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    Bilancio bocciato, verso scioglimento Comune Tropea

     

     

    Bilancio bocciato, verso scioglimento Comune Tropea

    01 ago 16 Il Consiglio comunale di Tropea si avvia verso lo scioglimento, con conseguente caduta dell'Amministrazione presieduta dal sindaco Giuseppe Rodolico. Nel corso della riunione del Consiglio svoltasi stamattina, infatti, tre consiglieri della maggioranza "dissidenti" hanno sommato i propri voti a quelli della minoranza determinando la bocciatura dell'assestamento di bilancio. Il segretario generale ne darà comunicazione adesso alla Prefettura di Vibo Valentia, che provvederà alla sospensione degli organismi comunali nominando un Commissario. L'amministrazione comunale si era insediata nel maggio del 2014. Giuseppe Rodolico era stato eletto sindaco con la lista "Tropea Futura", ottenendo 1.652 voti. Al secondo, con 1.595 voti, si era classificato Giovanni Macrì, a capo della lista "Forza Tropea", ed al terzo Giuseppe Maria Romano, candidatosi con la lista "Progettiamo Tropea", che aveva riportato 965 preferenze.

    "La fine prematura dell'amministrazione comunale di Tropea mostra l'inconcludenza e la divisione in casa del Pd e satelliti, nonostante le recenti dichiarazioni di unità del segretario regionale del partito, Ernesto Magorno". Lo afferma la deputata M5s Dalila Nesci, in relazione al voto in consiglio comunale, contrario all'assestamento del bilancio. "Non è da scartare - prosegue la parlamentare 5 stelle - l'ipotesi che si sia trattato di un espediente per evitare l'eventuale scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, dato che si attendeva la conclusione della procedura di accesso disposta dal prefetto di Vibo Valentia. In ogni caso, in assenza per ora di riprove, il dato politico è che l'esperienza amministrativa del centrosinistra è stata brevissima, che l'alleanza di governo locale non ha retto, che ancora una volta la città non ha una guida, non ha un progetto né una prospettiva di rilancio. La disfatta della maggioranza è arrivata in estate, quando Tropea si mostra in tutto il suo splendore e nella sua ricchezza. Per l'improvvisazione e per i giochi della vecchia politica, la città dovrà dunque subire l'onta e i disagi conseguenti al commissariamento". "La mia Tropea - conclude Dalila Nesci - ha bisogno di uscire dalle logiche della paura, ha bisogno di liberare le energie civili e di recuperare il terreno perduto per causa dell'instabilità e dell'insipienza politica espresse dalla vecchia nomenclatura. Mi auguro che ci sia un'aggregazione delle forze sane. I tempi sono maturi per sconfiggere il condizionamento ambientale del voto e per aprire spazi concreti di libertà e di sviluppo collettivo".

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