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    Sbarcati a Reggio i 717 migranti, alcuni con la scabbia

     

    Sbarcati a Reggio i 717 migranti, alcuni con la scabbia

    06 ott 15 E' giunta nel porto di Reggio Calabria nave Dattilo, della Guardia costiera, con a bordo 717 migranti tra i quali 533 uomini, 164 donne e 20 minori. Le loro condizioni sono buone. Sono segnalati solo alcuni casi di scabbia. Una volta ultimato lo sbarco, i migranti saranno distribuiti sulla base del piano di riparto nazionale. Ad assistere alle operazioni anche l'Autorità garante per l'infanzia Vincenzo Spadafora per verificare l'efficacia del nuovo sistema per i minori.

    Garante a Reggio: in Calabria esempio di buona pratica. "Contrariamente a quanto avviene in altre regioni, credo che la Calabria, e Reggio Calabria in particolare, rappresentino un esempio di buona pratica nell'accoglienza ai migranti, e soprattutto ai minori". Lo ha detto Vincenzo Spadafora, Garante nazionale per l'Infanzia e l'adolescenza, che oggi, a Reggio Calabria, accompagnato dal prefetto Claudio Sammartino, ha visitato le strutture e verificato il sistema di accoglienza ai migranti allestito sulla banchina di levante del porto in concomitanza con l'arrivo della nava "Dattilo" della Guardia costiera con a bordo 717 migranti. "So che qui - ha aggiunto - è attiva una pratica positiva, grazie alla disponibilità della Prefettura, della Questura e di tutti gli operatori sociali presenti sul territorio. Sono venuto qui per fare in modo che queste buone pratiche non siano un caso isolato, ma facciano parte del sistema nazionale. Da alcuni mesi abbiamo dei centri di alta specializzazione, proprio per minorenni. Ce ne sono attivi 15 in tutta Italia e uno di questi è a Crotone. In queste ore sono in corso numerosi bandi per aprire altri centri. Questo ci consentirà di metterci in linea con gli standard europei e ci sta riportando a quel sistema di accoglienza che tutti noi speravamo di mettere in atto ormai da molto tempo". "Reggio Calabria, in particolare - ha sostenuto Spadafora - come stiamo già vedendo stamattina, con tutte le rappresentanze presenti, è proprio una buona pratica. Una pratica positiva che mette insieme tutte le forze che servono a dare ai minorenni che arrivano, oggi saranno 20 ma ci sono stati segnalati dal Ministero dell'Interno, arrivi nelle prossime ore di altri minorenni sia in Calabria che in Sicilia, per mettere a punto tutta quella tutela dei diritti dei bambini che arrivano nel nostro Paese. Credo che sia un fatto molto importante. Sono molto grato al prefetto Sammartino proprio perché, insieme, si sta facendo un lavoro che può essere un buon esempio per tante altre regioni, che si stanno tutte avviando verso le buone pratiche, ma diciamo, non in tutte troviamo lo stesso sistema efficace che stiamo trovando qui a Reggio Calabria".

    Intrieri: non sono stata contattata. "Apprendo dagli organi di stampa che il Garante nazionale dell'infanzia si trova oggi a Reggio Calabria per vigilare sull'accoglienza dei minori stranieri al porto della città. Tra pubbliche amministrazioni che curano le stesse incombenze, in sedi diverse, è consuetudine e corrisponde a criteri di efficienza e buon andamento della Pa un preventivo raccordo in ordine alle attività. Nessun contatto il Garante nazionale dell'infanzia ha, invece, ritenuto di voler azionare preventivamente col Garante della Calabria". Lo afferma, in una nota, il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Calabria, Marilina Intrieri. "Questo Garante - aggiunge - è stata sempre vigile sull'accoglienza dei minori stranieri che giungono nel porto di Reggio Calabria. La Prefettura di Reggio, con la Direzione marittima regionale, la Questura, la Procura e il Tribunale per i minorenni, l'Asp e i sindaci dell'intera provincia hanno, da subito, promosso una circolo virtuoso di protezione minorile in occasione di ogni sbarco succedutosi in questi anni. Ben altre sono le lacune e le deficienze in Calabria per mala gestione e mancati controlli. Un esempio eclatante è quello del campo profughi di Isola capo Rizzuto. Sulle violazioni di diritti minorili al Cara il Garante della Calabria ha sempre informato quello nazionale senza alcun riscontro da parte dello stesso per le gravi inerzie amministrative anche a livello ministeriale. I minori presenti al Caradi Crotone erano stati privati delle vaccinazioni obbligatorie, dei contatti con la famiglia di origine, costretti a vivere in promiscuità con adulti, alcuni addirittura erano scomparsi. Fatti che il Garante dell'infanzia della Calabria ha denunciato alla competente Procura della Repubblica e ripetutamente segnalato al Garante nazionale". "Infine, a tutela degli interessi minorili dei fanciulli che giungono nel porto di Reggio Calabria - conclude Intrieri - ritengo opportuno che la vigilanza del Garante nazionale avvenga senza clamori e pubblicità che aumenterebbero l'attenzione mediatica su minori, le cui drammatiche vicissitudini vedono violati i loro diritti e fra questi quello di essere bambini".

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