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    Prefettura Reggio avvia controlli su caporalato a Rosarno

     

     

    Prefettura Reggio avvia controlli su caporalato a Rosarno

    12 nov 15 "Il calcio d'inizio di una partita che ci apprestiamo a giocare fino in fondo". Così il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha definito l'inizio delle operazioni di contrasto al caporalato e allo sfruttamento degli immigrati ma anche dei lavoratori italiani nelle campagne di Rosarno e di tutta la Piana di Gioia Tauro. Inserita nell'ambito della più vasta operazione denominata "Focus 'Ndrangheta", l'iniziativa della Prefettura di Reggio punta a dissuadere e prevenire lo sfruttamento dei migranti nella Piana di Gioia Tauro. Gli esiti dei primi controlli sono stati presentati dal prefetto Sammartino nel corso di una conferenza stampa. Oltre 50 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri ed agenti del Corpo forestale e della Polizia provinciale, insieme a sette ispettori del lavoro, hanno passato al setaccio cinque aziende, tre agricole che si occupano della raccolta dei kywi e delle olive e due che trattano materiale inerte. Sono state sottoposte a controllo, complessivamente, 48 persone, 34 stranieri e 14 italiani, e sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 11 mila euro. "Un'attività di prevenzione - ha detto il prefetto Sammartino - che punta a debellare la ferita storica rappresentata dalle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati. Abbiamo voluto iniziare l'attività di controllo contro il caporalato proprio in questo periodo, all'inizio cioè della campagna agrumicola, per consentire a tutti, ma soprattutto a chi produce ed a chi fa economia nella provincia, di riflettere sulla propria attività. Lo Stato ha così riaperto con maggiore intensità un fronte importante di prevenzione e controllo contro il caporalato per tutelare le condizioni di lavoro soprattutto degli immigrati". "Abbiate cura della dignità - ha aggiunto il Prefetto rivolgendosi ai datori di lavoro - di chi lavora nei campi. Rispettateli e date loro ciò che meritano. Altrimenti interverremo per ripristinare la legalità".

    "Per stroncare il caporalato occorre colpire gli sfruttatori: l'agricoltore onesto va tutelato e quello disonesto va individuato attraverso il potenziamento dei controlli. Intervenire per ripristinare la legalità è sempre più necessario e urgente e in questo senso plaudo al lavoro del Prefetto di Reggio Calabria". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario nazionale dell'Italia dei valori, Ignazio Messina. "La rivolta di Rosarno di qualche anno fa - aggiunge Messina - ha drammaticamente portato alla ribalta i perversi ingranaggi del sistema che stanno dietro lo sfruttamento degli immigrati e che noi di Idv aborriamo con forza: ricatti costanti per far loro accettare lavoro in nero, paghe miserrime e condizioni di lavoro bestiali, vessazioni da parte dei caporali, ricoveri fatiscenti totalmente privi di servizi igienici, luce ed acqua, nessuna assistenza sanitaria, spesso sotto l'egida della criminalità organizzata. Tutti lo sanno ma nessuno interviene: perchè?".

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