Lectio Magistralis di Cacciari sulla lettura al Tropea festival - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Lectio Magistralis di Cacciari sulla lettura al Tropea festival

17 ott 15 "Leggere porta alla radice logos, inteso come parola, linguaggio, discorso; logos è ciò che armonizza e mette insieme. Lo scritto che leggo e raccolgo è muto. Non posso interrogarlo; né chiedere quale concetto realmente vuole esprimere". Lo ha detto Massimo Cacciari, filosofo, accademico ed ex sindaco di Venezia, nella "lectio magistralis" sul tema "Perché leggere?" che ha tenuto nell'ambito del Tropea Festival Leggere&Scrivere. "Si è convinti che nel mio scritto - ha detto ancora Cacciari - deposito il significato razionale del mio dire, ma si può davvero fare a meno del tono di voce e del timbro? I pensatori del passato si erano posti il problema dell'importanza della retorica, intesa come capacità di sviluppare argomenti. Ma nella modernità? In che modo si comunica? Le nuove generazioni sono immerse in un'epoca in cui si assiste irrimediabilmente al decadimento della parola. E' l'era dei flash, delle battute veloci, dei suoni e delle espressioni che sostituiscono intere frasi. Tra tweet e hashtag si cerca una comunicazione immediata, nel senso puro del termine senza mediazioni". I rimedi? Secondo Cacciari "mantenere vivo l'ascolto, ricordare la sacralità della memoria (Mnemosyne), rivalutare la 'poeticità' di ogni lingua. I rimedi esistono, basta accoglierli".