Controlli di Polizia a Rossano, denunce ed un'espulsione - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Controlli di Polizia a Rossano, denunce ed un'espulsione

25 ago 16 Nelle giornate del 22 e 24 agosto u.s., personale del Commissariato della Polizia di Stato di Rossano, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, ha effettuato controlli straordinari in tutto il territorio del Comune di Rossano. In particolare sono stati effettuati circa 15 posti di controllo, con l’identificazione di circa 70 persone, il controllo di circa 50 autoveicoli e l’accertamento di numerose infrazioni al Codice della Strada. Nel corso dei citati servizi venivano portati presso gli Uffici del Commissariato di Rossano due cittadini stranieri di nazionalità marocchina, uno dei quali, privo di documenti di riconoscimento, risultava trovarsi sul territorio nazionale irregolarmente. Veniva pertanto accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza per l’avvio della procedura di espulsione. Nella giornata di ieri, inoltre, uomini della Volante intervenivano prontamente in località Sant Angelo di Rossano a seguito di una segnalazione di aggressione. Nell’occasione venivano denunciate per il reato di lesioni personali aggravate 3 soggetti, due uomini, rispettivamente C.G. classe 1958 e M.C. classe 1980, ed una donna C.M. classe 1992, tutti abitanti in Rossano Gli stessi avevano aggredito una persona, colpendola alla testa con pugni, calci ed un bastone di legno provocandole lesioni con fuoriuscita copiosa di sangue. La vittima veniva immediatamente soccorsa dagli agenti di polizia e portata presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Rossano, a mezzo di autoambulanza del “118”, ove gli venivano diagnosticate ferite lacerocontuse nella zona cranica. Dai primi accertamenti emergeva che autori dell’aggressione, avvenuta in presenza della figlioletta della vittima di anni 10, erano stati l’ex moglie, l’ex suocero e l’attuale compagno della donna . Il malcapitato era stato colpito violentemente dai denunciati, ed in particolare dal nonno della minore, perché infastiditi dal fatto che la bimba era stata trattenuta dal padre oltre gli orari stabiliti dall’ordinanza del Giudice. L’ex suocero dopo aver colpito la vittima alla testa con una violenza tale da provocare la rottura del bastone si impossessava delle chiavi della sua autovettura, costringendolo a scappare a piedi. Gli agenti della Volante rinvenivano parte del bastone nell’auto della vittima e l’altra parte, poco distante, per terra, nascosto dalle erbacce.