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    Sessantaquattro tonnellate di traversine tossiche sequestrate da Gdf nell'Alto Tirreno Cosentino

     

    Sessantaquattro tonnellate di traversine tossiche sequestrate da Gdf nell'Alto Tirreno Cosentino

    16 ott 15 Sessantaquattro tonnellate di traversine in legno, già utilizzate per supporto ai binari della rete ferroviaria dell'Alto Tirreno cosentino, sono state sequestrate dalla Guardia di finanza di Cosenza perché ritenute tossiche e pericolose. Il sequestro dei rifiuti "speciali pericolosi", accatastati su un piazzale, è stato attuato a seguito di un'ispezione dei finanzieri che hanno trovato anche un vagone abbandonato e cumuli di materiale edile depositati in prossimità dei binari. I finanzieri hanno scoperto il materiale nel corso delle attività di controllo e monitoraggio del territorio con particolare riferimento alla tratta ferroviaria che corre lungo le coste dell'Alto Tirreno cosentino. Le attenzioni si sono concentrate sulle attività realizzate a seguito del rinnovo della rete ferroviaria calabrese, per il quale è stato erogato un finanziamento pubblico di 28 milioni di euro, in parte anche dell'Unione Europea. Le tradizionali traversine in legno, molto utilizzate negli anni passati, sono oggi considerate "rifiuti speciali pericolosi" in quanto la sostanza utilizzata per isolarle da agenti atmosferici è stata riconosciuta altamente cancerogena. Si tratta, nello specifico, del "creosoto" la cui pericolosità è attestata da studi scientifici - rilevano i finanzieri - che dimostrano la sua incidenza nell'aumento di forme tumorali e che hanno spinto l'Unione Europea a decretarne l'estrema nocività e a vietarne l'utilizzo. Rilevata la pericolosità per la salute pubblica e le condizioni di abbandono e trascuratezza in cui versavano le traversine, poggiate direttamente sul terreno sottostante, a rischio di infiltrazione, i "rifiuti speciali pericolosi" e l'area sovrastante sono stati immediatamente sottoposti a sequestro.

    "E' stato completato in mattinata lo smaltimento, le cui attività preliminari erano state regolarmente intraprese nei mesi precedenti, nel rispetto della normativa vigente, delle traversine in legno presenti nella stazione ferroviaria di Praia-Aieta-Tortora". Lo riferisce un comunicato di Rfi in relazione al sequestro del materiale ritenuto tossico e pericoloso. "L'attività è stata avviata lunedì 12 ottobre - prosegue la nota di Rfi - previa autorizzazione da parte dell'autorità giudiziaria. Le traversine in legno, infatti, sono state poste sotto sequestro lunedì 5 ottobre dalla Guardia di Finanza. Il cronoprogramma dei lavori dell'impresa esterna appaltatrice prevedeva lo smaltimento delle traversine a partire da venerdì 9 ottobre. Cronoprogramma approvato prima del sequestro. Le traverse in legno sono state rimosse dalla sede ferroviaria e sostituite con quelle in cemento armato precompresso nel corso dei lavori di potenziamento infrastrutturale della stazione Praia-Aieta-Tortora"

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