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    In migliaia alla manifestazione a sostegno del porto di Gioia

     

     

    In migliaia alla manifestazione a sostegno del porto di Gioia

    30 ott 15 Alcune migliaia di persone hanno partecipato a Gioia Tauro alla manifestazione organizzata dai sindacati per chiedere il rilancio del porto. L'iniziativa, già programmata da alcune settimane, arriva dopo che ieri gli operai dello scalo, dopo aver ricevuto la notifica della cassa integrazione per il mese di novembre, hanno iniziato uno sciopero che é proseguito anche nella giornata odierna. La manifestazione è stata indetta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con la partecipazione del sindacato di base Sul e del coordinamento dei portuali. Obiettivo della protesta la Mct, la società terminalista che gestisce il porto di Gioia Tauro, alla quale tutti hanno chiesto di aumentare i volumi e rilanciare il transhipment. I segretari regionali delle organizzazioni sindacali hanno evidenziato che "questo è solo l'inizio, non ci fermeremo. Sappiano le società terminaliste e sappia il Governo che non ci accontenteremo di accettare supinamente ammortizzatori sociali o esuberi perché sappiamo che se dovesse morire Gioia Tauro morirebbe la Calabria e un pezzo del sistema paese". Il sindaco di Gioia Tauro, Giuseppe Pedà, ed il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, hanno rivolto critiche alla Mct ed al Governo. "Il Governo - ha detto Raffa - deve dirci che fine ha fatto la cabina di regia sulla Calabria e su Gioia Tauro e qual è la posizione del Governo sulla Zes". Alla manifestazione erano presenti rappresentanti dei partiti, sindaci, don Pino De Masi, di Libera, ed imprenditori come Nino De Masi, che ha invitato i lavoratori a costruire "una Calabria senza padroni e padrini".

    Ministro Delrio convoca riunione per il 5 novembre a Roma. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio ha comunicato al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio di avere fissato un incontro per il 5 novembre al Ministero per discutere della problematiche del porto di Gioia Tauro. Insieme ad Oliverio parteciperanno all'incontro il sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà ed i segretari generali della Calabria dei sindacati. Oliverio, già nella serata di ieri, aveva avuto un colloquio telefonico con Delrio al quale aveva sottolineato la necessità di affrontare le questioni relative al porto di Gioia Tauro, registrando, in questo senso, una disponibilità da parte del ministro. La convocazione della riunione col Ministro Delrio era stata comunicata ai segretari generali dei sindacati di categoria anche dal prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, nel corso di un incontro svoltosi oggi pomeriggio cui ha partecipato una delegazione dei lavoratori. I sindacalisti stanno adesso cercando di convincere gli operai che ancora bloccano il gate di ingresso al porto di Gioia Tauro a sospendere la protesta. Alcuni lavoratori, infatti, vorrebbero mantenere il blocco all'ingresso dello scalo sino al giorno della riunione a Roma. Stanotte a mezzanotte, intanto, si conclude lo sciopero dei portuali iniziato ieri.

    Rimosso blocco A3. I lavoratori del porto di Gioia Tauro hanno deciso di rimuovere il blocco delle rampe di accesso allo svincolo dell'A3 Salerno-Reggio Calabria. Resta, invece, bloccato il gate del porto. Una delegazione di operai e di rappresentanti sindacali é stata convocata dal prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, per una riunione urgente. Gli operai ed i sindacati ribadiscono con forza l'urgenza di un tavolo ministeriale sulla situazione della struttura di Gioia Tauro.

    "Questa è una giornata importante, quasi storica, perché sancisce e dimostra come dalla Calabria arrivano richieste univoche per la difesa e per il rilancio dello scalo portuale". Lo ha detto l'assessore regionale al Porto e alla logistica, Francesco Russo, nel corso della manifestazione svoltasi a Gioia Tauro. L'intervento dell'assessore regionale è stato applaudito ed apprezzato dai portuali che hanno partecipato alla protesta. "Per noi - ha aggiunto Russo - Gioia Tauro rappresenta la base sulla quale costruire ogni ipotesi di sviluppo della Calabria. Vi è un'interlocuzione tuttora in corso con il ministro Delrio per concretizzare un tavolo di confronto su Gioia Tauro. Una realtà per la quale la Giunta regionale sta infondendo tutte le energie possibili".

    "L'esasperazione dei lavoratori di Gioia Tauro è al limite e il tempo delle promesse è ampiamente scaduto. Chiediamo al ministro delle Infrastrutture Delrio la convocazione immediata di un tavolo di confronto con proprietà, Regione e sindacato di categoria e confederale". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario confederale della Cisl, Luigi Sbarra, "richiamando l'attenzione - é detto in una nota - sullo sciopero unitario indetto dalle rappresentanze Cgil, Cisl, Uil e Ugl dei lavoratori portuali di Gioia Tauro". "Il porto di Gioia Tauro - aggiunge - rappresenta una risorsa per la Calabria, per il Mezzogiorno e per tutta l'Italia. Bisogna rilanciarne il ruolo e la competitività con investimenti adeguati e strumenti di fiscalità di sviluppo specifici. Il Governo deve assumere un ruolo forte in questa vicenda e determinare una svolta da cui dipende il futuro di migliaia di famiglie e un pezzo importante dell'economia nazionale. Le tensioni sono altissime e se non arriveranno risposte concrete dalle istituzioni sono destinate a peggiorare ulteriormente. La via della ripartenza passa da nuovi investimenti e dal riconoscimento di una fiscalità di vantaggio vera, concreta, capace di rispondere alle terribili diseconomie che affliggono il porto e che devono essere rimosse se vogliamo trasformare questa realtà in volano di sviluppo per tutto il Paese. Una cosa è certa: la perdita di quote di traffico del porto non può essere scaricata sulle spalle dei lavoratori con brutali ridimensionamenti occupazionali e ricorsi alla cassa integrazione. Non è facendo macelleria sociale che si esce dal pantano. Al contrario: occorre rilanciare, investire, innovare. Il Governo deve assumere la responsabilità di questo processo, e deve farlo insieme alle rappresentanze sociali, dando vita a strumenti volti a incoraggiare competitività e investitori privati, a riscattare servizi portuali e retroportuali valorizzando la centralità del lavoro produttivo". "Le potenzialità - conclude Sbarra - sono elevate, ma perché possano concretizzarsi occorre un segnale forte che metta il riscatto del porto calabrese al centro delle priorità nazionali. Il Governo batta subito un colpo".

    "Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio convochi subito le parti dimostrando nei fatti l'attenzione e la sensibilità del Governo alle tematiche dell'occupazione della Calabria e del Mezzogiorno". E' quanto chiede la Cgil nazionale circa la situazione del porto di Gioia Tauro. "E' da due giorni, infatti, che i lavoratori del porto - prosegue la nota della Cgil - sono unitariamente in astensione dal lavoro. La struttura produttiva sta scontando una riduzione dei volumi di traffico con il serio rischio che ai 300 lavoratori già in cassa integrazione si possano aggiungere ulteriori problemi occupazionali in un'area come quella della Calabria e del Mezzogiorno già sottoposta a notevolissime tensioni occupazionali, sociali e produttive. Grazie alla spinta unitaria dei lavoratori e di Cgil, Cisl e Uil della Calabria sono state investite le istituzioni locali, a partire dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliviero, che, a sua volta, ha coinvolto il Ministero delle Infrastrutture chiedendo l'urgente convocazione delle parti".

    "Lo sviluppo economico della Calabria non può prescindere dal rilancio fattivo del Porto di Gioia Tauro. In questa direzione, l'Amministrazione regionale ha già dato prova di qual è il suo chiaro indirizzo, stanziando risorse per l'abbattimento delle tasse di ancoraggio e riprendendo in mano, accelerandolo, l'iter per l'istituzione della Zes". Lo afferma il Vice Presidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino, che nella mattinata di oggi ha preso parte alla manifestazione dei lavoratori portuali di Gioia Tauro. "In questi mesi - ha sottolineato D'Agostino - le scelte politiche fatte per lo scalo gioiese hanno determinato l'avvio di un percorso ambizioso che intendiamo proseguire fino in fondo, ma sappiamo anche che il lavoro da compiere è ancora tanto, e non riguarda solo l'area portuale, ma contestualmente il retro porto. A riguardo, proprio questa mattina, è stato puntuale l'intervento dell'assessore Francesco Russo, che ha ricordato come la Regione sia impegnata su tutti i fronti per il rilancio di questa infrastruttura strategica, e che da Gioia Tauro passa la crescita dell'intera Calabria. In futuro, ad esempio, si dovrà tornare ad investire sulla rete ferroviaria a supporto delle attività portuali e retro portuali. L'assessore Russo e il Presidente Oliverio sono i primi a scommettere su questo percorso. Tali sforzi, tuttavia, saranno utili solo se sostenuti anche dal Governo e dall'azienda terminalista". "Dalla manifestazione di oggi - ha concluso - è arrivata una richiesta precisa da parte dei lavoratori portuali: garanzie sul futuro. Da questo punto di vista, lo ribadisco, la Regione è vicina alle loro istanze. Ma solo con il gioco di squadra sarà possibile dare risposte concrete a questa domanda di sviluppo".

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