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    Giro illecito di pay tv scoperto da Gdf a Cosenza e in altre regioni

     

    Giro illecito di pay tv scoperto da Gdf a Cosenza e in altre regioni

    20 nov 15 Un'associazione a delinquere radicata in più regioni e dedita al fenomeno illegale del 'card sharing'. Ossia la condivisione illecita, attraverso la rete, dei servizi di alcune tra le maggiori piattaforme televisive a pagamento e dei loro numerosissimi clienti. L'ha scoperta la guardia di finanza di Trento in un anno d'indagine, a conclusione del quale nelle ultime 24 ore il comando provinciale del capoluogo, in collaborazione con altri reparti, ha effettuato 92 perquisizioni, con sequestri, in Trentino Alto Adige, Calabria, Lazio, Abruzzo, e Veneto. Sequestrati una serie di decoder, apparati informatici e hard disk, usati dai presunti associati e dai clienti.

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    Anche assistenza online e a domicilio. L’indagine, durata circa un anno, è scaturita da un’attività di monitoraggio del web condotta dall’unità di ricerca informativa del Comando Provinciale di Trento ed è stata coordinata dalla Procura distrettuale della Repubblica di Trento (Procuratore Capo Dott. Giuseppe Amato e Pubblico Ministero Dott. Davide Ognibene). La vasta attività di perquisizione, i cui sviluppi potrebbero portare all’individuazione di ulteriori elementi di interesse, ha portato al sequestro di numerosi decoder ed apparati informatici nonché decine di hard disk, utilizzati sia dagli associati sia dai clienti. Ad Avezzano (AQ), le Fiamme Gialle Trentine hanno individuato e sottoposto a sequestro un’evoluta postazione informatica connessa alla rete che costituiva la base operativa da ove venivano decodificati i segnali audiovisivi protetti e trasmessi in tempo reale via web ai clienti, attraverso alcuni server di “appoggio” altamente performanti situati all’estero. A fronte di un canone mensile, l’organizzazione forniva ai clienti le keys digitali di accesso ai server esteri, necessarie per leggere in chiaro tutti programmi televisivi a pacchetto e pay per view di alcune tra le maggiori società di settore,1 attraverso apparati in gran parte forniti dalla stessa organizzazione (decoder client) già modificati per la ricezione delle trasmissioni O.I.P. (over internet protocol). Il servizio offerto dall’organizzazione, in piena distorsione del mercato di settore, comprendeva la totalità dei pacchetti e programmi televisivi forniti a pagamento dall’emittente televisiva, con un risparmio che arrivava anche all’80% del listino ufficiale, a cui si affiancava un’assistenza h24, 7 giorni su 7, sia on-line (telefonica ed in remoto via internet), sia a domicilio, nei casi in cui risultava necessario intervenire di persona sull’apparecchio di ricezione modificato.

    Danno da un milione di euro. Il danno al mercato di settore può essere stimato in circa un milione di euro, con un conseguente danno per l'Erario, derivante dal mancato introito della relativa tassazione fiscale. Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Trento (procuratore capo Giuseppe Amato e pubblico ministero Davide Ognibene), hanno permesso di denunciare tutti e nove i presunti componenti dell'associazione per delinquere (2 residenti in provincia di Trento, 5 a Roma, uno a Viterbo e uno a L'Aquila) e di identificare e segnalare 83 clienti (uno residente a Cosenza, 28 in Trentino, 50 a Roma, 2 a L'Aquila, uno a Rieti e uno a Verona), anch'essi destinatari delle perquisizioni in atto e, in quanto utilizzatori dei decoder modificati e dell'illecito servizio, passibili anch'essi di sanzioni penali. Secondo l'accusa si tratta di un'associazione per delinquere dedita all'illecita vendita, installazione e modifica di apparati atti alla decodifica di trasmissioni ad accesso condizionato e alla frode informatica a livello nazionale. A fronte di un canone mensile, l'organizzazione forniva ai clienti le key digitali di accesso ai server esteri, necessarie per leggere in chiaro tutti programmi televisivi a pacchetto e pay per view di alcune tra le maggiori società di settore,1 attraverso apparati in gran parte forniti dalla stessa organizzazione (decoder client) già modificati per la ricezione delle trasmissioni.

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