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    Manifestazione contro trivellazioni nello Ionio a Corigliano

    Il Presidente Occhiuto con Francesco Caruso alla manifestazione

     

    Manifestazione contro trivellazioni nello Ionio a Corigliano, presenti Sindaci e Presidente Provincia

    28 mar 15 Numerose persone hanno partecipato a Corigliano Calabro alla manifestazione di protesta contro le trivellazioni nel mare Ionio. Al corteo hanno partecipato assieme al Presidente della Provincia Mario Occhiuto anche numerosi sindaci, rappresentanti sindacali, esponenti delle associazioni ambientaliste e studenti. "Per la prima volta tutta la Sibaritide - ha detto il sindaco di Corigliano Calabro, Giuiseppe Geraci- può far sentire in modo veramente unitario la sua contrarietà a progetti scellerati".

    Occhiuto "Siamo in mano a lobby". Il Presidente della Provincia Mario Occhiuto ha voluto essere in prima fila, questa mattina, alla manifestazione Notriv di Corigliano contro le trivellazioni nel mare Ionio. Al corteo hanno partecipato anche numerosi sindaci, rappresentanti sindacali, esponenti delle associazioni ambientaliste e studenti. "Siamo in mano alle lobby regionali e nazionali - ha dichiarato Occhiuto - e ormai sembra che siano loro direttamente a fare le politiche. Anche in America ci sono le lobby, ma lì hanno contribuito a fare dell'America il Paese che è oggi. Non a demolirlo. Una classe dirigente illuminata deve riuscire a determinare le politiche in modo che siano vantaggiose per le popolazioni perché, lo ricordiamo, non esiste sviluppo senza sostenibilità. Le lobby controllano tutto: dai trasporti, al ciclo dei rifiuti, all'energia e il loro modo di agire è tutto orientato agli interessi speculativi e non alla salvaguardia del futuro del nostro territorio. Ecco perché occorre ribellarsi a questo modo di fare politica. Ed ecco perché anche la Provincia di Cosenza è contraria alle trivellazioni nel nostro mar Jonio". Occhiuto, aderendo alla manifestazione che ha visto la partecipazione di tantissima gente lungo le vie di Corigliano, ha poi spiegato che "la mobilitazione è necessaria per salvaguardare gli interessi collettivi. Perché la posta in gioco è molto seria. E' in pericolo il futuro dei nostri territori che potrebbero essere deturpati in modo irreversibile. E questo mette a rischio il futuro dei nostri figli e delle giovani generazioni. Io sono qui oggi per essere vicino ai tanti sindaci, ai movimenti, ai sindacati, agli studenti. Parlando anche con tanti colleghi amministratori e sindaci sento, però, un forte senso di frustrazione perché il Governo ha già deciso senza tenere in nessun conto la volontà dei rappresentanti dei territori. Proprio per questo la nostra voce deve levarsi ancora più alta e chiara, a tutela del nostro territorio e dell'ambiente".

    Fai-Cisl no a danni a ecosistema. "Con la grande partecipazione alla mobilitazione di oggi abbiamo voluto ridare attualità alle diverse emergenze di tutti i comparti: agricoltura, pesca, agroalimentare, turismo, sollecitando la definizione di un piano nazionale e regionale per la tutela, salvaguardia e la messa in sicurezza dei territori che non possono ulteriormente essere penalizzati dalla realizzazione del progetto delle trivellazioni, che non solo creerebbe danni per l'ambiente circostante, ma anche per le inevitabili ripercussioni negative ai comparti stessi". Lo ha detto il coordinatore regionale della Fai Cisl Pesca, Daniele Gualtieri che ha partecipato alla manifestazione Notriv di Corigliano contro le trivellazioni nel mare Ionio. Soddisfazione per la riuscita dell'iniziativa è stata espressa anche dai segretari generali della Fai Cisl di Cosenza, Michele Sapia, e di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Francesco Fortunato. "Oggi la Fai Cisl insieme alla società civile, ai tanti sindaci presenti, alle associazioni di categoria - ha aggiunto Gualtieri - ha detto no a gran voce alle trivelle, ma ha detto sì alla tutela del territorio, dell'ecosistema marino, delle tante piccole e medie aziende agroalimentari e della pesca che sono presenti in questa regione e contribuiscono fortemente all'economia del territorio. Vi è la necessità di rilanciare il settore pesca eliminando le grandi contraddizioni che vi sono, mentre la normativa europea è sempre più restrittiva, a nostro avviso sbagliata, impone il divieto di pescare alcune specie per garantire la riproduzione, il Governo Renzi decide di sfruttare il nostro territorio senza interpellare istituzioni locali e parti sociali causando danni enormi all'ecosistema marino e all'intero territorio". "Riteniamo che la politica regionale e nazionale - ha detto ancora Gualtieri - non possa non tener conto delle peculiarità e specificità del nostro territorio, sostenendo la piccola e la grande pesca, fondamentali per lo sviluppo dell'intera filiera e dell'indotto. Abbiamo il dovere di far capire ai Governi nazionale e regionale la rilevanza dell'agricoltura, della pesca, dell'agroalimentare, settori trainanti dell'economia regionale. Non ci può essere sviluppo sostenibile senza tutela del territorio e del mare".

    Bevacqua "Pensare a turismo". "Condivido le preoccupazioni dei Sindaci della fascia jonica e dei comitato 'No Triv' che oggi scenderanno in piazza per manifestare contro la liberalizzazione delle trivellazioni nel mare calabrese". Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua commentando l'iniziativa in programma oggi a Corigliano Calabro, dichiarandosi al fianco dei comitati e degli amministratori "perché - ha detto - non è sicuramente il tipo di sviluppo che auspichiamo per la nostra regione". "Trivellare i nostri mari - ha aggiunto Bevacqua - significa definitivamente accantonare il progetto di sviluppo turistico e ambientale legato alle peculiarità del nostro territorio e significa anche arrendersi definitivamente all'atteggiamento predatorio che ha caratterizzato, in una storia recente e passata, l'approccio alla nostra Calabria, da parte di multinazionali, imprenditori-predatori e anche, lo dobbiamo ammettere, un certo Stato". "La febbre del petrolio - ha proseguito l'esponente regionale - non è neanche la risposta più esaustiva alla domanda di energia. La Calabria, ritengo abbia, invece, le condizioni ottimali per essere una regione solarizzata e un territorio dove, meglio che altrove, posso insediarsi parchi energetici da fonti alternative. Accanirsi nella ricerca forsennata di giacimenti, di cui allo stato nessuno è in grado di assicurarne l'esistenza, significa infliggere a questo territorio altre profonde ferite, che andrebbero a ingrossare l'elenco di quelle, recenti e remote, che restano nella nostra regione, quasi a costellare una storia di "occupazione territoriale" governata da logiche economiche delle quali abbiamo subito solo ed esclusivamente gli effetti negativi. Ecco, per una volta vorremmo capovolgere la prospettiva e appropriarci noi di uno sviluppo che privilegi un approccio sostenibile e attinga alle fonti alternative, riattivando o riconvertendo impianti dismessi. La Calabria può essere progetto pilota nel declinare un Piano energetico che attinga alle fonti alternative al petrolio e al carbone; sole, vento, acqua".

    "Con una rappresentanza della Federazione provinciale del Prc di Cosenza, insieme ai nostri compagni locali, abbiamo partecipato oggi alla manifestazione di Corigliano, indetta dal coordinamento NO TRIV Magna Grecia, che ha portato in piazza migliaia di studenti e giovani, tanti cittadini, diverse organizzazioni politiche e sindacali ed una nutrita e significativa rappresentanza di movimenti territoriali e sociali. Cosìin una nota Francesco Saccomanno, Segretario Provinciale Prc Cosenza. "Noi -scrive Saccomanno- c’eravamo oggi come ci siamo stati in passato nelle lotte in difesa del territorio (lo abbiamo ben precisato nei giorni scorsi), e come sempre abbiamo fatto per le battaglie di civiltà in questo comprensorio, nonostante alcune forti perplessità sulle contraddizioni politiche derivanti da una generale condivisione con cui alcune forze politiche e tanti amministratori locali avevano preannunciato la loro adesione. Difatti, a differenza del composito e variegato quadro politico locale e nazionale che va dai seguaci di Renzi a quelli di Fratelli D’Italia - per intenderci: dagli sblocca trivelle ai fan delle multinazionali - come sostiene il compagno Alexis Tsipras, “noi pro­po­niamo di lot­tare per la vita, la dignità e la giu­sti­zia sociale, inclu­dendo tutto que­sto nell’ambito della bat­ta­glia per ripor­tare l’economia verso i biso­gni della società, inver­tendo l’attuale orien­ta­mento che vede la società al ser­vi­zio delle eco­no­mia e dei pro­fitti finanziari”. Noi pensiamo che la manifestazione odierna abbia prodotto certamente un passo in avanti per la lotta in difesa del territorio ma non possiamo non esternare le difficoltà e contrarietà rilevate, in sede di avvio del corteo, a causa dalla presenza di uno striscione e di alcuni militanti di Forza Nuova, una organizzazione politica portatrice di istanze antidemocratiche ed incostituzionali, ispirate da ideologie razziste, violente e xenofobe, con una visione identitaria che, andando oltre il fascismo, ha riesumato miti e nostalgie volutamente naziste. Nonostante ciò siamo rimasti nella coda del corteo, insieme ai “movimenti sapienti”, cioè quelle diverse soggettività territoriali dello Ionio e della provincia, innervate da compagni di centri sociali, di comitati e di realtà in grado di avere orientamento politico e respiro strategico, perché siamo convinti di dover contribuire allo sviluppo di tutte le connessione e coalizioni tra diversi soggetti, finalizzate alla costruzione di nuove esperienze di conflitto, di lotta e di mobilitazione. Vero è che già nei tempi in cui alcuni dirigenti del Prc guardavano un po’ di più alle dinamiche istituzionali che a quelle sociali mai abbiamo permesso, grazie anche ai tanti compagni dei centri sociali e delle realtà di movimento, che nella nostra provincia mettessero piede gruppi neo-fascisti. Figuriamoci adesso che come Prc intendiamo stare sempre nel e con il movimento, in un discorso di totale dedizione alle dinamiche del mutualismo e dell’autorganizzazione! Per cui, sappino bene i seguaci di queste ideologie violente ed altamente pericolose, che ci batteremo con determinazione, forti del sostegno di tantissimi compagni antifascisti e democratici, contro la loro presenza in mezzo alle mobilitazioni popolari e democratiche che si terranno in futuro nella nostra provincia. Così come ci batteremo contro i politicanti che cavalcano lotte di difesa del territorio per piccoli interessi di bottega, forti anche dell’impegno militante ed istituzionale che la nostra compagna Eleonora Forenza, eletta nella lista de L’Altra Europa e componente della commissione ambiente del Parlamento europeo, sta espletando, con tutto il gruppo della Sinistra Europea, contro le trivellazioni petrolifere".

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