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    Faida di Lamezia, 2 arresti della Mobile, omicidio per annientare rivali

     

    Faida di Lamezia, 2 arresti della Mobile, omicidio per annientare rivali

    08 feb 16 La squadra mobile di Catanzaro ha arrestato i fratelli Bruno e Alfredo Gagliardi, indicati come esponenti di spicco delle cosche Iannazzo e Cannizzaro-Da Ponte, attive a Lamezia Terme. I due sono ritenuti responsabili dell'omicidio di Vincenzo Torcasio e del contestuale tentato omicidio di Vincenzo Curcio, esponenti delle cosche all'epoca contrapposte, avvenuto nel luglio del 2003 nei pressi di un locale notturno di Falerna Marina. L'arresto è stato disposto dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro. Per l'omicidio era stato già arrestato, quale esecutore materiale, Gennaro Pulice. Bruno Gagliardi, secondo le dichiarazioni di alcuni collaboratori e quanto emerso dalle indagini, avrebbe invece studiato le abitudini della vittima pianificandone l'agguato mentre il fratello Alfredo avrebbe avvertito della presenza della vittima nel locale.

    Omicidio per annientare rivali. L'omicidio di Vincenzo Torcasio, per il quale stamani la squadra mobile di Catanzaro ha arrestato i fratelli Bruno ed Alfredo Guagliardi, secondo la ricostruzione degli investigatori, rientrava nella strategia di sangue che le cosche federate Iannazzo e Cannizzaro-Da Ponte stavano conducendo con l'eliminazione dei componenti al vertice della cosca avversaria dei Torcasio. La serie di omicidi programmata, nell'intenzione degli ideatori doveva vendicare l'uccisione del vecchio capo cosca Giuseppe Cannizzaro, assassinato a Lamezia Terme nel 1998, e della cui morte l'omonima famiglia di mafia riteneva colpevole il clan Torcasio. Il contesto criminale in cui era maturato l'omicidio di Vincenzo Torcasio, dunque, secondo la ricostruzione accusatoria, costituiva la prosecuzione di un programma che aveva avuto la sua massima espressione nell'omicidio di Nino Torcasio da parte di Francesco Cannizzaro, di 38 anni, risalente al marzo 2002 e nel contestuale tentativo di eliminare l'intera famiglia dei Torcasio posizionando una bomba occultata in un pacco regalo all'interno della loro abitazione. L'omicidio Torcasio è stato ricostruito anche grazie alle dichiarazioni di Gennaro Pulice, diventato collaboratore di giustizia dopo essere stato arrestato, nel maggio scorso, nell'operazione Andromeda. Le sue dichiarazioni, auto ed eteroaccusatorie, hanno aggiunto un tassello ulteriore alle indagini già svolte che avevano portato all'arresto, per il delitto, dello stesso Pulice e di Angelo Anzalone, permettendo agli investigatori di ricostruire le responsabilità dei suoi complici, individuati nei fratelli Gagliardi. L'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a Bruno Gagliardi nel carcere di Terni dove era già detenuto, mentre Alfredo è stato rintracciato nella propria abitazione.

    Bombardieri: ndrangheta tenta di riempire spazi vuoti. "Gli atti intimidatori sul territorio di Lamezia che si sono verificati in questo periodo sono chiaramente un tentativo da parte delle cosche di 'ndrangheta di riconquistare potere sul territorio". Lo hanno detto il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, ed il dirigente della Squadra Mobile, Giuseppe De Santis, a margine di una conferenza stampa sull'arresto dei fratelli Gagliardi. "Altro non è - ha sottolineato Bombardieri - che l'intento di riempire i vuoti lasciati dagli arresti dei capi cosca e dei loro gregari avvenuti in questi anni nel territorio lametino grazie all'impegno delle forze di polizia. Oggi chi non denuncia non è più giustificato dalla paura, perché il territorio non è più quello di una volta, completamente soggiogato dalle cosche. Oggi a Lamezia si respira un'aria diversa e chi è vittima di estorsioni deve dirlo perché altrimenti noi non potremmo mai scoprirlo se non per caso". "La recrudescenza di questi atti - ha concluso De Santis - è da ricollegare ad una matrice estorsiva. Sono la spia di un tentativo di riorganizzare un controllo del territorio, ma questo non deve impedire alle vittime di collaborare e denunciare. La nostra attenzione sul territorio è presente, ma serve la collaborazione dei cittadini".

    Pentito ha ricostruito fatti. L'arresto dei fratelli Gagliardi è considerato dagli inquirenti il completamento dell'operazione 'Andromeda', nel corso della quale fu arrestato Gennaro Pulice, attuale collaboratore di giustizia, grazie al quale si è arrivati a scoprire il ruolo nell'omicidio di Vincenzo Torcasio e del tentato omicidio di Vincenzo Curcio di Bruno e Alfredo Gagliardi. "Gli arresti odierni - ha detto il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri - testimoniano che non è mai scemata l'attenzione sul territorio lametino nonostante i numerosi arresti. Tutto nasce dalla collaborazione di Pulice che conferma l'impianto accusatorio di Andromeda. Pulice è stato il killer materiale di Torcasio ed ha ricostruito nel dettaglio l'omicidio, dall'organizzazione sottolineando il ruolo dei Gagliardi". Bruno Gagliardi è ritenuto dagli inquirenti anche il mandante dell'omicidio per conto degli Iannazzo-Cannizzaro-Da Ponte. "Non dimentichiamo - ha spiegato ancora Bombardieri - che in quel periodo i Cannizzaro volevano morti tutti i Torcasio, dopo l'omicidio di Peppe Cannizzaro. Per questo Vincenzo Torcasio fu ucciso. A Bruno Gagliardi inoltre viene imputato anche il reperimento di una pistola poi fornita ai killer". Quanto al ruolo dei fratelli Gagliardi "Pulice - ha aggiunto Bombardieri - ha dettagliatamente chiarito che Bruno Gagliardi ha studiato i movimenti della vittima, mentre Alfredo si è limitato a verificare che Torcasio fosse presente nel locale la sera dell'omicidio". Alla conferenza stampa era presente anche il capo della Squadra Mobile di Catanzaro, Giuseppe De Santis, che ha sottolineato come "il ruolo dei pentiti sia fondamentale anche per venire a capo di alcuni fatti delittuosi avvenuti in passato". "Per l'omicidio di Vincenzo Torcasio le dichiarazioni di Pulice sono state fondamentali - ha detto ancora De Santis - perché, incrociandole con altre dichiarazioni rese in passato, siamo riusciti a ricostruire dettagliatamente l'omicidio così da rendere attendibile tutti i fatti".

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