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    Intimidazione a Callipo e Falcomatà, reazioni e commenti

     

     

    Intimidazione a Callipo e Falcomatà, reazioni e commenti

    04 apr 16 Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha espresso, a nome proprio e dell'intero consiglio provinciale, solidarietà all'imprenditore Pippo Callipo e al primo cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ieri sono stati oggetto di vili attivi intimidatori e minacce. "Atti distinti, colpi di arma da fuoco esplosi contro il Popilia Country Resort del noto imprenditore, già presidente di Confindustria, e lettere minatorie inviate a un giovane sindaco, fra i più apprezzati in Italia, che hanno una comune matrice: scoraggiare il percorso di rinnovamento e rilancio della nostra splendida ma martoriata regione, che cercano di attuale con legalità e trasparenza nei diversi fronti di competenza - ha detto il presidente della Provincia di Catanzaro -. Si tratta, quindi, dell'ennesimo tentativo di condizionamento su cui gli inquirenti e la magistratura siamo certi riusciranno a fare luce, e che nel frattempo inquieta e preoccupa le forze sane dei settori dell'imprenditoria, della politica, del mondo delle professioni e del sociale, della cultura e del volontariato, impegnati quotidianamente in prima fila per contrastare l'arroganza del malaffare e della prepotenza criminale. Le istituzioni e la società civile sono chiamate ancora una volta, e con ancora più determinazione, a fare fronte comune per affiancare quanti come Callipo e Falcomatà non si lasciano intimidire nell'attuazione di quelle politiche di cambiamento che hanno come fine ultimo ed esclusivo il bene comune".

    "Lo stillicidio di atti delinquenziali e intimidatori mi lasciano sgomento e suonano come un campanello d'allarme per i principi che stanno alla base della civile convivenza. Dinanzi al nuovo e deprecabile episodio, dinanzi ad ogni forma di violenza e ad ogni tentativo di prevaricazione, non posso esimermi, quindi, dall'esprimere pubblicamente lo sdegno e la mia piena condanna per quanto avvenuto". E' quanto afferma il Deputato del Partito Democratico Bruno Censore, circa l'intimidazione al Presidente di Confindustria Vibo Valentia, Pippo Callipo. "A Callipo, cui va la mia stima, rivolgo - aggiunge - la mia convinta solidarietà umana ed istituzionale e la piena condivisione rispetto alla parole espresse in seguito all'intimidazione: 'Non saranno questi atti vigliacchi ad intimorirmi. Nutro sufficiente forza e coraggio per andare avanti, rimanendo su questo territorio dove continuerò a metterci la faccia. Dunque, io resto in Calabria'. Parole - conclude Censore - che rappresentano l'arma migliore per rispondere a quelle barbarie che meritano disprezzo e condanna".

    "Esprimiamo piena solidarietà al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, fatto oggetto di minacce attraverso alcune missive fatte recapitare nei mesi scorsi a Palazzo San Giorgio e presso la sua abitazione. Ancora una volta assistiamo preoccupati all'imperversare della strategia messa in atto dalle forze criminali". E' quanto afferma Ance Reggio Calabria, in relazione alle recenti intimidazioni indirizzate al primo cittadino della città dello Stretto. "A Reggio Calabria - proseguono gli imprenditori edili reggini - è necessario predisporre un piano di interventi immediati e diretti dei più alti livelli istituzionali, di concerto con le forze dell'ordine, per arginare una deriva che rischia di compromettere i numerosi e proficui sforzi che la parte sana della società, in ogni sua componente, sta mettendo in atto per riaffermare legalità, lavoro e sviluppo. Come classe imprenditoriale avvertiamo la responsabilità di dover fare la nostra parte al fianco delle tante energie positive che animano questa comunità, nelle istituzioni, nel tessuto produttivo, nel mondo delle associazioni e nella società civile. Al sindaco Falcomatà riconosciamo il merito di aver orientato finora la propria azione amministrativa verso un'apertura al confronto e al dialogo su materie di grande rilevanza per il territorio, quali il rilancio delle opere pubbliche e il riavvio dei cantieri. Anche per questo motivo, consideriamo estremamente grave quanto è accaduto ai suoi danni e ribadiamo, senza mezzi termini, la vicinanza totale e incondizionata della nostra associazione a lui e alla sua famiglia, auspicando che su questo episodio si faccia presto piena luce".

    "Non si arresta l'ondata di atti intimidatori che sta imperversando in Calabria, la terra più bersagliata nel corso del 2016, in cima a questa preoccupante classifica. A finire nel mirino dei soliti ignoti questa volta sono il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, che fin dal suo insediamento al Comune ha ricevuto più di una lettera di minacce per sé e per la sua famiglia, e il Presidente di Confindustria di Vibo Valentia Filippo Callipo, la cui struttura turistica "Popilia Country Resort" è stata bersagliata da 11 colpi di pistola contro il cancello d'ingresso". E' quanto scritto in una nota di Avviso Pubblico. "Alla lunga casistica - prosegue la nota - va ad aggiungersi l'incendio che la scorsa settimana ha distrutto parte della struttura del villaggio turistico Porto Kaleo di Cutro, in provincia di Crotone, di proprietà dell'imprenditore Giovanni Notarianni. Falcomatà è da tempo un sindaco sotto tiro. E' emerso da un provvedimento del Ministero della Giustizia come il Sindaco di Reggio Calabria sia stato oggetto di lettere intimidatorie già nel dicembre 2014 e, successivamente, nell'aprile 2015. La Calabria si conferma in questo modo terra dove gli Amministratori, e non solo, sono maggiormente sotto tiro. Avviso Pubblico auspica che di fronte a questi atti di minaccia e intimidazione, volti ad innescare un clima di paura e di sottomissione generalizzata, i destinatari non siano lasciati soli. L'Associazione chiede alle autorità competenti di adoperarsi per individuare in tempi rapidi i responsabili di queste vili e criminali intimidazioni, e di garantire a tutte le persone colpite la massima sicurezza, compresa quella ai loro famigliari".

    "Esprimo la mia personale vicinanza al Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, dopo aver appreso delle minacce che lo stesso ha subito. Siamo al suo fianco e lo sosterremo affinché le ragioni dello sviluppo e della legalità possano vincere sul ricatto e la paura". Lo scrive in una nota il sindaco di San Roberto, Roberto Vizzari, Presidente dell'Associazione dei Comuni dell'Area dello Stretto. "Questo ennesimo e vile tentativo di intimidazione - dichiara Vizzari - suscita in noi tutti sdegno, rabbia e frustrazione. Siamo convinti che sia fondamentale, se veramente vogliamo credere nello sviluppo di questa terra, recuperare trasparenza e legalità. Lo faremo, insieme, come facciamo da tempo, in seno all'Associazione dei Comuni, e nella quotidiana amministrazione del territorio. Siamo convinti che Giuseppe Falcomatà potrà trarre nuova linfa dopo questi spiacevoli episodi per continuare con ancora maggiore determinazione il percorso da Sindaco di Reggio Calabria".

    "Pippo Callipo è un uomo tenace, coraggioso e volitivo. Ci vuole ben altro che un vigliacco atto intimidatorio a fiaccarne le energie e le capacità". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Domenico Tallini. "Lo conosco bene e so - prosegue Tallini - che questa grottesca intimidazione non solo non lo condizionerà, ma addirittura gli farà moltiplicare le sue energie sia sul fronte imprenditoriale, sia sul fronte politico-sociale. Resta l'amarezza per un episodio grave che mira a colpire l'imprenditore che più di ogni altro è riuscito ad affermare il 'made in Calabria' in Italia e nel mondo. Vai avanti, Pippo".

    "Esprimo a nome del gruppo consiliare 'La Sinistra', che rappresento in Consiglio regionale - afferma il consigliere regionale Giovanni Nucera - la più totale vicinanza e solidarietà al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà - che ha ricevuto, sin dai primi mesi del suo mandato, diverse lettere minatorie, e a Filippo Callipo per l'atto intimidatorio ai danni di un suo resort. La nostra non è una terra facile da amministrare e gli ultimi mesi sembrano essere i più difficili, segnati da continui attacchi alle nostre istituzioni democratiche, a moltissimi sindaci, a giornalisti e ad imprenditori. Attacchi continui che vorrebbero instaurare una dittatura della paura attraverso cui sottomettere i valori di trasparenza, di legalità e del vivere civile e democratico. Oggi più che mai - sostiene ancora Nucera - dobbiamo essere tenaci, avere fiducia nelle istituzioni e non deviare di un solo passo per continuare il percorso di rinnovamento in atto. Il Governo nazionale non può far finta di nulla di fronte al drammatico susseguirsi di questi atti criminali in ogni ambito del nostro vivere civile. Chiediamo risposte forti affinché venga ripristinato un sistema fondato sulla normalità che garantisca la sicurezza a tutti i cittadini e consenta a tutti gli amministratori di poter svolgere con serenità il proprio lavoro".

    "Piena, sincera e convinta solidarietà a Pippo Callipo, alla sua famiglia e a tutti i suoi collaboratori per il grave e vigliacco atto intimidatorio recentemente subito. E' essenziale ora che magistratura e inquirenti facciano chiarezza sull'accaduto e che i responsabili vengano al più presto assicurati alla giustizia". Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, commissario della Fai-Cisl nazionale e segretario confederale della Cisl. "Negli anni Callipo - prosegue Sbarra - ha dimostrato quanto la Calabria e il Mezzogiorno possano e sappiano dare al Paese in termini di eccellenza, di qualità dell'impresa, di competitività, di lavoro ben professionalizzato e tutelato. E' la via di una crescita sostenuta, produttiva, attenta al sociale, che prosciuga quel bisogno e quel sottosviluppo di cui si nutre ogni giorno la criminalità organizzata. Il grave fatto dell'altra notte dimostra che questa determinazione può aver dato fastidio a qualcuno. La Fai e la Cisl esprimono la più sentita vicinanza, a partire dalle rappresentanze nei singoli posti di lavoro, fino alle strutture nazionali, nella certezza che Callipo continuerà a lavorare con più forza, coraggio e convinzione di sempre".

    "Sono vicina in concreto all'imprenditore vibonese Pippo Callipo, ancora una volta preso di mira". Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci che, in merito alla grave intimidazione di cui è stato vittima l'imprenditore, ha presentato un'interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell'Interno e della Giustizia per chiedere "se non ritengano di intervenire con la massima urgenza per fare luce sull'inquietante episodio di cui è stato vittima Pippo Callipo" e, soprattutto, "quali misure ritengano necessarie per garantire l'incolumità all'imprenditore e ai suoi familiari". "Dall'inizio dell'anno - continua la deputata 5 Stelle - la Calabria soffre una pesante recrudescenza di atti intimidatori. Il governo deve reagire proteggendo il tessuto sano e produttivo della Calabria senza ritardi o ambiguità. Vogliamo fatti e prontezza, a partire dal territorio vibonese".

    "E' un atto gravissimo, contro uno degli imprenditori calabresi più dinamici e capaci, peraltro validissimo componente del consiglio di amministrazione dell'Ateneo, che si è sempre distinto per coraggiose battaglie a favore della legalità, impegnandosi energicamente per l'affermazione di valori e principi indispensabili per qualunque serio progetto di rinascita culturale, economica e sociale della regione". Lo afferma il rettore dell'Unical, Gino Mirocle Crisci. "A Callipo, a nome degli studenti, dei docenti - aggiunge - e del personale tecnico-amministrativo dell'Università della Calabria, esprimo i più sinceri sentimenti di solidarietà e di affettuosa vicinanza, in questo difficile momento, che saprà certamente affrontare con l'energia e la determinazione di sempre. Callipo ha al suo fianco tutti i cittadini - e sono la più parte - che, come lui, credono nello Stato, nelle istituzioni, fiduciosi che ogni tentativo di intimidazione, di condizionamento, di violenza ai danni delle persone oneste e perbene è destinato a fallire miseramente".

    "La forza, il coraggio e la grande determinazione espressi da Pippo Callipo dopo il grave atto intimidatorio subito dalla sua azienda, non deve rappresentare un alibi per quelle Istituzioni che dopo il solito coro di solidarietà proseguono nel consueto disinteresse e nell'assoluta mancanza di impegno nel contrastare in maniera concreta quella criminalità che in Calabria continua a tentare ad imporsi con il fuoco e i proiettili contro chi, in qualsiasi ambito della vita sociale, rifiuta di piegarsi alle logiche della violenza e del sopruso". Lo dichiara Giuseppe Brugnano, segretario regionale del Coisp, il sindacato indipendente di Polizia. "Siamo solidali con Pippo Callipo, - continua il segretario del Coisp calabrese - del quale abbiamo sempre apprezzato la coerenza, la determinazione e la volontà caparbia di fare impresa sana, creando economia e occupazione senza scendere a compromessi con gli oscuri poteri rappresentati dalla criminalità organizzata ma anche da quella mafia dei colletti bianchi che non è meno pervasiva e dannosa per lo sviluppo della Calabria. Rivolgiamo al cavaliere Callipo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, ma allo stesso tempo concordiamo con quanto espresso già da Wanda Ferro: le parole non bastano, così come non servono le inutili passerelle delle distratte commissioni parlamentari antimafia".

    "Lettere contenenti minacce esplicite nei confronti del Sindaco di Reggio Calabria e proiettili esplosi all'indirizzo del Popilia Resort del noto imprenditore vibonese sono solo le ultime azioni deprecabili di chi vede nello Stato e nella libera impresa un ostacolo ai propri obiettivi criminali". Lo afferma il deputato del Pd, Sebastiano Barbanti. "La debolezza di una struttura economica fragile, di un tessuto sociale compromesso e la distrazione rifugio di chi preferisce "non vedere" sono gli elementi in cui attecchisce e cresce il malaffare. Massima solidarietà nei confronti di Giuseppe Falcomatà e Pippo Callipo, ma è chiaro che non basta se non è supportata dalle azioni della magistratura, dello Stato e dei cittadini stanchi di questa situazione".

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