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    A Lecce il sindaco più amato d'Italia, in Calabria Occhiuto sale, crollo degli altri, Crotone ultima

     

    A Lecce il sindaco più amato d'Italia, in Calabria Occhiuto sale, crollo degli altri, Crotone ultima

    11 gen 16 E' il sindaco di Lecce Paolo Perrone il primo cittadino più 'amato d'Italia'. Perrone é il vincitore del Governance Poll 2015, la speciale classifica sul gradimento degli amministratori stilata dall'Istituto demoscopico IPR Marketing per Il Sole 24 Ore e pubblicata oggi dal quotidiano. Il primo cittadino di Lecce, ha incrementato del 2% il consenso ottenuto lo scorso anno, balzando cosi' al 62,5% e conquinstando la vetta della classifica. Dietro di lui, Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia, e al terzo posto Matteo Ricci, alla guida del comune di Pesaro. In Calabria guadagna solo Occhiuto, crollano tutti gli altri

    In Calabria cala drasticamente Falcomatà che perde 7 punti passando dal 62% al 55%. In raialzo il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che sale di un punto nell'ultimo anno e quasi di 2 punti (1.7%) dal giorno delle elezioni piazzandosi assiema a falcomatà al 42o posto. Nessund dato per Vibo, le elezioni di Costa sono state fatte da poco e la sua percentuale rimane invariata al 63° poosto con il 52%. Mentre sotto al 50% troviamo all'89o posto il sindaco di Catanzaro Abramo con il 48% rimane stabile nell'ultimo anno perdendo però il 2.6% rispetto all'anno delle elezioni. Ultimo assoluto per Peppino Vallone, sindaco di Crotone, al 42% che perde 2 punti rispetto all'anno scorso e ben il 17.4% rispetto al girono delle elezioni.

    Cosenza nella top ten del Sud. "Cosenza, con il suo sindaco Mario Occhiuto, è nella top ten delle città del sud Italia relativamente alla classifica che viene pubblicata oggi sul Sole 24 Ore". E' quanto si afferma in una nota del Comune. "Il sindaco Mario Occhiuto - prosegue la nota - è fra i pochissimi sindaci eletti nel 2011 che, nel 2015, aumenta il proprio gradimento fra i cittadini. E, soprattutto, è l'unico sindaco calabrese che vede un aumento del consenso personale con una crescita delle preferenze riferite all'operato amministrativo e ai progetti realizzati. I numeri del più importante quotidiano economico nazionale, scaturiscono dal 'Governance Poll', il sondaggio che come ogni anno Ipr Marketing realizza per il Sole 24 Ore. "Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato - afferma Occhiuto - e sento di ringraziare i cittadini che dimostrano di aver recepito e assorbito un processo di miglioramento in un periodo in cui governare ha coinciso con la difficile situazione del Paese, nel pieno della crisi economica. Questi dati avvalorano l'impegno del mio esecutivo e dimostrano che la politica del fare non è un semplice slogan ma l'unica vera cartina di tornasole per chi amministra mettendo in cima alle priorità il bene comune". "Ad essere premiato - riporta la nota - come si evidenzia dalle analisi riportate sulle colonne del Sole 24 Ore, è dunque il dinamismo dei Sindaci che sono sempre più espressione, nell'immaginario collettivo, di riferimento istituzionale importante. Cosenza, in classifica, si ritrova così nella scala delle prime dieci città meridionali dove compaiono Comuni come Lecce, Bari, Reggio, Caltanissetta, Potenza, Agrigento, Siracusa e Matera (quest'ultima dopo Cosenza)".

    Falcomatà: 55% risultato lusinghiero. "Il sondaggio di Ipr Marketing - Il Sole 24 Ore afferma che dopo un anno di governo il 55% dei reggini ripone la sua fiducia in questa amministrazione. Si tratta di un risultato lusinghiero, soprattutto se paragonato ai cali, fisiologici, che investono un po' tutti i Sindaci al secondo anno di attività amministrativa". Lo afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "Una leggera flessione - prosegue - è assolutamente normale, considerando il trend che riguarda gli amministratori che si trovano ad affrontare la responsabilità del governo, soprattutto in un territorio complesso come il nostro, che viene fuori da uno dei momenti più difficili della sua storia. Dopo il boom di entusiasmo che ha accompagnato la vittoria alle elezioni, la nostra azione amministrativa ha già iniziato a misurarsi sulle risposte che vogliamo dare ai cittadini, sull'obiettivo di far tornare Reggio sulla strada dello sviluppo, lontano dal pantano nel quale l'ha spinta chi fino a ieri ha tenuto le redini della città. Ma quello delle classifiche è un giochino che non ci appartiene, un modo di misurare la realtà, esclusivamente quantitativo, che non può fotografare l'enorme sforzo messo in campo dall'Amministrazione, ed in generale da tutte le forze sane della città, che ci ha già rimesso sui binari della crescita. Oggi registriamo il gradimento del 55% dei cittadini. Ne prendiamo atto, non tanto per l'indice di consenso, che si misurerà correttamente alla prossima tornata elettorale, ma perché pensiamo che la sfida che abbiamo assunto candidandoci a guidare la città, necessita di uno sforzo collettivo che deve investire necessariamente i cittadini. Penso ad obiettivi importanti come la raccolta differenziata, la trasparenza sui bilanci, l'apertura di importanti opere pubbliche, il miglioramento dei servizi, il rilancio delle attività culturali, sociali ed economiche. La città non si fa da soli, la facciamo con i cittadini". "Reggio oggi ha ripreso coscienza di sé - conclude Falcomatà - dopo anni di apatia si è riappropriata del diritto a programmare se stessa, a decidere del proprio futuro. E' questo il risultato più importante che abbiamo raggiunto, che va oltre qualsiasi borsino politico stilato dai quotidiani. Ed è su queste basi che si poggia il nostro progetto ed il futuro di questa città".

    Vallone: Risultato prevedibile. "Quello che viene fuori è un dato prevedibile e che, purtroppo, era nell'aria, se si tengono in considerazione le difficoltà, non di poco conto, che vive la città". Non è sorpreso il sindaco democrat di Crotone Peppino Vallone, dall'esito della classifica Governance Poll, sul gradimento degli amministratori, realizzata dall'Istituto demoscopico IPR Marketing per Il Sole 24 Ore. Un risultato che lo vede, ex aequo con il primo cittadino di Alessandria, occupare l'ultima posizione su piano nazionale. Vallone, avvocato, presidente regionale dell'Anci, è al secondo mandato e, quindi, a fine legislatura. "I problemi della città che sono acuti - aggiunge - non risparmiano alcun settore della vita sociale. La crisi c'è e fa sentire tutti i suoi effetti negativi. Naturalmente, il sindaco è il parafulmine, il terminale più prossimo ai cittadini, la figura istituzionale che raccoglie le maggiori critiche". "Nella nostra città - sostiene ancora Vallone - viviamo, purtroppo, una crisi nella crisi. E il lavoro che manca rappresenta l'aspetto più doloroso e drammatico. C'è ad esempio la vicenda delle partecipate, laddove 50 posti di lavoro messi in discussione rappresentano un'emergenza di primaria importanza per persone intorno ai 50 anni di età difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro". A pesare, secondo il sindaco di Crotone, ci sono anche altri elementi. "In particolare - dice - il sistema complessivo dei servizi, dall'acqua ai rifiuti, rispetto ai quali gli amministratori comunali, in concorso con la Regione, hanno certamente maggiori responsabilità. Si vive con estrema difficoltà una situazione in cui il livello delle tariffe applicate non coincide, spesso, alla qualità del servizio offerto".

    Nella classifica Ipr sul gradimento dei sindaci, solo i primi 3 superano il 60% mentre ad essere al di sopra dell'asticella del 50% sono 84 sui 101 in carica, i rimanenti 17 sono sotto il 50. Nelle grandi aree metropolitane si registrano sorprese e conferme. Al quarto posto Piero Fassino, sindaco di Torino con il 59,7%, insieme al sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro sostenuto da Liste civiche. In sesta posizione, invece, con il 59,5%, Dario Nardella, primo cittadino di Firenze, primo nel Governance Poll dell'anno scorso, pur se in calo il suo consenso rimane superiore a quello guadagnato nel giorno della sua elezione. Scendendo al Sud, anche Antonio Decaro,sindaco di Bari, sconta una flessione, ma comunque conferma percentuali alte di consenso (58,5%) e conquista il 16mo posto. Interessante il risultato del sindaco uscente di Milano, Giuliano Pisapia balza in avanti sia rispetto all'indice dello scorso anno che al risultato delle elezioni raggiungendo il 58,3% arrivando al 18mp posto in graduatoria. Una sostanziale tenuta per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che con il 50,5% ed il 76mo posto si gioca la possibilità di rielezione nella prossima tornata elettorale. Leggermente sotto il 50%, invece, il primo cittadino di Bologna Virginio Merola che con il 49,5% si piazza in 88ma posizione. Anche il sindaco di Genova Marco Doria è in calo e con il 48% arriva anche lui all'88mo posto. Tra i nuovi sindaci grillini destini diversi: mentre a Parma Federico Pizzarotti si piazza a metà classifica in 49ma posizione con il 54,3%, il protagonista della conquista di Livorno Filippo Nogarin, nonostante tutte le polemiche legate alla raccolta dei rifiuti, rimane stabile rispetto allo scorso anno al 50%. Quello di Ragusa Federico Piccitto cala, invece, al 49% e si colloca all'86mo posto.

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