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    Prefetto Reggio illustra risultati piano antindrangheta: Stato non arrestra

     

     

    Prefetto Reggio illustra risultati piano antindrangheta: Stato non arrestra

    22 feb 16 "Lo Stato non arretra, ma avanza e rilancia". A dirlo è stato il Prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino illustrando i dati del Focus 'ndrangheta relativi al mese di gennaio. Accanto a lui i rappresentanti di quella che è stata definita "la squadra fortemente unita" dello Stato nel contrasto al crimine: il questore Raffaele Grassi, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Lorenzo Falferi, e quello della Guardia di finanza Col. Alessandro Barbera. "Un metodo che sta funzionando - ha spiegato il Prefetto - basato sulla integrazione e collaborazione istituzionale, e nel quale è importantissimo il ruolo dei cittadini. La compattezza delle istituzioni è fondamentale in ogni sistema di sicurezza". Per questo motivo Sammartino ha detto di aver notevolmente apprezzato le parole del Sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, che ha ribadito la sua piena fiducia nell'azione e nella presenza delle forze dell'ordine, ed ha anticipato la presenza dello stesso alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica "nel corso del quale discuteremo sulla realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza della città. Un ausilio importante per il controllo del territorio. "C'è bisogno della collaborazione di tutti - ha concluso il Prefetto - per mettere assieme altri strumenti ed altre opportunità per elevare i livelli di sicurezza del territorio, in tutti i quadranti della provincia di Reggio Calabria". Sammartino, oltre ai dati di gennaio, ha fornito quelli dell'ultima settimana: 928 le persone controllate; 220 i posti di controllo; 58 le perquisizioni sul posto; 43 quelle domiciliari. Anche Grassi, Falferi e Barbera hanno sottolineato la validità di "focus 'ndrangheta". Nel ricordare le operazioni portate avanti in questi mesi, che hanno portato alla cattura di pericolosi latitanti, esponenti di spicco delle più agguerrite 'ndrine di 'ndrangheta, Grassi ha analizzato il contesto di questo periodo, "nel quale la 'ndrangheta sta solo cercando di riaffermare la presenza sul territorio!". Grassi ha, inoltre, escluso l'ipotesi di una nuova guerra di mafia. "Niente di tutto questo. Sono solo assestamenti interi alla cosca dominante nel territorio di Gallina". "Siamo una squadra unica - ha detto Falferi -. In più occasioni è stato detto che noi rappresentiamo coloro che intervengono sul male in modo chirurgico. Ma occorre la collaborazione del paziente, la società civile, i cittadini, attraverso una condotta di vita sana, attenta, conforme alla legge. Perché non è possibile che il problema sia sempre di qualcun altro. Non saranno i numeri che risolveranno il problema. Il problema si risolverà se ognuno, al suo livello, si sforza di fare qualcosa". Barbera, infine, parlando dello "spirito di squadra" che contraddistingue l'attuale azione dello Stato, ha sottolineato il ruolo di prossimità della polizia economico-finanziaria, con i controlli alle attività commerciali, operatori di money-transfer, sale giochi, "perché anche questo - ha concluso - costituisce un'azione importante di intervento e di controllo di questo territorio".

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