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    Forte scossa del 6 Richter devasta paesi del centro Italia, soccorsi dalla Calabria

     

    Forte scossa del 6 Richter devasta paesi del centro Italia, soccorsi dalla Calabria

    24 ago 16 Una fortissima scossa del sesto grado della scala Richter ha devastato questa notte dalle 4 in poi, con numerose repliche oltre il 4 grado, diversi paesi del centro Italia tra Lazio, Umbria, marche e Abruzzo. Quattro i paesi particolarmente colpiti: Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto ed Accumuli. tanti, al momento 37, i morti e tanti dispersi e feriti. La Protezione civile della Regione Calabria, su richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione civile, si è attivata e ha inviato nelle zone colpite dal sisma, delle unità cinofile, cani molecolari, e tre mezzi speciali Usar specializzati per la ricerca e il recupero di persone sotto le macerie. A Darne notizia il responsabile della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi. "Stiamo allestendo - ha detto Tansi - una colonna mobile che si muoverà in base alle richieste che ci perverranno dal Dipartimento nazionale della Protezione civile con il quale siamo in costante contatto. Siamo pronti ad intervenire sia con il nostro personale sia con i volontari delle associazioni presenti sul nostro territorio per l'allestimento di strutture e cucine da campo e per quanto possa essere utile per alleviare le difficoltà delle popolazioni colpite".

    In partenza colonna mobile Vigili fuoco Calabria. Una colonna mobile dei Vigili del Fuoco è in partenza dalla Calabria per raggiungere le zone dell'Italia centrale colpite dal sisma della notte scorsa. La direzione regionale del Corpo, sulla base delle indicazioni del Dipartimento nazionale, è in pre-allerta già dalle ore immediatamente successive al sisma e sono in atto le fasi di allestimento della colonna che prevede l'invio di mezzi, attrezzature e personale dai cinque comandi provinciali dislocati nella regione. Mobilitato anche il Soccorso Alpino Calabria che, dalle prime ore di stamani, ha messo a disposizione 21 uomini, tra sanitari e componenti del soccorso speleologico con i propri mezzi.

    Quattri i centri maggiormente colpiti. Sono quattro i comuni più colpiti dal sisma che ha interessato l'Italia centrale la notte scorsa: si tratta di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Non c'è ancora un bilancio preciso delle vittime, al momento risultano 21 vittime ma il numero è destinato a salire. Ci sono 10 dispersi, oltre ai morti già estratti dalle macerie, fra la frazione di Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, i due centri dell'entroterra di Ascoli Piceno più colpiti dal terremoto. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi denuncia 'decine di vittime, tanti sono sotto le macerie, stiamo allestendo un luogo per le salme'. Il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci chiede 'generi di prima necessità da tutta Italia perché siamo completamente scollegati' e traccia un primo bilancio di 4 morti accertati e almeno 8 dispersi. Sono 2.500 gli sfollati. In particolare, tre morti nella frazione di Illica ed uno ad Accumoli. Tre dispersi sempre ad Illica, quattro (una famiglia con due figli) ad Accumoli e uno nella frazione di Grisciano. Una bambina di pochi mesi è stata estratta morta dalle macerie della casa di famiglia crollata nel centro di Arquata del Tronto.

    Terremoto sentito da Napoli a Bologna. E' stato risentito in tutta l'Italia centrale, tanto da 'risuonare dal Gargano e da Napoli fino a Bologna, il terremoto avvenuto nella notte a Rieti. E' quanto emerge dal servizio "Hai sentito il terremoto?" dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che in tempo reale raccoglie online dalla popolazione i questionari sul modo in cui un terremoto è stato avvertito. Le decine di repliche del terremoto di magnitudo 6,0 che ha colpito Rieti sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell'Ingv l'andamento della situazione è 'imprevedibile', al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale.

    I terremoti più devastanti in Italia. Il terremoto verificatosi nella notte con epicentro nel reatino, di magnitudo 6, è stato forte quasi quanto quello, di magnitudo 6.2, che il 6 aprile 2009 distrusse L'Aquila. Degli altri recenti 'grandi' terremoti in Italia, quello del 1976 in Friuli è stato di magnitudo 6.2, quello dell'Irpinia (1980) di magnitudo 6.8, quello di Umbria e Marche (1997) di magnitudo 5.6, quello della pianura padana modenese (2012) di magnitudo 5.9.

    "Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, appena appresa la notizia del sisma che ha colpito nel corso della notte una vasta area dell'Italia Centrale, si è subito messo in contatto con il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con il Capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio manifestando piena disponibilità ad intervenire con uomini e mezzi della Protezione Civile regionale, le cui strutture sono state allertate, per contribuire ad affrontare l'emergenza nelle zone colpite dal sisma con apposita colonna mobile". E' quanto si afferma in un comunicato dell'Ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria. "Il presidente Oliverio - prosegue il comunicato - ha espresso, inoltre, cordoglio profondo per le vittime del sisma e solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite"

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