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    Sciopero della fame dei lavoratori della Italcementi di Castrovillari

     

     

    Sciopero della fame dei lavoratori della Italcementi di Castrovillari

    28 nov 15 I lavoratori dello stabilimento di Castrovillari dell'Italcementi, che da venerdì scorso stanno attuando uno sciopero ad oltranza, lunedì si incateneranno ai cancelli dello stabilimento ed inizieranno uno sciopero della fame. É la decisione presa stamattina dai lavoratori a conclusione di un'assemblea. La protesta degli 80 dipendenti della sede di Castrovillari di Italcementi é motivata dal fatto che l'azienda, pur dicendosi favorevole al prolungamento della cassa integrazione, ha annunciato la volontà di trasformare lo stabilimento in un centro di macinazione, con conseguente riduzione della manodopera dalle attuali 76 unità a 25. "Chiediamo al Governo - dicono i lavoratori - che negli incontri programmati per il 2 e 3 dicembre ci sia concessa la cassa integrazione senza nessuna scelta industriale che pregiudichi le sorti dello stabilimento. E che, soprattutto, si rispetti il piano industriale del 2013. Noi difenderemo il nostro posto di lavoro e siamo pronti per questo a qualsiasi forma di lotta".

    "Io e l'intera deputazione del Pd calabrese siamo al fianco dei lavoratori dell'Italcementi di Castrovillari e ci batteremo con tutte le nostre forze affinché venga loro riconosciuta, come a tutti gli altri dipendenti impiegati negli altri stabilimenti Italcementi sul territorio nazionale, la cassa integrazione senza alcuna scelta industriale che pregiudichi le sorti dello stabilimento e quindi con un Piano industriale coerente allo sviluppo". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pd Enza Bruno Bossio. "La proroga della cassa integrazione - aggiunge - non rappresenta una richiesta di assistenza, ma l'opportunità di far diventare, fino in fondo, questa vertenza una vertenza nazionale. Il nuovo Piano industriale dovrà essere discusso, a suo tempo, con i nuovi proprietari, il gruppo tedesco Heidelberg Cement. Una posizione, questa, che è pienamente condivisa da altri parlamentari insieme ai quali, nei giorni scorsi, proprio sulla questione Italcementi, abbiamo inviato una lettera ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico". "La questione Italcementi, sicuramente - conclude Enza Bruno Bossio - sarà affrontata nel corso dell'incontro che il primo dicembre avremo con il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova".

    "Lunedì sarò a fianco dei lavoratori del cementificio di Castrovillari. Sarò al fianco di quei lavoratori che per difendere il loro posto di lavoro si incateneranno e metteranno a dura prova la loro resistenza fisica iniziando lo sciopero della fame". Lo annuncia, con una dichiarazione, il vescovo di Cassano allo Jonio, monsignor Francesco Savino. "Sarò al fianco dei lavoratori - aggiunge - delle loro famiglie e dei loro figli. Sicuramente la Chiesa cassanese non li abbandonerà in questa dura battaglia di civiltà e di lavoro. Non è possibile che nei momenti di crisi a pagare siano sempre i più deboli quando nei periodi di prosperità i profitti sono stati appannaggio dei più forti". "La Calabria - conclude monsignor Savino - già vive una grande e drammatica disoccupazione. Se chiudesse anche questo stabilimento, sarebbe veramente una tragedia"

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