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    Maxi blitz a Reggio, 57 arresti di CC e PS

     

    Maxi blitz a Reggio, 57 arresti di CC e PS

    28 set 15 Sono state arrestate 57 persone a Reggio Calabria dagli uomini della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti e detenzione abusiva di armi, aggravati dalla transnazionalità delle condotte criminose. "Si tratta di un'operazione storica perché è stata colpita una 'ndrangheta elitaria", così il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, ha definito l'inchiesta sulle famiglie Commisso e Aquino/Coluccio. Cinquantaquattro fermi sono stati disposti dalle procure di Reggio e Roma, 48 dei quali eseguiti dallo Sco della Polizia e dai Carabinieri del Ros (e non 57 arresti come riferito in un primo momento), nell'ambito di due indagini distinte coordinate dalla Procura nazionale antimafia. Sono 35 i provvedimenti emessi dalla procura di Reggio Calabria, 21 quelli della procura di Roma, concentrati in particolare a Latina. Alcuni sono ancora da eseguire perché riguardano persone al momento all'estero. Le indagini hanno colpito il clan Commisso, operante a Siderno (Reggio Calabria), con proiezioni in Canada e Olanda, e Coluccio di Marina di Gioiosa Jonica. Grazie all'indagine è stato scoperto che quest'ultima famiglia, come ha spiegato Cafiero de Raho, "è diventata riferimento di della mafia per il traffico di marijuana", significa che la 'ndrangheta sta diversificando gli affari, rispetto al traffico di cocaina, cui notoriamente è dedita. Il procuratore aggiunto di Reggio Nicola Gratteri ha definito l'indagine "una delle tre più importanti sulla 'ndrangheta degli ultimi 10 anni". L'operazione ha permesso tra l'altro di scoprire, ha aggiunto "il deposito delle armi del clan Commisso, che conta almeno 500 killer pronti a sparare".

    Le mani sul traffico dei fiori. Non solo traffico di droga e armi. La 'ndrangheta è arrivata a fare affari anche coi fiori olandesi. "Una delle figure di spicco è titolare di società di import-export di fiori anche in Olanda, nelle quali investiva il denaro da riciclare". Il dettaglio è stato riferito dal procuratore di Reggio, Federico Cafiero de Raho, in una conferenza stampa sull'inchiesta delle Procure di Reggio Calabria e di Roma, che ha portato a 54 fermi. Un fatto che non stupisce gli inquirenti. "La 'ndrangheta ha grande flessibilità nell'adattarsi a ciò che il mercato offre - ha spiegato il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino - e anche la capacità di agire in previsione sui segmenti che a un certo punto 'tireranno'". Proprio per la presenza nel mercato di Amsterdam, l'indagine è stata supportata anche dall'autorità giudiziaria olandese. Un fatto sottolineato dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti: "E' importante la cooperazione internazionale, che in questo caso ha funzionato molto bene". Oltre all'associazione mafiosa, al traffico di stupefacenti e alle intestazioni fittizie di società, tra i reati contestati dalle due procure - come ha spiegato il procuratore aggiunto di Reggio Nicola Gratteri - c'è anche "il riciclaggio di 250 tonnellate di cioccolata Lindt sottratta all'azienda, per un valore di 7,5 milioni". Gratteri ha parlato dell'inchiesta come di "un'indagine di Seria A, una delle tre più importanti della procura di Reggio da dieci anni, per i nomi coinvolti. La famiglia Commisso di Siderno è la più rilevante in questo momento", con propaggini anche a Toronto e Montreal.

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