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    Operai Italcementi Castrovillari in catene e sciopero della fame

     

     

    Operai Italcementi Castrovillari in catene e sciopero della fame

    30 nov 15 Gli operai Italcementi di Castrovillari hanno iniziato da stamane lo sciopero della fame e si sono incatenati ai cancelli dello stabilimento. I lavoratori protestano contro l'ipotesi di trasformazione dello stabilimento in centro di macinazione. "Chiediamo - affermano gli operai - che Italcementi faccia marcia indietro sulla volontà di trasformare questo opificio in centro di macinazione. La Calabria non può essere trattata come figlia di un Dio minore".

    Soldiarietà dei sindaci ci Civita e Frascineto. "Siamo a fianco dei lavoratori. Una protesta che coinvolge non solo la città di Castrovillari, ma anche i nostri comuni di Civita e Frassineto". Lo hanno detto i sindaci di Civita, Alessandro Tocci, e di Frascineto, Angelo Catapano, che si trovano allo stabilimento Italcementi di Castrovillari dove è in corso la protesta dei lavoratori. "Siamo qui per ribadire che Italcementi - hanno aggiunto - deve mantenere fede agli accordi programmatici del 2013 e non procedere a nessuna trasformazione di questo opificio. Non permetteremo che lo stabilimento di Castrovillari venga declassato a centro di macinazione e, soprattutto, che venga ridotto il numero delle maestranze". "Siamo e saremo sempre presenti, in questa battaglia di civiltà e di lavoro - hanno concluso Tocci e Catapano - al fianco dei lavoratori".

    Soldiarietà Vescovo Savino. Il vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Francesco Savino, ha incontrato gli operai Italcementi di Castrovillari che da stamane si sono incatenati ed attuano lo sciopero della fame contro l'ipotesi di ridimensionamento dello stabilimento. "Ancora una volta - ha detto mons. Savino - la Calabria viene sfigurata. La chiusura di questo stabilimento mi sembra un'ulteriore ferita gravissima al problema del lavoro, dell'occupazione di questo territorio che coinvolge la mia diocesi. Sono qui per dare tutta la mia solidarietà, la mia vicinanza ai lavoratori e a dire che non è possibile che siano sempre le persone più deboli a portare il peso sociale di un'eventuale chiusura dello stabilimento". "Ancora una volta - ha continuato - penso che Papa Francesco ci sta testimoniando che dobbiamo andare oltre alla cultura degli scarti. Questi operai non possono essere trattati come degli scarti. Ha ragione Papa Francesco, senza lavoro si perde la dignità". Monsignor Savino, nel corso della sua visita, ha diffuso una lettera aperta sullo stabilimento di Italcementi di Castrovillari, nella quale il Presule scrive: "Mi piacerebbe che i cancelli dello stabilimento di Castrovillari possano diventare simbolicamente la prima porta giubilare aperta in questa diocesi in anticipo sulle altre: sarà un segno per tutti gli esodati, i precari, i disoccupati, i cassintegrati e le loro famiglie, di una speranza di giustizia possibile".

    Barbalace: Governo si occupi celermente della vertenza. "In un momento economico in cui la crisi sembra essere alle spalle e segnali di ripresa si scorgono all'orizzonte, la vertenza Italcementi di Castrovillari potrebbe essere per l'intera Regione l'ennesima emorragia occupazionale che rischia di aumentare il gap con tutte le regioni italiane". Lo afferma - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - l'assessore regionale alle Attività produttive Carmen Barbalace in merito alla vertenza della Italcementi di Castrovillari. "In qualità di assessore regionale alle Attività produttive - prosegue - è mia premura esprimere, ancora una volta, la mia incondizionata vicinanza a tutte le maestranze coinvolte nella crisi emergenziale di questi giorni, di cui comprendo il disagio e le preoccupazioni sul futuro proprio e dei propri cari. La Regione, con in testa il Presidente Oliverio, considera la risoluzione positiva della vertenza Italcementi un pilastro su cui fondare il rilancio dell'intera regione, assicurando ai lavoratori, alle loro famiglie e all'intero comprensorio l'impegno assoluto a battersi ad ogni livello, per quanto di propria competenza, al fine di tutelare tutti i livelli occupazionali e rilanciare il progetto industriale dello stabilimento. Ritengo che sia arrivato il tempo per cui Italcementi premi la dedizione, il lavoro e la professionalità di un territorio come quello del Pollino, che da sempre è stato vicino all'azienda, presentando idee di rilancio più che di dismissione". "Invito, pertanto, il Governo centrale e nello specifico il Ministero dello sviluppo economico e del Lavoro - dice ancora l'assessore Barbalace - ad occuparsi in maniera celere e prioritaria della drammatica situazione in cui versa il sito di Castrovillari, vengano ascoltate e vagliate tutte le istanze dei lavoratori al fine di esplorare tutte le possibili soluzioni adatte e idonee a garantire l'operatività dello stabilimento e i livelli occupazionali, perché la Calabria ha bisogno di Castrovillari quanto l'Italia ha bisogno della Calabria".

    Deputati PD: Scongiurare piano su Castrovillari. "Un tavolo di confronto per scongiurare un piano che attualmente penalizza lo stabilimento di Italcementi di Castrovillari e consenta di trovare soluzioni industriali che salvaguardino la produttività del sito e dei suoi livelli occupazionali". Lo chiedono i deputati del Partito Democratico Stefania Covello, Ernesto Magorno, Enza Bruno Bossio e Ferdinando Aiello con un'interrogazione al ministero dello Sviluppo Economico. "Da alcuni giorni - spiegano i deputati democratici - è in atto una protesta da parte dei lavoratori dello stabilimento Italcementi di Castrovillari a seguito dell'intenzione manifestata dall'azienda di voler procedere ala trasformazione dell'impianto calabrese in centro macinazione. Tale decisione comporterebbe un ridimensionamento dei livelli occupazionali inaccettabili per il territorio". "Nel momento in cui il Governo nazionale sta ponendo in essere misure finalizzate al rilancio dell'economia del Mezzogiorno, richiamando tutti a una maggiore responsabilità e attenzione verso questo territorio - concludono - risulta grave e inconcepibile un atto unilaterale da parte del gruppo Italcementi".

    Sostengno da Presidente Parco Pollino. "Sosteniamo la lotta di questi lavoratori e saremo al loro fianco fino a quando da Roma non giungeranno i risultati che noi tutti auspichiamo". Lo ha detto il presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, che stamane ha raggiunto a Castrovillari i lavoratori dello stabilimento Italcementi. "Italcementi - ha aggiunto - ha messo in atto nei confronti di questo territorio un comportamento di gravità inaudita. L'unica risposta a questo punto è quella che tutto il territorio, a livello politico, istituzionale, sindacale, insieme ai lavoratori faccia un'azione comune. Stiamo lavorando anche con la deputazione calabrese, con la presidenza della regione Calabria perché occorre compiere uno sforzo, quello di far ragionare Italcementi, rimanere fino al prossimo luglio in una condizione in cui tutti i lavoratori restano a loro posto. Poi siamo pronti a ragionare per un nuovo Piano industriale che rilanci questo stabilimento. L'italcementi ha troppo ricevuto da questo territorio in nome dell'occupazione". "Oggi, quindi, Italcementi - ha proseguito Pappaterra - non può ripagarci in questo modo. Non è accettabile. Non deve fare un grandissimo sforzo, deve solo tenere tutti i lavoratori nel bacino industriale dell'azienda. Poi discuteremo con i nuovi proprietari un nuovo piano industriale. Questo chiediamo e non andremo via di qui se da Roma non arriveranno le risposte adeguate. Anche la Regione deve assumere la vicenda tal cementi come paradigma dello smantellamento di una prospettiva di futuro industriale di questa Regione".

    Sciopero anche alla Italcemneti di Salerno. A partire da oggi e fino al 2 dicembre è stato proclamato uno sciopero dai lavoratori di Italcementi, con la partecipazione di tutte le maestranze e con relativo blocco di ogni attività. A comunicarlo Feneal Uil Salerno, Filca CISL Salerno e Fillea Cgil Salerno in una nota congiunta. Lo sciopero sarà in atto fino al mercoledì, giorno in cui i vertici nazionali sindacali e Direzione Italcementi si rivedranno per la discussione di merito del Piano Industriale. N?l caso in cui ''non ci sarà il rispetto dell'attuale Piano siglato nel 2013'', i lavoratori decideranno altre forme di protesta. Tre giorni fa, nello stabilimento della Italcementi, si è tenuta una assemblea dei lavoratori per la discussione in merito al Piano Industriale. "I lavoratori - si legge nella nota - non condividono tale Piano elaborato dalla Italcementi in quanto prevede una riorganizzazione industriale che sancisce la chiusura e trasformazione in un centro di macinazione della Cementeria di Salerno. Lo Stabilimento di Salerno, che pur avendo le potenzialità produttive e professionali delle maestranze, dunque, sarà ridotto a semplice Impianto di Macinazione del prodotto proveniente da altri siti , con una drastica riduzione del personale che passerebbe dalle attuali 66 unità lavorative a circa 25. Ancora una volta sarà il Sud di Italia a pagare il prezzo più alto, visto che stessa sorte toccherà all'impianto di Castrovillari in Calabria".

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