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    Controlli della Prefettura di Cosenza sul Cara di Aprigliano sotto sequestro

     

    Controlli della Prefettura di Cosenza sul Cara di Aprigliano sotto sequestro

    21 set 15 Sono stati molteplici i controlli disposti dalla Prefettura di Cosenza nel Centro di temporanea accoglienza per migranti di Spineto, nel comune di Aprigliano. Lo afferma, in una nota, la stessa Prefettura. "Anche la provincia di Cosenza - è scritto nella nota - è stata interessata dall'ingente flusso migratorio con l'arrivo di circa 2.000 persone di diverse etnie, ospitate nei vari centri di accoglienza. In esecuzione delle direttive impartite dal Ministero dell'interno, si è reso pertanto necessario individuare - in condizioni di massima urgenza, strutture di accoglienza temporanea capaci di ospitare queste persone e, a tal fine, la Prefettura di Cosenza con più circolari ha interessato i sindaci della provincia. Soltanto sei sindaci, sui 155 comuni siti nel territorio provinciale, hanno manifestato una disponibilità. Il sindaco di Aprigliano, con lettera del 29 agosto 2014, ha comunicato alla Prefettura che in località Spineto esisteva una struttura idonea a fronteggiare l'emergenza sbarchi, denominata "ex Capriolo" e gestita dalla cooperativa S. Anna. La cooperativa ha quindi prodotto la documentazione necessaria per la stipula di una convenzione finalizzata a svolgere il servizio di accoglienza, allegando anche un certificato di agibilità della struttura". "Una volta entrato in funzione il Centro - prosegue il comunicato - la Prefettura ha effettuato diversi sopralluoghi mediante un gruppo di lavoro formato da tutte le istituzioni competenti, tra cui Questura, Carabinieri, Vigili del Fuoco ed Azienda sanitaria provinciale. Nel corso delle diverse ispezioni il Gruppo ha rilevato alcune carenze con conseguente adozione di volta in volta, nei confronti della Cooperativa, di provvedimenti sia di natura sanzionatoria che di diffida ad eseguire precisi adempimenti necessari per assicurare idonee e dignitose condizioni di soggiorno agli ospiti ed il regolare funzionamento del Centro, verificando nei successivi sopralluoghi l'esecuzione delle disposizioni impartite. Recentemente, negli scorsi mesi di giugno e luglio, alcuni migranti hanno attuato eclatanti manifestazioni di protesta che hanno reso necessario l'intervento delle Forze dell'ordine e che si sono concluse con la denuncia di dieci migranti per i reati di saccheggio e devastazione. Il Prefetto, al fine di comprendere i motivi che avevano indotto i migranti a protestare, ha ascoltato personalmente una delegazione degli ospiti del Centro che nella circostanza ha lamentato carenze nei servizi prestati dalla Cooperativa e un'eccessiva distanza della struttura dai paesi limitrofi". La Prefettura evidenzia inoltre che "le doglianze dei migranti confermavano quanto riferito il giorno precedente dalla Questura circa una situazione di degrado. Il Prefetto ha pertanto disposto una nuova verifica a cura del Gruppo di lavoro affinchè i tecnici dell'Azienda sanitaria e dei Vigili del fuoco e i funzionari dell'Ufficio Immigrazione della Questura e, su specifica richiesta dello stesso Prefetto, anche della Squadra Mobile, nonché i rappresentanti delle altre componenti, accertassero le attuali condizioni della struttura. A seguito del sopralluogo, eseguito il 21 agosto, riscontrata l'esistenza di una effettiva situazione di degrado, lo stesso Gruppo decideva all'unanimità di assegnare alla Cooperativa il compito di eseguire alcuni adempimenti da attuare per il rispristino della funzionalità del Centro. In occasione dell'intervento effettuato dalla Questura a causa della citata protesta per la prima volta venivano anche adombrati dubbi in merito alla agibilità della struttura, in quanto agli atti del comune di Aprigliano risultava l'esistenza di un certificato di agibilità relativo ad uno solo dei due edifici che la compongono, mentre per l'altro si era rinvenuta solo una copia di analogo certificato senza il relativo fascicolo. Il Prefetto ha pertanto disposto ulteriori accertamenti presso il comune di Aprigliano al fine di verificare l'autenticità della certificazione. Dalle informazioni comunicate dal sindaco il 27 agosto si apprendeva che solo una parte della struttura era agibile". "Alla luce delle notizie apprese, il Prefetto - è detto ancora nel comunicato - ha vietato immediatamente l'accesso e la permanenza delle persone sia nelle aree sicuramente non agibili, sia in quelle per le quali sussistevano dubbi circa l'agibilità, avviando anche un piano di graduale trasferimento dei migranti. Solo il 18 settembre scorso, in occasione dell'emanazione del decreto con il quale la Procura della Repubblica di Cosenza, a seguito di mirate indagini, ha disposto il sequestro preventivo dell'intera struttura di Spineto per ipotesi di reato in materia urbanistico-edilizia, la Prefettura è stata messa a conoscenza della revoca dell'agibilità decretata il precedente giorno 10 dal Servizio tecnico del Comune di Aprigliano. Il trasferimento dei circa 25 migranti ancora presenti nel Centro è stato ultimato lo stesso giorno 18 al momento dell'apposizione dei sigilli in esecuzione del provvedimento dell'Autorità Giudiziaria. Il Prefetto, qualora dalle indagini in corso dovesse risultare la falsità della documentazione prodotta o ritardi e mancanze nella comunicazione alla Prefettura delle informazioni in ordine alla certificazione di agibilità della struttura, si riserva di adottare ogni iniziativa di legge nelle idonee sedi a tutela degli interessi delle istituzioni".

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