Cosenza, presentate le dimissioni dei Consiglieri, per il Commissario c'è tempo fino al 28 febbraio

08 feb 16 Sono state presentate e protocollate questa mattina le dimissioni firmate sabato sera da 17 consiglieri comunali di Cosenza, tra i quali anche alcuni della maggioranza di centrodestra. Con il deposito delle dimissioni saranno avviate le procedure per lo scioglimento dell'ente guidato dal forzista Mario Occhiuto con quattro mesi di anticipo sulla scadenza naturale. Gli uffici comunali stanno provvedendo ad inoltrare la comunicazione alla Prefettura di Cosenza. Il Prefetto ora deve poprorre la domanda di scioglimento del Consiglio Comunale al Ministro degli Interni Alfano che a sua volta sottoporrà la procedura al Presidente della Repubblica Mattarella. Il Presidente dovrà emaare il decreto di scioglimento. L'iter dovrà concludersi entro tre settimane, cioè entro il 28 febbraio, altrimenti slitteranno le elezioni di giugno.

La scrittura privata redatta presso uno studio notarile, è stata presentata nelle mani del Segretario Generale Alfonso Rende - e, quindi, formalmente protocollata. Nella scrittura i 17 Consiglieri comunali "dichiarano di dimettersi e di cessare concordemente, contestualmente, con effetto immediato ed irrevocabilmente dalle rispettive cariche di consiglieri comunali di Cosenza, ai sensi e per gli effetti di legge, ed in particolare dall'art.141 comma 1 lettera b) n.3 del T.U. n.267/2000 e successive modifiche ed integrazioni, al fine di provocare lo scioglimento del Consiglio comunale di Cosenza e, comunque, tutti gli ulteriori eventuali conseguenti effetti che ne derivano per legge". Alla presentazione del documento è stato delegato il consigliere Giuseppe Mazzuca. Hanno firmato le dimissioni i consiglieri Salvatore Perugini, Enzo Paolini, Giovanni Cipparrone, Giuseppe Mazzuca, Giovanni Perri, Sergio Nucci, Cataldo Savastano, Maria Lucente, Marco Ambrogio, Sante Luigi Formoso, Francesco Perri, Vincenzo Francesco Sacco, Domenico Frammartino, Raffaele Cesario, Roberto Bartolomeo, Giuseppe Spadafora, Luca Morrone.