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    Anche il detersivo taroccato, 3 arresti della Gdf, sequestrata fabbrica nel cosentino

     

    Anche il detersivo taroccato, 3 arresti della Gdf, sequestrata fabbrica nel cosentino

    22 dic 16 Sessantaquattro tonnellate di detersivo contraffatto di una nota marca e materie prime utilizzate per la produzione e il confezionamento sono state sequestrate dalla dalla Guardia di finanza di Cosenza nell'ambito dell'operazione denominata 'Bianco di Fino' coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. I finanzieri hanno scoperto e sequestrato un opificio industriale, ubicato in un centro del Basso Jonio cosentino, utilizzato per la produzione del detersivo falso. Tre cittadini romeni sono stati arrestati e due italiani denunciati in stato di libertà per contraffazione, frode in commercio e ricettazione. L'indagine ha ricostruito la rete distributiva del prodotto contraffatto in sette regioni e 17 province italiane.

    Nell’ambito delle attività informative di controllo economico del territorio, le Fiamme Gialle cosentine hanno effettuato un accesso presso un capannone industriale che si rivelava essere la sede di una vera e propria “fabbrica” di falso detersivo contraffatto. All’atto dell’accesso, all’interno del capannone veniva rilevato lo svolgimento delle attività di produzione e confezionamento di detersivo contraffatto di una nota marca. In particolare venivano scoperti, intenti ad effettuare la produzione e confezionamento del detersivo contraffatto tre soggetti di nazionalità rumena che venivano immediatamente arrestati. Le conseguenti attività di perquisizione consentivano di sottoporre a sequestro rilevanti quantità di detersivo contraffatto, beni strumentali e materie prime utilizzate per la produzione della sostanza destinata alla vendita. In particolare veniva sottoposto a sequestro detersivo in polvere per bucato in lavatrice, fustini, sale fino da cucina, colla a caldo, punzonatrici industriali e bilancia di precisione, tutti oggetti destinati a contraffare abilmente il noto detersivo per un totale di 30 tonnellate di materiale, oltre a fustini già confezionati contenenti il prodotto contraffatto, per un peso complessivo di circa 10 tonnellate.

    Il procedimento produttivo per la realizzazione del detersivo contraffatto avveniva mediante mescola del prodotto da bucato di marca scadente (90% del peso finale) con semplice sale fino da cucina (10%), in modo da ottenere una colorazione simile a quella del detersivo originale della nota marca. Tale composto veniva successivamente amalgamato in appositi recipienti per poi essere versato nei fustini aventi il falso logo della nota marca replicato su contenitori di formati diversi a partire da quella di 3,5 kg per arrivare alla maxi confezione da 7,5 Kg. La miscela così ottenuta veniva infine riversata e sigillata in confezioni (fustini) aventi il falso marchio della nota marca, molto simili all’originale. L’opificio, costituito da un fabbricato di circa 400 mq e da attrezzature idonee al confezionamento del prodotto, veniva sottoposto a sequestro e l’attività di illecita produzione interrotta. Le successive indagini, orientate ad individuare ulteriori soggetti responsabili, luoghi di stoccaggio e distribuzione del prodotto contraffatto, portavano alla scoperta di un magazzino, di proprietà di una società regolarmente operativa nel mercato del commercio di prodotti per la pulizia della casa, in cui erano occultate altre 13 tonnellate di materiale idoneo alla produzione di detersivo in polvere, nonché altri 250 kg. circa di detersivo contraffatto della nota marca. Dall’esame della documentazione reperita nel corso delle perquisizioni veniva infine ricostruita la rete distributiva del detersivo della nota marca contraffatto in ben 7 Regioni e 17 provincie italiane e si procedeva ad effettuare 64 perquisizioni presso esercizi commerciali al fine di ricercare e sequestrare il detersivo contraffatto posto in vendita. Le perquisizioni complessivamente effettuate dalle Fiamme Gialle consentivano di sequestrare migliaia di fustini di detersivo recanti il marchio della nota marca contraffatto per un quantitativo pari a circa 11,5 tonnellate. Pertanto il materiale contraffatto è stato tolto dalla circolazione e dal circuito di vendita in modo completo. Nel corso delle perquisizioni veniva reperita e sequestrata anche documentazione contabile ed extra-contabile attestante i rapporti commerciali intercorsi con la società produttrice del detersivo contraffatto, utile a ricostruire i proventi illeciti derivanti dalla illecita commercializzazione di prodotto contraffatto. Nel complesso, le attività svolte nell’ambito dell’operazione “Bianco di Fino”, in riferimento al sale fino da cucina impiegato per contraffare il detersivo, hanno consentito:

    l’arresto di tre soggetti e la denuncia a piede libero di altri due soggetti per i reati di contraffazione, falso in commercio e ricettazione;
    il sequestro di un capannone industriale di 400mq e relative attrezzature;
    sequestro e ritiro dal commercio di 11,5 tonnellate di detersivo contraffatto e di 53 tonnellate di materiale utilizzato per produrre e contraffare il prodotto (detersivo di qualità scadente, sale fino da cucina e attrezzature per il confezionamento dei falsi fustini) e fustini recanti il marchio della nota marca, ma contenenti il prodotto alterato, pronti per essere spediti in tutta Italia.

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