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    Procura Vibo indaga 3 medici per morte feto

     

    Procura Vibo indaga 3 medici per morte feto

    08 gen 16 La Procura di Vibo Valentia ha indagato tre medici nell'inchiesta sulla morte del feto dopo che la mamma, una donna di 28 anni, aveva accusato dolori addominali ed era stata rimandata a casa. Si tratta di un medico del reparto di ginecologia e di altri due in servizio nel pronto soccorso. Nell'inchiesta, diretta dal Procuratore di Vibo, Mario Spagnuolo, e dal sostituto Claudia Colucci, si ipotizza il reato di procurato aborto. L'autopsia, che in un primo momento era prevista per oggi, è slittata a domani. I provvedimenti sono stati notificati questo pomeriggio ai diretti interessati da parte del personale dell'Arma dei carabinieri di Mileto. E, proprio per consentire agli indagati di nominare un proprio legale di fiducia ed eventualmente un consulente medico, il pm Claudia Colucci ha differito a domani mattina l'autopsia che sarà effettuata dall'anatomopatologa Katiuscia Bisogni. L'inchiesta era scattata a seguito della denuncia presentata ai carabinieri, coordinati dal capitano Diego Berlingieri, direttamente dai genitori, assistiti dall'avvocato Aldo Currà.

    Legale coniugi: perchè no ecografia? "Non si può morire in questo modo". A dirlo è stato l'avvocato Aldo Currà, legale di fiducia della donna alla quale è morto il feto, e del marito. "Per quale motivo - ha detto il legale - nessuno, al momento della sofferenza fetale, ha disposto un esame ecografico? Perché non sono stati effettuati ulteriori e specifici accertamenti sulla ragazza e il bimbo? Come mai queste condotte sono state caratterizzate da simile negligenza ed imperizia?". "Abbiamo profonda fiducia nella magistratura - ha concluso l'avvocato Currà - e siamo certi che farà tutto il possibile per chiarire tutti gli aspetti ancora oscuri di questa tragica storia"

    Regione avvia verifiche. "In riferimento all'evento sentinella occorso presso il Presidio ospedaliero Jazzolino di Vibo Valentia, relativo al decesso di un neonato nell'utero materno, il Dipartimento Tutela della Salute ha immediatamente attivato il gruppo di esperti per la valutazione e verifica delle procedure messe in atto relativamente al percorso nascita". Lo afferma in un comunicato il dirigente regionale del Dipartimento "Tutela della salute" della Regione Calabria Riccardo Fatarella, attraverso l'Ufficio stampa della Giunta. "Esprimo cordoglio - prosegue Fatarella - a nome personale e di tutti i dipendenti del Dipartimento alla giovane mamma ed alla famiglia colpita dalla grave perdita del figlioletto".

    Asp: in visita non emersi problemi. L'Azienda sanitaria di Vibo Valentia ha istituito una commissione d'inchiesta interna sul caso del feto morto dopo che la madre si era recata nell'ospedale di Vibo Valentia. "La signora, alla 38/ma settimana di gravidanza - è scritto in una nota dell'Azienda - il 26 dicembre 2015 si è presentata al Pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia per improvvisi dolori addominali; è stata visitata e sottoposta ad ecografia dallo specialista ginecologo di turno. Non emergendo problemi a carico del feto e della stessa paziente, quest'ultima è stata rinviata al proprio domicilio. Il 28 dicembre successivo la stessa, su consiglio del ginecologo che la seguiva, è stata nuovamente sottoposta a visita di controllo presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale vibonese. Anche in tale circostanza non sono emersi rilevanti problematiche per madre e feto". "La giovane paziente, giunta ormai alla 40/ma settimana di gravidanza - prosegue la nota - il 7 gennaio 2016 si è presentata al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Vibo Valentia per sottoporsi ai previsti accertamenti e dal controllo effettuato dai sanitari è stata accertata la morte endouterina del feto che ha portato la donna ad essere immediatamente ricoverata e sottoposta a taglio cesareo". Il direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli, appresa la notizia, nell'esprimere, si afferma in una nota, "particolare vicinanza alla signora e ai familiari per quanto accaduto, ha immediatamente disposto, nel rispetto della tutela della professionalità degli operatori Asp, un'inchiesta interna volta ad accertare le cause del decesso, riservandosi di adottare i dovuti provvedimenti nel caso in cui dovessero scaturire specifiche responsabilità". "Lunedì 11 gennaio, a causa dell'evento - conclude il comunicato - giungerà nel Presidio ospedaliero di Vibo Valentia un'apposita Commissione regionale a cui il Management aziendale offrirà la più ampia collaborazione".

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