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    Ucciso per 10 euro il giovane di Catanzaro, in manette l'autore. C'è un testimone

    Il giovane fermato per l'omicidio

     

    Ucciso per 10 euro il giovane di Catanzaro, in manette l'autore. C'è un testimone

    25 ott 15 Ci sarebbe un debito di 10 euro per l'acquisto di uno spinello alla base dell'omicidio di Marco Gentile, il diciottenne ucciso ieri sera a Catanzaro. Per il delitto gli agenti della squadra mobile e delle volanti hanno fermato Nicolas Sia (nella foto), di 19 anni. Durante la notte gli investigatori hanno sentito testimoni ed hanno ricostruito l'accaduto. La vittima avrebbe acquistato uno spinello da Sia e non lo avrebbe pagato. Ieri sera i due hanno litigato per il denaro e Sia ha ucciso Gentile. Le indagini della squadra mobile di Catanzaro sono coordinate dal sostituto procuratore di Catanzaro, Paolo Petrolo. Nel corso della notte gli investigatori hanno ritrovato e sequestrato il coltello usato per l'omicidio. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori la vittima doveva la pagare la somma di dieci euro a Nicola Sia per l'acquisto di uno spinello. Nei giorni scorsi Marco Gentile, in presenza di altre persone, si sarebbe rifiutato di pagare il debito. Ieri sera Gentile e Sia si sono incontrati in un vicolo nei pressi dei giardini di San Lorenzo, luogo abitualmente frequentato dai ragazzi catanzaresi, e sarebbe nata una lite. Sia ha estratto un coltello e ha colpito la vittima alla gola. Gentile è stato soccorso ed accompagnato in ospedale dove è morto poco dopo. I poliziotti, in poco tempo, hanno individuato l'autore del delitto attraverso la testimonianza di quattro persone.

    Ipotesi omicidio premeditato. Il diciannovenne Nicola Sia, fermato per l'omicidio di Marco Gentile avvenuto ieri sera a Catanzaro, avrebbe agito con premeditazione. E' questa l'ipotesi sulla quale stanno lavorando gli investigatori della squadra mobile e delle volanti di Catanzaro. Già nei giorni scorsi, tra i due ragazzi, c'era stato un litigio scaturito dal mancato pagamento di un debito di 10 euro per l'acquisto di uno spinello da parte della vittima. Ieri sera i due si sono nuovamente incontrati e Sia, dopo l'ennesima lite, ha ucciso Gentile. Durante l'aggressione al diciottenne, Sia si è ferito ad una mano. Subito dopo Sia ha nascosto il coltello a serramanico usato per il delitto a casa della madre e successivamente, a bordo del suo motorino, stava poi raggiungendo l'abitazione del padre, nella zona periferica di Catanzaro. Gli agenti della squadra mobile e delle volanti giunti sul luogo del delitto hanno seguito le tracce di sangue lascia da Sia e sono giunti all'abitazione della madre del diciannovenne dove hanno ritrovato e sequestrato il coltello a serramanico. Successivamente il ragazzo è stato rintracciato e sottoposto a fermo.

    C'è un testimone. C'è un testimone che ha assistito all'omicidio di Marco Gentile, il diciottenne ucciso ieri sera a Catanzaro. Per il delitto gli agenti della squadra mobile e delle volanti hanno fermato Nicolas Sia, di 19 anni. Quando Sia ha estratto il coltello per colpire Gentile è intervenuto un terzo ragazzo per cercare di evitare l'accoltellamento. Il testimone ha avuto una colluttazione con Sia e quest'ultimo gli ha strappato la maglietta con il coltello. La dinamica di quanto è accaduto è stata ricostruita dagli investigatori attraverso il racconto del testimone. Almeno altre tre persone, inoltre, hanno fornito una serie di elementi utili per identificare l'autore dell'omicidio.

    Lombardo: Violenza inaudita. "L'omicidio avvenuto ieri sera a Catanzaro è una vicenda assurda e di una violenza inaudita". Lo ha detto l Procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo. "L'omicidio - ha aggiunto - è già un fatto gravissimo ma uccidere un ragazzo di diciotto anni per dieci euro è davvero inaudito. Non si riesce a trovare le parole per poter commentare un episodio di questo genere. Un fatto incomprensibile con una furia omicida senza precedenti".

    Abramo: Un delitto incredibile. "Una tragedia incredibile che scuote le coscienze di tutta la città. Non ci sono parole sufficienti per esprimere un dolore che tocca tutti noi, non solo le due famiglie devastate da un crimine così assurdo". Lo afferma in una nota il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, circa l'omicidio del diciottenne Marco Gentile. "Quando una giovane vita viene spezzata - aggiunge - e un'altra compromessa per sempre , ognuno ha il dovere di interrogarsi su quanto avvenuto. Entrambi i ragazzi coinvolti in questa agghiacciante vicenda sono probabilmente vittime di un fenomeno che sta divorando generazioni di giovani. Le istituzioni, la famiglia, la scuola, ognuno per la propria parte escono sconfitte. Le lacrime non bastano, dobbiamo fare di più. Abbiamo il dovere di stanare le bestie che alimentano il mercato della droga, leggera o pesante che sia, tra i nostri ragazzi. Dietro i ragazzi ci sono gli adulti e spesso ci sono organizzazioni criminali. Le telecamere che abbiamo installato ai giardini di San Leonardo e in altre aree della città possono darci un aiuto. Solo individuando chi fa circolare la droga tra i giovani, potremo dare una risposta ad un dramma senza precedenti nella nostra città". "Sono convinto - conclude Abramo - che, sulla scia dell'indagine che le forze dell'ordine stanno portando avanti sull'omicidio del povero Marco, si riuscirà a spezzare l'insopportabile mercato che distrugge decine e decine di giovani vite".

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