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    Faida tra circensi, fermati i presunti complici dell'omicida

     

    Faida tra circensi, fermati i presunti complici dell'omicida

    15 ago 16 Sono stati individuati e sottoposti a fermo, con l'accusa di concorso in omicidio, i tre presunti complici di Alex Orfei, il circense accusato dell'omicidio di Werner De Bianchi avvenuto a Santa Domenica di Ricadi. Si tratta di tre romeni: Iulian Andrei Dudu, di 27 anni, Claudio Rotariu (21) e Dan Liviu Grandinaru (41). La svolta nelle indagini sull'accoltellamento mortale di venerdì coordinate dal pm Margherita Callea, che ha sentito i tre fermati, e condotte dagli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia, è avvenuta dopo la visione dei filmati della videosorveglianza e la raccolta di riscontri tra i dipendenti del circo Amedeo Orfei per il quale i tre lavorano. Dudu e Rotariu, che si sarebbe presentato spontaneamente alla Polizia, avrebbero riferito al magistrato "di avere dovuto accompagnare Orfei sul luogo dell'incontro di questi con De Bianchi sotto la minaccia del licenziamento e di avere picchiato la vittima, in evidente stato di inferiorità numerica, anche nel momento in cui si trovava per terra". Il terzo romeno ha raccontato di "avere assistito alla scena senza tuttavia prendervi parte". Dalle indagini, inoltre, è emersa anche la collaborazione con gli investigatori di uno dei fratelli del presunto omicida, offerta allo scopo di fare luce sull'episodio. Il provvedimento di fermo è stato disposto poiché, secondo il pm, sussistono gravi indizi di reità ed per il pericolo di fuga dei tre stranieri, tutti senza fissa dimora.

    Avrebbe dovuto lasciare oggi Santa Domenica di Ricadi, per un'altra tappa della sua tournee estiva in Calabria, il circo Amedeo Orfei dove lavorava Alex Orfei, l'artista ritenuto responsabile dell'accoltellamento mortale del collega Werner De Bianchi. Il tendone degli spettacoli è ancora lì, in contrada Gesuini, ma tra le roulotte, in una delle quali è stato arrestato Orfei nella notte tra venerdì e sabato, l'atmosfera è di smobilitazione anticipata. La carovana circense era arrivata nella località affollata di turisti sabato 6 agosto per una tappa dedicata "agli amici di Tropea" come è scritto sui manifesti e le locandine per strada e che ha subito un drammatico stop. Gli investigatori della squadra mobile di Vibo Valentia stanno lavorando, anche tra quelle case mobili, per dare un volto e un nome ai presunti complici di Orfei, le tre o quattro persone che, secondo l'indicazione fornita da De Bianchi ai poliziotti prima di perdere conoscenza, avrebbero spalleggiato il domatore accusato di omicidio. Sul corpo della vittima, infatti, sarebbero state rilevate delle contusione provocate verosimilmente dai colpi sferrati con oggetti come bastoni e spranghe. A Vibo ieri sono giunti anche i parenti di De Bianchi impegnati alcuni dei quali da Castrovillari dove era accampato il circo Royal. La vittima Werner De Bianchi, sposato con una trapezista di origini spagnole, era padre di due bambine.

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