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    Gratteri "Importazione della cocaina è monopolio della ndrangheta"

     

    Gratteri "Importazione della cocaina è monopolio della ndrangheta"

    12 gen 16 "Joaquin Guzman, 'el Chapo', ha esportato tonnellate e tonnellate di cocaina verso gli Stati Uniti e verso l'Europa. E in Europa, non solo in Italia, la 'ndrangheta ha il quasi monopolio dell'importazione di cocaina". Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore della Dda di Reggio Calabria, intervenuto a Voci del Mattino, Radio1 Rai. "I maggiori porti d'Europa, come Amsterdam, Rotterdam, Anversa o anche le coste del nord della Spagna - ha aggiunto Gratteri - sono appannaggio quasi esclusivo della 'ndrangheta. C'è anche un bel po' di camorra interessata soprattutto al traffico dalla Spagna verso l'Italia ma la 'ndrangheta è ormai leader in questo settore. Lo è perché è molto credibile nel panorama internazionale, perché ha una struttura molto dura, molto rigida, ma anche perché ha tanti soldi. E poi riesce ad avere stabilmente in Sudamerica, soprattutto in Colombia e in Perù, decine e decine di broker che stanno lì per acquistare tonnellate di cocaina. La 'ndrangheta diversifica gli acquirenti come uno Stato che si diversifica le importazioni di greggio o di gas, non compra azioni solo di una società o di una multinazionale, tiene aperti più canali perché se viene meno uno non si può interrompere il circuito".

    Coche calabresi affidabili per i messicani. "El Chapo considera i calabresi affidabili perché hanno una grande durezza, più dei colombiani o dei peruviani in genere. E, come ho potuto vedere, i messicani sono feroci, fanno la gente a pezzi con la motosega, tagliano la testa di una persona e su quella testa ci cuciono quella di un maiale, o appendono ad un ponte una decina di persone per diversi giorni". Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri a Voci del Mattino su Radio Rai. "Ho visto - ha aggiunto Gratteri - anche la popolazione inneggiare al terrorismo messicano, perché lì i terroristi, che sono al contempo narcotrafficanti, costruiscono scuole, ospedali, strade, si sostituiscono allo Stato e quindi creano consenso. Negli ultimi anni abbiamo notato che le organizzazioni criminali terroristiche messicane somigliano sempre più alla 'ndrangheta. Mentre prima i cartelli messicani s'interessavano solo all'acquisto e alla distribuzione della cocaina all'ingrosso, oggi le organizzazioni messicane hanno mutuato dall'ndrangheta il controllo del territorio. Incidono e interferiscono insomma sugli scambi commerciali, sull'economia, sul potere e anche sulla politica e sul sistema elettorale".

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