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    Geologi: Dopo danni in Campania e Abruzzo, ora preoccupa maltempo in Calabria

     

     

    Geologi: Dopo danni in Campania e Abruzzo, ora preoccupa maltempo in Calabria

    15 ott 15 "Dopo le frane e le esondazioni di ieri in Abruzzo e Lazio, seguono quelle della Campania di oggi e chissà cosa succederà tra stasera e domani in Calabria, Puglia e Sicilia, dove è atteso il passaggio della stessa perturbazione che ha interessato le regioni citate: ancora una volta accusiamo la mancanza di manutenzione e di reali azioni di prevenzione pre-evento, anche in quelle occasioni, come in questo caso, in cui eventi piovosi eccezionali vengono largamente previsti e preannunciati". Lo sottolinea, in una nota, Francesco Peduto, presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania, commentando i disastri provocati dal maltempo in tutte le province della regione. Peduto punta il dito contro "la crescita incontrollata dei centri abitati e delle periferie metropolitane nell'ultimo cinquantennio, avvenuta troppo in fretta e con poca attenzione alle conseguenze dell'azione antropica sul territorio". "Soprattutto le espansioni urbane - evidenzia - ricadono in aree ad alto rischio idrogeologico, su versanti in frana, o lungo gli argini dei fiumi in aree che una volta rappresentavano le loro naturali 'casse di espansione' durante le piene". "Nonostante i proclami tutti gli eventi degli ultimi anni, in Campania come nel resto del paese, mostrano un paese ancora lontano da politiche efficaci di salvaguardia del territorio e delle vite umane" aggiunge Peduto che conclude: "Una volta e per tutte dovremmo convincerci che l'Italia è diversa dalla Germania o dalla Polonia, per fare degli esempi, il nostro è un paese geologicamente giovane e di frontiera, perciò soggetto come territorio a un perpetuo divenire a causa delle dinamiche geofisiche e geomorfologiche, da cui derivano le criticità di rischio non solo idrogeologico, ma anche sismico e vulcanico. Invece ancora oggi le misure di protezione civile preventiva sono in larga parte inesistenti o, quantomeno, insignificanti".

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