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    Morta a Roma la giornalista reggina Adele Cambria, rappresentò il post '68

    Adele Cambria a Cosenza con Giosy Mancini e Mario Occhiuto

     

    Morta a Roma la giornalista reggina Adele Cambria, rappresentò il post '68

    05 nov 15 E' morta oggi a Roma a 84 anni dopo una lunga malattia Adele Cambria, scrittrice e giornalista, fin dagli albori sostenitrice del movimento femminista. Si è laureò in giurisprudenza all'Università degli Studi di Messina, avvicinandosi al giornalismo nel 1956 dopo essersi trasferita a Roma. Collaborò con giornali e riviste ed ha pubblicò diversi libri. Figura centrale nella cultura italiana pre e post-Sessantotto con Camilla Cederna ed Oriana Fallaci, fu vicina alla sinistra progressista e al Partito radicale di Marco Pannella ed è stata fin dagli albori una sostenitrice del movimento femminista. Negli anni Settanta fu direttrice della rivista "Effe", il primo magazine del movimento femminista . Nel 1971 incontrò Adriano Sofri e firmò il quotidiano "Lotta continua", per cui sarà processata dopo l'omicidio di Luigi Calabresi con l'imputazione di apologia di reato. Fu anche autrice di opere di narrativa ed altre destinate al teatro, Adele Cambria è stata fra le fondatrici del Teatro "La Maddalena" di Roma. Grande amica di Pier Paolo Pasolini recitò in tre film dello scrittore regista, "Accattone", "Comizi d'amore" e "Teorema".

    Falcomatà: fu pioniera del giornalismo. "Adele Cambria ha amato la nostra città in modo viscerale, anche se il suo rapporto con i reggini è stato per molti versi conflittuale". Lo afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. "Tornava a Reggio - aggiunge - solo d'estate per trascorrere le vacanze nella sua spiaggia prediletta a Catona, ma seguiva da Roma tutte le vicende cittadine con attenzione e non mancava di discuterle e di commentarle anche dalle colonne dei giornali con cui collaborava. È stata certamente una delle più grandi giornaliste italiane, vera pioniera del giornalismo al femminile con Camilla Cederna e Oriana Fallaci e ha lavorato per tutti i più importanti giornali italiani, per il cinema e per la Rai. Scrittrice, attrice, autrice di teatro e di televisione, è stata tra le fondatrici del movimento femminista nazionale. L'ho incontrata parecchie volte negli ultimi anni e mi affascinava la naturalezza con la quale raccontava innumerevoli aneddoti che riguardavano i più grandi nomi della cultura italiana: Pasolini, Moravia, Morante, Nicolini erano tra i suoi amici più cari e per anni è stata protagonista indiscussa del dibattito politico e culturale italiano". "Aristocratica dall'animo popolare - prosegue Falcomatà - non mancava di levare la sua voce ogni qualvolta vedeva in pericolo la libertà d'espressione, arrivando a dirigere il quotidiano "Lotta Continua" al fine di garantirne l'uscita, pur non condividendone la linea politica. Il patrimonio culturale e morale di Adele Cambria non deve essere assolutamente disperso e il compito di questa Amministrazione sarà di far sì che venga trasmesso alle nuove generazioni con l'ausilio delle istituzioni scolastiche della città metropolitana. La lezione delle lotte degli anni sessanta e settanta, che hanno visto Adele protagonista, deve trasformarsi in un intenso messaggio per i nostri giovani che li metta in condizione di acquisire coraggio e consapevolezza riguardo le scelte future".

    Odg: scomparsa suscita grande emozione. "La scomparsa di Adele Cambria suscita sincera emozione in chi ha avuto, come me, la fortuna di conoscerla e di avere a lungo frequentato la sua casa". Lo afferma in una dichiarazione Filippo Diano, consigliere dell'Ordine dei Giornalisti della Calabria. "Adele Cambria, scrittrice e giornalista (Il Mondo, l'Espresso, Il Giorno, La Stampa, Il Messaggero, l'Europeo), reggina di nascita, è stata - aggiunge - una delle figure centrali, con Camilla Cederna e Oriana Fallaci, nel dibattito del Paese sul ruolo delle donne nella società. Fondatrice del teatro 'La Maddalena' di Roma, amica personale di Pier Paolo Pasolini, attrice anche in alcuni suoi film, non ha mai avuto la paura della libertà dell'errore. Negli anni '70, nell'infuriare della rivolta di Reggio Calabria, per garantire la libertà di espressione, accettò di assumere la direzione responsabile del quotidiano 'Lotta Continua', tentando con Adriano Sofri di dare una dimensione più approfondita delle ragioni di quegli anni complessi della storia di Reggio Calabria". "Ingenerosamente, a mio modo di vedere, venne invece catalogata - conclude Diano - tra i così detti 'nemici' di Reggio, una frattura con la città natale che pesò molto nella sua vita poiché di Reggio rimase sempre innamorata. Adele Cambria, figlia della borghesia reggina, ebbe il merito e la forza di schierarsi sempre accanto a chi era ai margini della società, con coerenza intellettuale e spirito di solidarietà".

    Fu una delle madri del femminismo. Colpiva, incontrandola, che fosse così piccola e magra. Colpiva che intorno alle rughe disegnate dall'età fossero incastonati quegli occhi chiari che sprizzavano intelligenza e l'impertinenza da ragazza eternamente ribelle. "Leonessa nei panni di un'affascinante scricciolo di donna", scrive qualcuno, Adele Cambria se ne è andata a 84 anni a Roma dopo una lunga malattia. E' stata tante cose Adele Cambria, giornalista, scrittrice, attrice per Pier Paolo Pasolini, femminista, donna di sinistra. Nata a Reggio Calabria nel 1931, si laureò a Messina e nel 1956 si trasferì a Roma dove ha sempre risieduto. Esordì come giornalista sul quotidiano Il Giorno e collaborò col Mondo di Mario Pannunzio, ma scrisse anche sull'Espresso, L'Europeo, Paese Sera, Il Messaggero, La Stampa, L'Unità. Nel 1971 incontrò Adriano Sofri e firmò il quotidiano "Lotta continua", per cui sarà processata dopo l'omicidio di Luigi Calabresi con l'imputazione di apologia di reato. Figura centrale nella cultura italiana pre e post-Sessantotto con Camilla Cederna ed Oriana Fallaci, fu vicina alla sinistra progressista e al Partito radicale di Marco Pannella ed è stata fin dagli albori una sostenitrice del movimento femminista. Negli anni Settanta fu direttrice della rivista "Effe", il primo magazine del movimento femminista e collaborò con la rivista Noi Donne. Autrice di opere di narrativa e altre destinate al teatro, Adele Cambria è stata fra le fondatrici del Teatro "La Maddalena" di Roma. Dal 2000 al 2003 ha realizzato per RaiSat Album 39 trasmissioni televisive sull'immagine della donna, andate in onda con il titolo "E la Tv non creò la donna". Fu grande amica di Pier Paolo Pasolini e recitò in tre film dello scrittore regista, "Accattone", "Comizi d'amore" e "Teorema". La cerimonia funebre si terrà sabato alle ore 15 alla Chiesa Rettoria San Salvatore in onda in via dei Pettinari 51, mentre la salma è esposta nella Camera Mortuaria dell'Ospedale FatebeneFratelli. "A me non piace piacere a molti, ma solo ai pochi a cui piaccio", era l'intestazione del suo blog, che è ancora attivo. Ma Adele era una donna gentile e ferma, e non poteva non piacere a chi l'aveva conosciuta.

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