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    Tar del Lazio conferma sospensione inibizione a Oliverio

     

    Tar del Lazio conferma sospensione inibizione a Oliverio

    05 nov 15 Il Tar del Lazio, in composizione collegiale, ha confermato la sospensione della sanzione dell'interdizione a conferire nomine irrogata dall'Autorità anticorruzione al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. La stessa decisione era stata presa il mese scorso dal presidente del Tar del Lazio Francesco Corsaro con proprio decreto. L'udienza per la discussione del merito è stata fissata per il maggio 2016. Il collegio (Dongiovanni presidente) ha così accolto il ricorso presentato dai legali di Oliverio, gli avvocati Alfredo Gualtieri e Oreste Morcavallo. Il provvedimento di inibizione nei confronti di Oliverio era stato chiesto dal presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone e disposto dal Responsabile regionale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza in relazione alla nomina del commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Santo Gioffré, che non sarebbe stata consentita in quanto lo stesso Gioffrè si era candidato in precedenza a sindaco di Seminara, Comune ricadente nel territorio di competenza dell'ente. La nomina era stata decisa dalla Giunta regionale nello scorso mese di marzo.

    "E' una buona notizia. Sono davvero soddisfatto. Quella del Tar del Lazio è una sentenza importante innanzitutto perché fa chiarezza sulla nostra correttezza amministrativa e sul rispetto della legalità anche in questa vicenda". Così il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha commentato la decisione del Tar Lazio. "In secondo luogo - ha aggiunto - perché viene evidenziata la necessità di procedere ai necessari correttivi di una legislazione confusa e pasticciata, come d'altronde anche da parte del dott. Cantone è stato più volte evidenziato. Mi preme ricordare, anche in questa occasione, che la mia decisione di impugnare il provvedimento di sospensione dei poteri di nomina di fronte al Tar è stata dettata in primo luogo dalla necessità di contribuire a fare chiarezza e ad evidenziare, anche in sede giurisdizionale, la contraddittorietà di una legislazione in una materia così delicata che richiederebbe invece norme chiare e puntuali per dare efficacia all'azione per la quale vengono prodotte e alla necessità di contribuire a determinare regole certe".

    "La decisione del Tar del Lazio in favore del governatore Mario Oliverio in merito alla sanzione comminatagli dall'Anac lo scorso ottobre, con la decisione del collegio della Terza sezione di accogliere la sospensione dell'interdittiva, fa chiarezza sulla legalità, la trasparenza e la correttezza dell'operato amministrativo del presidente della Giunta. E su cui non avevamo alcun dubbio". E' quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, l'on. Ernesto Magorno. "I fatti ci hanno dato ragione - afferma ancora Magorno -. Non abbiamo mai messo in discussione l'autorevolezza e la necessità dell'Autorità anticorruzione, ma abbiamo ritenuto sin dal principio che trattandosi di un provvedimento amministrativo, la vicenda era stata eccessivamente amplificata. La capacità amministrativa della Giunta regionale e gli sforzi profusi in ogni settore per fare della Calabria una regione normale non possono essere messi in discussione".

    "Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del presidente Oliverio contro il provvedimento di sospensione dell'Autorità nazionale anti corruzione, diretta da Raffaele Cantone. Un epilogo che sottolinea come sui temi quali il rispetto della legalità e la correttezza nell'applicazione delle norme Mario Oliverio dimostra, ancora una volta, di essere un esponente politico di assoluto rilievo". Lo afferma in una nota il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Sebi Romeo. "Coloro che hanno immaginato di scalfirne la credibilità, agitando questo provvedimento come simbolo di incompetenza - prosegue - si ravvedano davanti al presidente ed ai calabresi. Resta certamente l'amaro in bocca per aver dovuto rinunciare, a questo punto inutilmente, ad una figura importante per l'Asp 5 come quella del commissario Santo Gioffrè, la cui nomina era stata oggetto del provvedimento di sospensione. A lui va il riconoscimento di aver avviato una importante opera di risanamento in ambito sanitario che probabilmente continuerà a dare i suoi frutti in futuro"

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