'Ndrangheta, Arturo Bova, che per l'ennesima volta si è visto oggetto di gravi intimidazioni". Lo afferma il Presidente di Confcooperative della Calabria, Camillo Nola. "Siamo certi - aggiunge - che questi atti non soffocheranno l'azione del consigliere regionale e non mineranno la sua libertà e integrità morale. Stiamo vivendo un momento particolare, con una serie di attentati che sta turbando la serenità di diverse comunità calabresi, ed in generale, di tutti i calabresi onesti. Il Governo deve prendere atto che questa condizione non può e non deve essere considerata normale; dunque, davanti ad una situazione eccezionale bisogna attuare misure speciali, che coinvolgano i territori, ma che al contempo diano un segnale netto di contrasto e della volontà del Governo di arginare e soffocare ogni tentativo di turbare la vita democratica della nostra regione".

    "Esprimo la mia personale vicinanza al collega ed amico Arturo Bova, presidente della Commissione Regionale contro la 'ndrangheta, vittima dell'ennesimo, spregevole ed inqualificabile atto intimidatorio". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Mauro D'Acri. "I vigliacchi e delinquenti - aggiunge - che per l'ennesima volta hanno colpito la serenità del Presidente Bova e della sua famiglia vengano presto assicurati alla giustizia ed alle patrie galere e da questo punto di vista confidiamo nella pronta e risoluta azione di forze dell'ordine e magistratura. Bova alla guida della Commissione antindrangheta ha dimostrato intelligenza e passione nell'interpretare il ruolo di una commissione spesso oggetto di critiche; in questi mesi, invece, niente proclami e passerelle ma una costante presenza sul territorio con un forte messaggio di legalità - a partire dalle scuole - di cui Bova si è reso protagonista. Purtroppo fare politica in Calabria continua ad essere una scelta di impegno civile e civico affatto semplice".

    "Esprimo massima vicinanza al presidente Bova, ancora una volta vittima di un vile atto intimidatorio perpetrato mentre era a casa con la propria famiglia". Il coordinatore nazionale di Anci giovani e sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, manifesta la propria solidarietà al consigliere regionale e presidente della Commissione antindrangheta Arturo Bova. "Purtroppo non è la prima volta che Bova viene preso di mira - continua Callipo -. L'auspicio è che questa volta i responsabili vengano individuati in fretta e assicurati alla Giustizia, perché non c'è niente di più deleterio in Calabria che questo quotidiano stillicidio di minacce e intimidazioni ai danni di chi contribuisce con il proprio lavoro e il proprio impegno politico alla crescita di questa terra".

    "Il nuovo atto intimidatorio contro Arturo Bova, politico e amministratore da sempre impegnato a difesa della legalità, va condannato con forza e determinazione". Lo afferma in una nota Nicodemo Nazzareno Oliverio, capogruppo del Pd in commissione Agricoltura della Camera. "In Calabria - prosegue - si continua ad assistere ad una serie impressionante di attentati e intimidazioni a danno di quanti sono impegnati nelle istituzioni. Un dato che preoccupa fortemente. Ad Arturo va la nostra stima è una forte solidarietà, insieme alla certezza che non è e non sarà mai da solo".

    "In Calabria siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica. L'attentato incendiario all'autovettura del Presidente della Commissione regionale antimafia Arturo Bova, il secondo in pochi mesi, è un vero e proprio attacco del potere criminale alle istituzioni calabresi e a tutti i cittadini onesti che si riconoscono nei valori della legalità e della giustizia sociale". Lo afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "Al Presidente Bova - prosegue - la mia personale solidarietà e quella di tutta l'Amministrazione che rappresento. Sono certo che questo nuovo attentato non lo distoglierà dalla sua opera al servizio della Calabria. Troppo spesso negli ultimi tempi gli amministratori calabresi sono finiti nel mirino della criminalità. Viviamo in una terra di confine, dobbiamo fare squadra. Proprio oggi a Reggio abbiamo inaugurato nel quartiere di Archi il nuovo Centro Civico dedicato alla memoria delle vittime innocenti della 'ndrangheta, apponendo una targa che, citando la celebre frase di Peppino Impastato, ricorda a tutti che 'la mafia è una montagna di merda'. Bova avrebbe dovuto essere insieme a noi per questa importante celebrazione che abbiamo condiviso con le massime autorità cittadine, con le associazioni ed i cittadini del quartiere. Purtroppo l'attentato subìto ha impedito la sua presenza. Proprio per questo ho deciso di invitarlo personalmente alla prossima riunione del Consiglio comunale per testimoniargli la vicinanza e la solidarietà di tutta la Città".

    "L'atto intimidatorio nei confronti del consigliere regionale Arturo Bova rappresenta purtroppo l'ennesimo tassello di una preoccupante escalation criminale che vede coinvolti i rappresentanti delle istituzioni regionali e colpisce da vicino anche tutti i cittadini onesti della Calabria". Lo afferma il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che prosegue: "Davanti al vile gesto della scorsa notte, non posso che ribadire la vicinanza personale e di tutta l'amministrazione comunale all'avvocato Bova e alla sua famiglia, ribadendo l'urgenza di una presa di posizione forte del Governo rispetto a quanto sta continuando ad accadere in Calabria e su cui le forze dell'ordine sono chiamate a fare luce. Sono convinto che Bova, anche in qualità di presidente della commissione antimafia regionale, continuerà ad esercitare il proprio ruolo con l'impegno e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto, dando un esempio concreto a tutti gli amministratori impegnati ogni giorno sul campo a difendere il valore della legalità".

    I membri del direttivo del Circolo Pd Santa Maria Catanzaro esprimono "solidarietà e vicinanza a Bova insieme ad una ferma condanna per il grave atto intimidatorio cui è stato oggetto la notte scorsa. Questo vile gesto non deve fermare il lavoro svolto in questi mesi da Bova anzi lo sproniamo a continuare con la stessa tenacia la sua battaglia per il bene comune e il suo lavoro da presidente della commissione regionale antimafia. Auspichiamo che le autorità competenti facciano piena luce su quanto accaduto, individuando i responsabili".

    Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e la cittadinanza tutta di Borgia esprimono "il sostegno e la vicinanza a Bova ed alla sua famiglia per l'ennesimo vile gesto intimidatorio subito. In Calabria diventa sempre più difficile fare politica e svolgere il mandato di rappresentanza, lo dimostrano i quasi continui episodi di intimidazioni, aggressioni, minacce, attentati che vengono perpetrati a danno di amministratori locali. Per evitare che tutto ciò persegua occorre in primis una risposta compatta da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine, ma ancora di più serve la partecipazione, la vicinanza, l'interesse per la cosa pubblica da parte dei cittadini. Faremo sentire il nostro sostegno e la nostra vicinanza a Bova partecipando al consiglio comunale straordinario indetto dal sindaco di Amaroni. La compattezza e l'unità delle nostre comunità può rappresentare un ostacolo ai tentativi destabilizzanti messi in atto da chi cerca in tutti i modi di ostacolare la democrazia ed i diritti puntando sulla sopraffazione".

    Il circolo Pd di Girifalco, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Domenico Iapello e l'assessore Elisabetta Sestito "esprimono la propria vicinanza a Bova. Questo ennesimo atto dimostra come Bova si stia impegnando con costanza e serietà affinché la criminalità organizzata venga arginata. Siamo certi che l'ignobile gesto compiuto ai danni di Bova, non fermerà la sua azione da sempre finalizzata ad affermare nella nostra terra principi di legalità e giustizia".

    "L'ennesimo grave attentato che Arturo Bova, fa salire ancora di più il livello di guardia in una terra piagata oltre che dalla crisi economica, anche dalla criminalità organizzata". Lo sostiene il presidente di Confcommercio Catanzaro, Pietro Falbo esprimendo solidarietà e vicinanza a Bova "che sta dimostrando con il suo impegno e l'abnegazione per il ruolo che ricopre, un altissimo senso dello Stato e delle Istituzioni. Siamo certi che le forze dell'ordine faranno di tutto per fare luce su questa ennesima tristissima vicenda che, se da un lato rappresenta un ulteriore momento di degrado etico e civile, dall'altro può e deve attivare la voglia di riscatto dei nostri territori".

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