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    Bus incendiati a Locri, reazioni e commenti

     

     

    Bus incendiati a Locri, reazioni e commenti

    02 feb 16 "'Le mafie temono più la scuola delle aule di giustizia'" diceva Caponnetto e cosi, a Locri, hanno ben pensato di non permettere più agli studenti di raggiungere le scuole, unica vera arma per combattere ignoranza, illegalità, disoccupazione". Lo afferma in una nota Francesca Puglisi, responsabile Scuola, Università e ricerca del PD. "Non a caso - prosegue - avevano già colpito la pratica sportiva della squadra femminile di calcio con le minacce, ora questo nuovo atto intimidatorio e criminale, 14 autobus adibiti per lo più al trasposto degli studenti dei comuni della Locride, dati alle fiamme in maniera vile nel tentativo di destabilizzare le istituzioni e impaurire i cittadini. Ma lo Stato è più forte delle mafie e combatterà a Locri senza paura per affermare la legalità senza lasciare soli gli amministratori locali e le persone per bene".

    "Il gravissimo atto intimidatorio posto in essere a Locri contro gli autopullman della ditta 'Federico' è un gesto inqualificabile e che provoca sgomento". Lo afferma in una nota il capogruppo di Ncd alla Regione, Giovanni Arruzzolo. "La totale distruzione del parco automezzi dell'impresa - prosegue - rischia di inginocchiare non solo l'attività economica, ma impedisce la prosecuzione del servizio di collegamento dalla Locride verso il resto della provincia di Reggio Calabria. Le continue vessazioni contro imprenditori ed amministratori locali invocano una più agguerrita presenza degli apparati dello Stato per prevenire simili atti persecutori che non solo inginocchieranno il sistema delle imprese, ma produrranno gravi ripercussioni sul vivere civile e sulla libera azione di intraprendere. All'impresa Federico ed alle maestranze la solidarietà mia e del Ncd, e l'impegno a proseguire nelle istituzioni tutte le iniziative affinché simili episodi siano scongiurati e combattuti".

    "L'intimidazione nei confronti dell'impresa Federico, cui sono stati arrecati danni pesantissimi, è l'emblema - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - di una Calabria quotidianamente presa di mira con azioni inquietanti dall'illegalità organizzata in ogni sua espressione democratica. Proprio l'altro giorno il presidente Mattarella, a Catanzaro, ci ha ricordato che in questo territorio 'il contrasto alla criminalità organizzata e le battaglie per l'affermazione della legalità restano pietre angolari di ogni progettualità politica'. Però c'è anche da aggiungere che questa regione, in cui non mancano le coraggiose ribellioni, ha urgente bisogno di una forte, drastica, puntuale e visibile reazione dello Stato, perché dappertutto siano garantiti i diritti costituzionali dei cittadini e, nel caso specifico, la libertà di fare impresa e di contribuire alla crescita economica e sociale".

    Il Movimento Fattore Comune di Siderno esprime "sdegno e ferma condanna per il vile attentato ai danni della ditta Federico. Ancora una volta dobbiamo registrare sgomenti il perpetrarsi di uno stillicidio di attentati contro imprenditori e, quindi, contro l'intero territorio della Locride, vittima della barbarie mafiosa che diffonde morte e distruzione, riducendo a brandelli l'agibilità democratica del lembo più povero d'Italia. Questo triste episodio mette in ginocchio un'azienda leader del panorama calabrese, ed oltre al danno materiale si aggiunge quello morale, occupazionale e sociale".

    Solidarietà viene espressa in un comunicato di Confartigianato di Catanzaro e Crotone "in riferimento all'atto intimidatorio subito dalle Autolinee Federico. Esprimiamo vicinanza e solidarietà per il vile atto che sicuramente mette in grande difficoltà l'attività di un azienda che continua, malgrado tutto, a dare servizi di qualità. La situazione sicurezza sta diventando un vero problema, auspichiamo che la magistratura, le forze dell'ordine mettano fine a questa catena di attentati che stanno creando sconcerto non solo nel mondo imprenditoriale ma nella popolazione. E' giunto il momento che ognuno faccia la sua parte per evitare questo stato di cose".

    I Sindaci di Palizzi, Walter Scerbo, Bruzzano Zeffirio, Franco Cuzzola, Brancaleone, Franco Moio, Bova Marina, Vincenzo Crupi, Bova, Santo Casile, e Ferruzzano, Marisa Romeo, esprimono "la loro solidarietà all'azienda ed ai lavoratori delle Autolinee Federico e ad Aldo, gentiluomo d'altri tempi ed irreprensibile, onesto ed indefesso lavoratore, a cui si assommano le doti di grande serietà, umanità ed abnegazione. Lo stillicidio di attentati è un'azione criminale nei confronti di tutta la Calabria seria ed onesta, che lavora per il bene della collettività. Le 25 carcasse rimaste dopo gli incendi dal 2013 ad oggi non mettono in ginocchio Aldo Federico e la sua azienda, mettono in ginocchio i 250 stipendi dei dipendenti, il sistema della mobilità ma principalmente mettono a repentaglio la credibilità delle istituzioni, se non si passa dalle parole ai fatti. Ed i fatti concreti sono uno sciopero generale contro la mafia, contro la 'ndrangheta, contro chi pensa possa sfruttare l'onesto lavoro altrui, per lucrare vantaggi personali. In tal senso, proponiamo che la Calabria che lavora si fermi un'ora, dalle 12 alle 13 di venerdì, per testimoniare il rifiuto di queste gravissime ed indegne azioni e l'isolamento ed il ripudio delle persone, mandanti ed esecutori, responsabili di questo vero e proprio attentato terroristico a tutta la Calabria. Come segno tangibile di vicinanza e solidarietà, venerdì prossimo saranno esposte negli uffici pubblici le bandiere".

    Il consigliere comunale Filippo Quartuccio della lista Reset, esprime "la propria vicinanza e solidarietà all'azienda Federico brutalmente e vigliaccamente colpita da una azione intimidatoria che ci deve fare riflettere sulla pericolosa quanto inquietante recrudescenza di atti che hanno visto coinvolti cooperative sociali, comuni cittadini e organi di stampa. Non si può mortificare e impoverire il lavoro onesto e faticoso di tanti imprenditori e determinare tra i cittadini una diffusa sensazione di paura. Lo Stato di diritto non può essere piegato e minato da regole perverse e criminali che hanno il solo scopo di compromettere lo sviluppo civile, sociale e culturale dell'intero territorio calabrese".

    "L'attentato subito dalla ditta Federico non è che l'ultimo di una serie di atti che hanno colpito sempre la stessa azienda". Lo afferma Igor Colombo portavoce di Forza Nuova Calabria. "Al di la della solidarietà che noi di Forza Nuova Calabria esprimiamo - prosegue - chiediamo cosa intenda fare di concreto la politica per cercare di arginare tale drammatica situazione che può portare ad effetti domino deleteri che si possono ripercuotere sulla vita dell'azienda, la quale potrebbe trovarsi costretta a ridurre i servizi e quindi licenziare. Questi sono i veri problemi che la Giunta regionale insieme col Governo centrale devono affrontare"

    "La reazione delle istituzioni al grave attentato che ancora una volta ha colpito l'impresa Federico, non può limitarsi ai dovuti attestati di solidarietà e vicinanza". Lo afferma la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. "Occorre - prosegue - un sostegno concreto ad un'azienda che con grande impegno e grandi sacrifici è cresciuta in un contesto difficile, dando lavoro a centinaia di padri di famiglia e garantendo quotidianamente il diritto alla mobilità a migliaia di cittadini, soprattutto studenti e lavoratori, nella fascia ionica calabrese. Lo Stato, in tutte le sue articolazioni, deve garantire con ogni mezzo all'impresa Federico la possibilità di svolgere la propria attività in piena sicurezza. Dimostrino le istituzioni, a partire da quella Regionale, che in Calabria è possibile fare impresa senza doversi piegare al racket e alle logiche criminali. I pullman bruciati all'impresa Federico, 25 negli ultimi 30 mesi, devono spingere le istituzioni calabresi a rialzare la testa, sostituendo all'antimafia delle chiacchiere quella dei fatti concreti, e facendosi baluardo a difesa dell'imprenditoria sana e onesta e a difesa del lavoro, di quel lavoro che in molte realtà della nostra regione rappresenta l'unico modo per sottrarre i nostri giovani al richiamo delle organizzazioni criminali. Sono certa che la famiglia Federico, della quale immagino i sentimenti di scoramento, non vorrà arrendersi alle pressioni criminali. Ma non dovrà essere lasciata sola in questa scelta coraggiosa, perché in gioco non c'è soltanto il destino di una singola impresa, ma l'idea stessa di una Calabria in cui fare impresa e costruire futuro è possibile, perché le istituzioni sono più forti della 'ndrangheta".

    "E' con grande sconcerto che ci troviamo a commentare l'incendio nel deposito dell'azienda di autolinee Federico Spa a Locri nel quale sono stati distrutti diversi autobus". Lo scrive il Sindaco di San Roberto e Presidente dell'Associazione dei Comuni dell'Area dello Stretto, Roberto Vizzari. "Vogliamo esprimere - prosegue - la nostra vicinanza all'azienda, ai cittadini che ogni giorno viaggiano lungo quelle tratte, a tutti i dipendenti che rischiano ancora una volta di essere messi in ginocchio da azioni criminali che vogliono destabilizzare il territorio, intaccando il sistema della mobilità locale, che cercano di colpire il vivere civile e l'azione della Calabria sana e onesta. Invitiamo l'azienda Federico ad andare avanti e ci auguriamo che venga al più presto fatta luce su quanto accaduto".

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