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    Mons. Bertolone a capo della Cec Calabria, reazioni e commenti

     

     

    Mons. Bertolone a capo della Cec Calabria, reazioni e commenti

    04 set 15 "L'elezione di mons. Vincenzo Bertolone a Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, è un grande segno di speranza e deve aprire sempre di più le nostre comunità e i luoghi di impegno verso un mondo solidale, aperto, coraggioso, verso un presente ed un futuro che dobbiamo costruire insieme perché solo in questo modo le forze si moltiplicano". Lo afferma il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, Grazioso Manno. "La nomina, ha suscitato in me - continua - una profonda emozione perché del "mio" Vescovo ho sempre ammirato la voglia di fare, i continui stimoli e piste pastorali e di testimonianza offerte, la fede semplice e l'amore per le persone, specialmente quelle più vulnerabili e indifese. Sono molto grato a mons. Bertolone, per le diverse occasioni di crescita offerte al Consorzio di Bonifica, ed in particolare il protocollo d'intesa (caso unico in Italia) che ha segnato un punto alto di collaborazione con la Chiesa diocesana, instillando una cooperazione fattiva per la cura e salvaguardia del creato sempre più da considerare bene comune. L'elezione del Vescovo Vincenzo, alla vigilia del 22esimo anniversario dell'uccisione di don Pino Puglisi, di cui è stato postulatore nella causa di beatificazione, è un ulteriore "segno dei tempi" che indica già il programma della sua azione e il suo stile che deve essere anche il nostro".

    "La nomina di mons. Vincenzo Bertolone a presidente della Conferenza Episcopale Calabra mi riempie di gioia. Egli è uno straordinario pastore della Chiesa, attento ai bisogni degli ultimi e che alla professione della fede cristiana ha affiancato una ferma e risoluta azione di contrasto alla criminalità organizzata". E' quanto si legge in una nota di Salvatore Magarò, presidente dell'Associazione Più di Cento - Tana per la Legalità. "Una riflessione di monsignor Bertolone - aggiunge - ha inaugurato il 21 marzo del 2012 il ciclo di sedute solenni organizzate a Palazzo Campanella, celebrative della giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime di 'ndrangheta. Nel 2013 l'Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, postulatore della causa di beatificazione di Don Puglisi, fu ospite gradito a Castiglione Cosentino dove consegnò il Pacchero d'Argento nelle mani di Suor Carolina Iavazzo, storica collaboratrice del sacerdote palermitano. E' autore della nota introduttiva della mia ultima pubblicazione "Quasi Cento". Assume il ruolo guida dei presuli calabresi in un momento nel quale il tessuto politico-sociale è minacciato dalla sfiducia verso le istituzioni, dalla crisi economica, dalla crescente disoccupazione, dalla difficile condizione in cui versano le famiglie. L'insediamento di mons. Bertolone - ha concluso Magarò - si caratterizza come un segnale di continuità rispetto all'esperienza di mons. Salvatore Nunnari, di cui rimangono ben fissate nella nostra memoria le dure parole indirizzate ai seguaci del male contenute nella lettera pastorale intitolata "Mi rivolgo a voi uomini della mafia". Non è un caso se la sua nomina coincide con l'adozione delle nuove direttive sulle feste popolari, quel vademecum di regole che pone la Chiesa in netta contrapposizione rispetto ai tentativi di infiltrazione delle cosche nei riti e nelle processioni religiose. A monsignor Vincenzo Bertolone formulo i più fervidi auguri di buon lavoro".

    "Il cuore dell'uomo e la testimonianza, l'attenzione agli ultimi e la ricerca della giustizia sono sicuramente alcuni tratti distintivi del magistero e dell'azione pastorale di mons. Vincenzo Bertolone al quale, con immensa gioia, esprimo a nome della Coldiretti della Calabria calorosi auguri di buon lavoro per l'elezione a Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese e a lui rivolgiamo un sentito augurio, a nome della Coldiretti della Calabria". Così Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria saluta la nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace. "Con mons. Bertolone - prosegue - che vuole immensamente bene alla Calabria percorreremo insieme un tratto del nostro cammino all'insegna della condivisione degli stessi valori ispirati alla Dottrina Sociale della Chiesa, all'attenzione verso il prossimo, dalla custodia del creato e all'impegno verso il giusto riconoscimento del lavoro e della fatica di ogni uomo. Sono questi i valori della nostra agricoltura, perché il settore non è solo mera produzione di un bene ma è sempre di più una attività sociale che mette al centro la persona, le famiglie che ci chiedono trasparenza e sicurezza alimentare e prodotti che rispettino l'ambiente in cui viviamo e il lavoro di ciascuno. E' ancora viva la sua recente partecipazione alla settimana che la Coldiretti Calabria ha svolto ad Expo Milano, durante la quale, si è soffermato in particolare sulle potenzialità che l'agroalimentare può offrire alla Calabria ed in particolare ai giovani. Eccellenza, noi ci siamo!! Offriamo al neo-presidente dei Vescovi Calabrese la nostra più sincera collaborazione per costruire percorsi di sviluppo e solidarietà. Rivolgiamo un sentito ringraziamento a mons. Salvatore Nunnari che ha saputo guidare ed indicare, anche con scelte coraggiose, la strada di una autentica conversione negli ambienti sociali, politici ed ecclesiali".

    "La politica ed il meridionali hanno nella Chiesa e nella grande tradizione cattolica un alleato formidabile per far valere le ragioni di questa parte del Paese. In tal senso - sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco - l'elezione di mons. Vincenzo Bertolone a presidente della Conferenza Episcopale Calabra ci rincuora e ci dà speranza. L'Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, a cui auguro buon lavoro, conosce a fondo i drammi sociali che affliggono il Mezzogiorno. L'attenzione della Chiesa per l'Italia del Sud - aggiunge - è remota: il primo documento della Chiesa sul Mezzogiorno è del 1948 e quello del 1989 ('Mezzogiorno: sviluppo nella solidarietà') indica nella mancanza di lavoro per i giovani 'la più grande questione nazionale'. Di quegli anni e purtroppo anche dei nostri giorni. Con la Chiesa calabrese la politica deve confrontarsi continuamente, per rimettere al centro del proprio impegno, soprattutto dinanzi alla tragedia umanitaria dei migranti, parole come solidarietà, accoglienza ed umanità".

    "Accolgo con grande piacere la designazione di mons. Vincenzo Bertolone alla presidenza della Conferenza Episcopale Calabra. Si tratta di una nomina che suggella un cammino di fede e impegno solidale che in questi anni ha visto protagonista il presule sul territorio calabrese come vescovo di Cassano allo Ionio prima e, successivamente, come arcivescovo di Catanzaro-Squillace". È quanto afferma il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. "Una testimonianza autentica e densa di significati - aggiunge - che ha offerto un contributo tangibile alla complessa opera di edificazione di un idem sentire in seno alla comunità calabrese, che mons. Bertolone ha sempre ispirato ai valori profondi della fede cristiana e ai principi della solidarietà nei confronti dei più deboli. Una missione, la sua, che da sempre pone al centro il coinvolgimento e la partecipazione della società civile lungo un sentiero coraggioso di riscatto dall'oppressiva presenza della criminalità organizzata e dalle minacce del malaffare. Sono convinto che questo prezioso patrimonio di esperienze, unito alla grande statura spirituale, morale e culturale, costituiranno gli elementi fondanti del nuovo e importante ministero che mons. Bertolone si accinge ad iniziare. Ministero che seguirà le orme tracciate dal predecessore, mons. Salvatore Nunnari, a cui rivolgo un sentito ringraziamento per la virtuosa opera svolta. Non posso dunque che ribadire a nome mio e dell'intera amministrazione comunale di Reggio, i sentimenti di piena soddisfazione e viva gioia per l'avvio di questo nuovo capitolo nella storia della Conferenza Episcopale Calabrese che, ne sono certo, lascerà un segno profondo e indelebile nel più ampio percorso di crescita, sociale, culturale e spirituale, della nostra regione".

    "Vivo compiacimento viene espresso dalla Cisl per la nomina di mons. Bertolone alla guida della Conferenza Episcopale Calabrese". Lo afferma il segretario generale della Cisl Calabria Paolo Tramonti che aggiunge: "la Cisl riafferma la piena condivisione e sostegno all'azione dei vescovi calabresi chiamati ad agire in una terra dove i problemi legati, al precariato, ai fenomeni di esclusione sociale, alla criminalità rappresentano vere e proprie piaghe sociali. Tutti temi su cui è necessario realizzare il più ampio coinvolgimento e sinergia per migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini. In questo senso, per la Cisl, l'insegnamento che ci viene quotidianamente dal Santo Padre è ancora più attuale ed importante per il riscatto di territori sofferenti come i nostri".

    Il sindaco di Cassano Gianni Papasso, plaude alla notizia della nomina di mons. Vincenzo Bertolone, già vescovo della diocesi di Cassano, alla carica di presidente della Conferenza Episcopale Calabra e ha provveduto nell'immediato a scrivergli una lettera. "Eccellenza Reverendissima - ha scritto Papasso - è con grande emozione e orgoglio personale e istituzionale che esprimiamo la soddisfazione per la Sua nomina a presidente della Conferenza Episcopale Calabra. Sappiamo di interpretare il sentimento delle nostre popolazioni, che hanno avuto modo di conoscere il Suo grande valore di uomo e di Pastore, negli anni in cui Ella ha sapientemente guidato l'antica Diocesi di Cassano. Oggi alla guida della Chiesa di Calabria, Ella raccoglie la bella eredità di mons. Salvatore Nunnari. Siamo certi che saprà essere, con le doti di sapienza, umanità e umiltà, che Le appartengono e che sono da tutti ampiamente riconosciute, una guida sicura e autorevole per l'intera comunità cristiana calabrese. Allo stesso tempo saprà accompagnare lo slancio di quanti, in questa bella e difficile terra, hanno il coraggio di testimoniare la loro fede cristiana o il loro impegno civile mettendosi a servizio del bene comune. Una terra che se amata, rispettata e guidata con saggezza non avrà paura del futuro ma, sviluppando tutte le sue potenzialità, potrà avviarsi verso traguardi di progresso e riscatto, libera da povertà, ingiustizie ed arretratezza".

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