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    Solo 6 Asl su 10 rispettano trasparenza, Marche e Calabria maglia nera su liste attesa

     

     

    Solo 6 Asl su 10 rispettano trasparenza, Marche e Calabria maglia nera su liste attesa

    23 nov 15 Migliora, ma lascia ancora molto a desiderare, la trasparenza dei rapporti delle aziende sanitarie locali con i privati accreditati, "uno dei settori più spesso oggetto di segnalazioni da parte degli organi preposti all'accertamento di elementi di opacità e illegalità": 129 su 142 mostrano, sul proprio sito web, l'elenco delle strutture accreditate, ma solo 6 su 10 pubblicano anche i contratti di fornitura stipulati. Totalmente carenti sono Marche e Molise. A dirlo è il'Primo Rapporto sullo stato di attuazione delle azioni adottate dalla sanità pubblica in materia di trasparenza ed integrità', realizzato dall'Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) in collaborazione con Libera e presentato oggi a Roma. Di strada da fare ce ne è ancora molta e, in particolare al Sud, ma le aziende sanitarie italiane sembrano aver intrapreso il percorso virtuoso della trasparenza. Prima fra tutte quelle dell'Emilia Romagna (dove si trovano ben 5 tra le 10 che adempiono meglio a quanto prevede la legge in materia), in coda la Campania, dove si trovano 4 tra le 10 aziende meno in regola. Quanto alla trasparenza dei bilanci, solo il 17% delle aziende non ha pubblicato il preventivo 2014 e l'8% il consuntivo 2013, ma i risultati peggiorano se si guarda alla pubblicazione dei dati in forma sintetica e semplificata (58%) e in formato aperto (60%), sintomo che "la trasparenza è ancora vista "come un adempimento burocratico che consiste nel mettere on line dei documenti", ma non nel renderli 'comprensibili'.

    Marche, Calabria e Campania maglia nera su liste attesa. Sempre più cittadini possono informarsi online sui tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, ma carenze importanti si osservano in alcune regioni, in particolare nelle Marche. E' quanto emerge dal documento 'Trasparenza, etica e legalità nel settore sanitario',il 'Primo Rapporto sullo stato di attuazione delle azioni adottate dalla sanità pubblica in materia di trasparenza ed integrità', realizzato dall'Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) insieme a Libera e presentato oggi a Roma. Garantire prestazioni sanitarie entro tempi appropriati rispetto alle necessità di cura delle persone, ricorda il rapporto, "rappresenta una componente strutturale dei Livelli Essenziali di Assistenza". Ma è anche il tallone d'Achille di molti sistemi sanitari regionali e spesso proprio le liste d'attesa celano "abusi ed inefficienze nell'accesso ai servizi". Per questo, la legge prevede che le aziende sanitarie pubblichino nel proprio sito web una pagina appositamente dedicata, cosa che fanno il 93% delle aziende nel 2015, con "un soddisfacente e crescente livello di adempimento". L'88% fornisce anche "una discreta disponibilità di informazioni su specifiche tipologie di prestazioni". Ma solo in 10 regioni tutte le aziende sono adempienti. In coda le Marche, dove lo fa solo il 25% delle aziende, seguite a buona distanza da Calabria e Campania. Tra le migliori, con il 100% delle aziende in regola, Molise, Puglia e Basilicata figurano acanto a Umbria, Trentino Alto Adige, Val d'Aosta e Friuli Venezia Giulia.

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